La Tigre e l’Aquila: Iva Zanicchi racconta Mina

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Mina e Iva Zanicchi,la Tigre e l’Aquila: due rivali che si sono osservate a distanza, rispettandosi e qualche volta provando a soffiarsi l’un l’altra la canzone giusta.

Intervista di Vito Vita | Articolo tratto dallo speciale «Mina on Stage», in edicola e online.

Lei e Mina siete coetanee, entrambe del 1940, ma quando lei partecipa a Castrocaro nel 1962 Mina è già una cantante professionista da qualche anno con vari successi come Una zebra a pois, Il cielo in una stanza, Come sinfonia, Le mille bolle blu. Cosa ne pensava? Ne seguiva la carriera?

Sì, anche perché seguivo la scena della musica leggera e lei era stata un elemento nuovo rispetto alle altre cantanti come Nilla Pizzi, Carla Boni e le altre: Mina mi piaceva molto per questo ma non era la mia preferita, che in assoluto era invece Caterina Valente, un nome che dovrebbe essere ricordato di più e che secondo me era la migliore.

Dopo Castrocaro lei ottiene un contratto discografico con la Ri-Fi, con cui debutta nel 1963: nello stesso anno firma con la stessa etichetta anche Mina, quindi ha l’occasione di conoscerla di persona..

Più che di conoscerla, di vederla: Mina era già Mina, mentre io ero ancora agli inizi, avevo già inciso ma senza ancora raggiungere il successo, ero una giovane che arrivava da Castrocaro e stava cercando una canzone per fare il botto. Solo che, giustamente devo dire, essendoci Mina nella mia stessa casa discografica, quando arrivava una canzone buona la giravano a Mina, e se lei per caso non era sicura di inciderla la tenevano comunque ferma per qualche mese in attesa di una sua decisione definitiva. Non lo dico con nessuna intenzione di critica, intendiamoci, a volte mi mettono in bocca cose su Mina che non ho mai detto, o forse sono io che non so dire bene le cose, ma secondo me era giusto così perché lei era l’artista di punta.

A lei è successo di scartare una canzone che poi è arrivata a Mina? Oppure viceversa che le arrivasse un brano che Mina aveva scartato?

Sì, certamente, credo che se chiede a ogni mia collega avrà da raccontare una storia di questo tipo. Io nel 1969 ho vinto Sanremo con Zingara e quindi dovevo andare all’Eurofestival, tutti ci vanno con la canzone con cui vincono e se fossi andata con Zingara, che era una bella canzone d’impatto, avrei stravinto anche lì.

Invece la Ri-Fi fece un errore gravissimo e mi fece preparare un nuovo brano, così io feci questa Due grosse lacrime bianche, scritta dal maestro Piero Soffici con le parole di Alberto Testa, in genere bravissimo ma che in questo caso ha cannato – non puoi intitolare una canzone in questo modo, Due grosse lacrime bianche.

Comunque, mentre stiamo andando avanti in questo lavoro, un giorno Piero Soffici arriva e mi fa, “Iva, buttiamo via tutto: mio figlio ha scritto una canzone nuova che è bellissima, facciamo questa all’Eurofestival”, si siede al pianoforte e me la fa sentire, con questi “No… no… no…” ripetuti all’inizio, non mi piace e gli faccio, “Ma figurati, neanche morta la canto!”. Il Maestro mi fa: “Guarda che se non la incidi mio figlio la porta allo staff di Mina, alla PDU”, e io gli rispondo, “Sì, portala da Mina e vedrai come la canta”, ironicamente, perché pensavo che Mina l’avrebbe rifiutata di sicuro. Bene, la canzone era Non credere e divenne il successo dell’estate di Mina, ancora oggi è ricordata ed era, oggettivamente, un bel brano.

Ma ne ho anche un’altra, forse ancora di qualche anno prima, anzi sicuramente perché ero agli inizi. Mio suocero questa volta torna dal Libano, dove era proprietario di un’altra società di edizioni musicali, e di una casa discografica in società con due libanesi, e si porta una canzone francese, dicendo che vuole lanciarla in italiano.

