Zanicchi: festeggio 50 anni dalla vittoria a Sanremo e lancio un appello a “Il Volo”

Zanicchi: festeggio 50 anni dalla vittoria a Sanremo e lancio un appello a “Il Volo”

Ci sarò anch’io quest’anno a Sanremo, ma non come partecipante al Festival, sarò inviata speciale di un settimanale molto nazionalpopolare. Avrò il compito di incontrare colleghi e musicisti per raccontare quello che accade nella cittadina ligure“. A parlare è Iva Zanicchi che quest’anno festeggia i 50 anni dalla sua prima vittoria sul palcoscenico del principale festival canoro italiano.

Abbiamo incontrato la cantante che ci ha raccontato come si prepara a vivere questo traguardo. Inoltre ci ha svelato anche altri particolari della sua vita artistica e privata. 

Mezzo secolo dalla prima vittoria sanremese. Ci racconta le sue sensazioni?

Non pensavo proprio di vincere anche perché nel 1967 il festival si bagnò di sangue. Fu l’anno in cui Luigi Tenco, dopo aver partecipato tra i big in gara con la canzone “Ciao amore ciao”, si tolse la vita. Io non mi aspettavo di vincere. Sapevo di avere una canzone molto valida “Non pensare a me” ma quel dramma mi aveva letteralmente sconvolta.

iva zanicchi non pensare a me sanremo 1967Aveva incontrato Luigi Tenco dietro le quinte?

 L’ho incontrato subito dopo aver ricevuto la notizia dell’esclusione della finale. Gli rivolsi la parola dicendogli “mi dispiace Luigi”. Lui ha alzato gli occhi, mi ha guardato con una espressione quasi assente e non mi ha risposto. È stata l’ultima volta che l’ho visto in vita. La mattina successiva abbiamo ricevuto la notizia della sua morte. 

Ma il festival continuò ad andare avanti. Fu una decisione giusta a suo parere?

È stata la peggiore sensazione che io abbia avuto in tutta la mia vita. Mi aspettavo che la gara fosse sospesa per almeno due giorni, ed invece la sera si andò avanti lasciandosi alle spalle la morte di un ragazzo talentuoso di soli 27 anni.

iva zanicchi amarcordLei è una veterana di Sanremo. Ci racconta le sue vittorie e le sue partecipazioni?

Ho vinto la kermesse tre volte. Dopo il 1967, gli altri due anni con “Zingara (1969)” e “Ciao, cara come stai? (1974)”. Ed altre tre volte mi sono classificata tra le prime posizioni.  Voglio però tramite il sito www.maridacaterini.it lanciare un appello.

Quale?

Vorrei invitare un gruppo pop lyric come ad esempio “Il Volo” ad adottare la canzone “Non pensare a me”. Se infatti fosse cantata da questi validi interpreti, sono certa che diventerebbe un successo a livello internazionale. Infatti si tratta di un brano dalla grande estensione vocale. 

Quando la rivedremo in tv?

A livello immediato il 5 febbraio sarò a L’Arena di Massimo Giletti. Ricorderemo la mia prima vittoria di 50 anni fa e io mi esibirò con le tre canzoni con le quali ho vinto altrettanti Festival di Sanremo.

iva zanicchi intervistaChe pensa della conduzione Carlo Conti – Maria De Filippi?

Sono due pezzi da 90 che potrebbero condurre qualsiasi cosa da soli. Maria De Filippi è molto amata da un pubblico trasversale, è una grande manager che potrebbe dirigere qualsiasi azienda. Io la vedrei molto bene in politica anche se so che lei non accetterebbe mai. 

La sua opinione sull’inflazione di talent nelle ultime edizioni della gara sanremese?

Non sono contraria ai giovani provenienti dai talent. È bene che si aprano le porte del grande spettacolo per loro. Ai miei tempi di giovani sul palcoscenico sanremese ce ne erano due, massimo tre, tutti gli altri erano Big. Oggi questa situazione è capovolta.

zanicchi ivaC’è la possibilità che torni al timone di un programma tutto suo?

Ho un’idea alla quale sto lavorando per un progetto musicale che potrebbe andare in onda su Mediaset oppure sulla Rai. In breve si tratterebbe di mettere a confronto due generazioni musicali differenti e vedere le reazioni del pubblico. Di più non posso rivelare. 

Chi vince secondo lei Sanremo 2017?

Non ho dubbi Fiorella Mannoia. Una star come lei merita con la vittoria il coronamento di una prestigiosa carriera.

Ha scritto ancora altri libri?

Recentemente ho scritto una sorta di biografia nella quale racconto me stessa ma anche la storia e le usanze del mio paese. Per adesso è nel cassetto ma molto presto mi deciderò a proporlo ad un editore.

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