Io la sento e gli dico che è un bel brano e che mi piacerebbe inciderla, ma mi risponde che l’aveva già fatta sentire al maestro Vittorio Buffoli, che l’aveva fermata per Mina. Il testo in italiano lo aveva fatto Alberto Testa, io questa volta invece di accendere il cero a santa Rita lo accesi a sant’Antonio ma niente, neanche lui ci riuscì. E così la canzone la incise Mina, facendone un successo: era Un anno d’amore.

Le volevo proprio chiedere di questa canzone, perché lei l’ha incisa nel 1987 nel suo album CARE COLLEGHE, in cui canta varie canzoni del repertorio di alcune sue colleghe, come Fotoromanza della Nannini, Dicono di me di Milva, Pazza idea di Patty Pravo e, appunto, Un anno d’amore di Mina…

Lo ha capito no, il perché ho scelto proprio questa canzone e non un’altra? E pensi che non gliel’ho ancora raccontata tutta. Mina non voleva farla e disse a mio suocero, “Questa canzone è una cagata, la faccio solo per farti un favore”. Comunque, al di là di questi episodi, io Mina artisticamente la amo perché è la cantante che ha più musicalità, al di là della voce. Anche altri hanno la voce, anche la Zanicchi ha la voce, magari anche più bella, ma Mina ha una musicalità che, almeno in Italia, non ha nessun altro. La sua voce è uno strumento che si adatta a tutto, per esempio potrebbe cantare jazz senza problemi.

Negli anni successivi al ritiro di Mina dall’attività dal vivo e televisiva, dedicandosi soltanto alle incisioni discografiche, ha più avuto modo di rivederla?

No: io ho una mia teoria sulla sparizione. Magari è solo un’idea… ma mi sono basata su alcune cose che ho sentito. Nel 1972 lei aveva preparato uno spettacolo magnifico, con tutta l’orchestra diretta dal maestro Gianni Ferrio che aveva arrangiato i pezzi in maniera splendida, tutto ben curato, musicisti bravissimi, direi un recital di alto livello, mondiale intendo. Purtroppo io, che ho visto molte volte Mina dal vivo, quella volta non riuscii ad andare, ma mi hanno raccontato che mentre lei cantava queste cose del suo repertorio, c’erano anche brani inediti, il pubblico dall’inizio alla fine urlava, coprendo quasi quelle sonorità così raffinate. La Bussola era gremitissima, c’erano le persone fin sotto il palco, e gli urli erano così forti che lei non poteva quasi cantare, e si è incazzata e non poco. “Ma come, sono qua, sto facendo pezzi straordinari, musicalmente sublimi, e tu stai lì a urlare come una gallina “Mina, Mina…”? Ma va a…”.

Deve essere andata così, so che si era indispettita per questo fatto. A quel punto una freccia dell’arco è stata anche quella, oltre ad altre naturalmente. Dal punto di vista personale invece non ho avuto più rapporti personali, prima la incontravo per esempio a manifestazioni come la Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, dopo non più. Poi c’è anche stato qualcuno, qualche suo collega giornalista, che ha riportato cose che io avrei detto su Mina ma che invece non ho mai detto, cattiverie gratuite per cui so che si è risentita: ma in realtà io l’ammiro moltissimo.

Nuove attrezzature per il Santa Maria Nuova, Iva Zanicchi testimonial alla consegna.

Nuove attrezzature per il Santa Maria Nuova, Iva Zanicchi testimonial alla consegna. FOTO

Donati macchinari per un valore di 12mila euro. I fondi raccolti dal comitato “Reggio in Salute”, attraverso il temporary store di via Emilia San Pietro

REGGIO EMILIA – una tre giorni di solidarietà ripetuta per due volte e varie donazioni collegate hanno permesso di raccogliere oltre 12mila euro da destinare alle esigenze del Santa Maria Nuova in termini di attrezzature e sostegno a varie attività.

A organizzarla sono stati il comitato “Reggio in Salute”, presieduto dal dottor Franco Ferrari, e Rita Storchi, proprietaria dei locali di via Emilia San Pietro messi generosamente a disposizione per realizzare un temporary store con vendita di articoli vari, tra cui fiori e alimenti donati e offerti da tante aziende locali.PUBBLICITÀ

La raccolta benefica, realizzata con successo grazie a un’idea del Comitato e alla collaborazione della Onlus La Melagrana, ha permesso di acquistare per il reparto di Rianimazione: un ecografo portatile del valore di oltre 4mila euro, in grado di inviare le immagini a un tablet tramite wi-fi, facile da trasportare e da sanificare e di particolare importanza per la gestione di pazienti Covid positivi; 6 kit da tre cuscini ciascuno specifici per la pronazione dei pazienti del valore di oltre 2mila euro; una lavagna da circa 900 euro.

Un assegno da 3mila euro, inoltre, sarà devoluto al reparto di Endocrinologia per il supporto alle attività dell’associazione Pietro e Giuseppe Corradini per lo studio e la cura delle malattie endocrine. La restante parte della somma raccolta è stato utilizzato per acquistare 11 televisori da 32 pollici da destinare alle stanze di degenza del reparto di Geriatria.

Il temporary store, aperto tra il 5 e il 7 marzo, ha avuto tanto successo da spingere gli organizzatori a ripetere l’esperienza nel weekend successivo, tra il 12 e il 14 marzo. “Abbiamo voluto dedicare tutto questo alla memoria di Antonio Zanicchi, il fratello di Iva di recente scomparso, una persona buona e dallo spirito nobile”, ha spiegato Rita Storchi.

La cantante, presente oggi alla consegna delle attrezzature, ha ringraziato commossa: “Torno sempre molto volentieri a Reggio Emilia, nonostante non viva qui mi sento profondamente reggiana. Iniziative come questa vanno incoraggiate e sostenute e io ci sarò ogni volta che vorrete chiamarmi. Sono commossa per il pensiero dedicato a mio fratello, una persona magnifica con la quale avevo un legame speciale, era lui l’artista della famiglia”.

Iva Zanicchi, grande novità dopo L’Isola dei Famosi: “Ecco cosa farò”

foto Iva Zanicchi gaffe

Isola dei Famosi, Iva Zanicchi fa un annuncio: “Presto un One Woman Show in cui canterò e ballerò”

Iva Zanicchi Ã¨ stata una delle opinioniste di questa edizione de L’Isola dei Famosi. E con le sue battute è riuscita a conquistare il cuore dei milioni di telespettatori del reality show. Lunedì scorso L’Isola Ã¨ finita con la vittoria di Awed, ma Iva Zanicchi non ha la minima idea di stare lontana dal piccolo schermo. Difatti la donna, sulle pagine del magazine Nuovo, ha rivelato che presto tornerà in Tv con un suo One Woman Show in cui non si limiterà solo a cantare, ma ballerà pure: â€œSarà un One Woman Show sulla mia vita, in cui non mi vedrete solo cantare, ma anche ballare…” Iva Zanicchi ha poi rivelato di tenere davvero tanto a questo progetto perchè avrà la possibilità di raccontare la sua lunga vita tramite le sue canzoni: â€œCon me ci saranno anche tanti amici e colleghi…”

Iva Zanicchi cambia ruolo: novità nell’ultima puntata di Venus Club

foto Iva Zanicchi, Mara Maionchi e Lorella Boccia a Venus Club

Iva Zanicchi e Mara Maionchi cambiano ruolo a Venus Club: le anticipazioni dell’ultima puntata

Venus Club, programma tutto al femminile condotto dall’affascinante Lorella Boccia Ã¨ ormai quasi giunto al termine e giovedì 10 aprile su Italia Uno in seconda serata andrà in onda l’ultima puntata del format. In occasione proprio dell’ultima puntata, vi saranno delle inaspettate novità. Come anticipato da TvBlog, le opinioniste Iva Zanicchi e Mara Maionchi indosseranno due nuove vesti: quelle delle intervistate, e dunque saranno proprio loro a raccontarsi al pubblico. Non mancherà una meravigliosa ospitata, infatti Lorella Boccia accoglierà in studio la nota pallavolista italiana Paola Egonu.

Iva Zanicchi: «Sogno un bel piatto di cappelletti in brodo»

Racconta la sua passione per i piatti emiliani. «E anche se ora sono a dieta, non rinuncio a qualche sfizio»

Iva Zanicchi

Sentiamo Iva Zanicchi al telefono in una bella giornata di maggio, comune ma non così tanto…VEDI ANCHELo gnocco fritto di Iva Zanicchi con il quinto allegato Cucina di Sorrisi

Buongiorno Iva, come sta? Questa chiacchierata ha un tema preciso: il cibo. Pronta?
«Ovviamente sì: proprio oggi inizio una nuova dieta. È perfetto».

Le capita spesso di mettersi a stecchetto?
«Sono sempre a dieta! Ora voglio perdere questi sette chili che mi danno fastidio: non sono pochi, mi ci metto di buzzo buono».

Ha un’idea di quanto durerà questo regime alimentare?
«Mi do un mese circa di impegno, per non dimagrire di colpo che alla mia età non è un granché».

C’è un motivo per cui si è decisa a compiere questo passo?
«Recentemente sono stata a Ligonchio per reincontrare il mio parroco, don Erio, che ora ha 100 anni. Non ha idea di cosa mi hanno preparato le perpetue e le donne del paese. Ho fatto un’abbuffata: sono arrivata e c’era uno spuntino con erbazzone, gnocco fritto e torte salate. Dopo poco siamo andati a tavola e abbiamo iniziato con un antipasto di salumi cui sono seguiti due piatti di cappelletti in brodo. Solo lì ho preso due chili. Quindi, mi sono decisa».

Cosa mangia da oggi?
«Questa mattina ho bevuto solo un tè con sei fettine di zenzero sottili sottili. Dicono che sia un antibiotico naturale. A pranzo ho preso due forchettate di fagiolini bolliti con olio accompagnati da un’omelette senza sale, di due uova, di solito sono almeno quattro ma mi sono contenuta visto la dieta. Alle quattro del pomeriggio faccio uno spuntino con una mela verde sennò non arrivo a cena. Stasera (consulta Fausto, il marito, per capire il menu, ndr) c’è il salmone, non affumicato ma cotto ai ferri. Basta. Al massimo mangio anche il cuore di un finocchio ma niente di più».

Varia durante la settimana?
«Per i primi due giorni di dieta il menu è lo stesso. Poi inserisco delle varianti: a colazione posso fare una frittata, anche di quelle condite con i frutti di bosco come piacciono a me; a pranzo mangio un filetto e a cena solo verdure alla griglia, al massimo accompagnate dal pesce».

Non sgarra mai?
«Una volta a settimana mi faccio una bella spaghettata, non condita con il sugo ma con olio, aglio e peperoncino. Però la pasta è rigorosamente senza sale: al suo posto ci metto altri sapori come basilico, pepe, prezzemolo, anche lo zenzero, così ha un gusto buono e piacevole».

Uno sfizietto ogni tanto?
«Le noci tutti i giorni, tre o quattro anche nella pasta».

Quando ha le dirette tv, come nel caso dell’Isola che va avanti fino a tardi, quando mangia?
«Mi devo trovare in studio alle 17 per trucco, parrucco e per un incontro con gli autori. Ora che sono a dieta mi porto il cibo da casa, una fettina di carne e via. Finora, invece, mi servivo alla mensa di Cologno Monzese: primo, secondo e dolce. Mangio sempre prima, in un paio d’ore ho ben digerito. Quando devo cantare invece no, lo faccio dopo l’esibizione».

La trasmissione finisce tardi: va subito a letto?
«Rientro a casa dopo le due di notte. La tentazione è farmi un bicchiere di latte freddo con i cereali. Ma di solito dico a Fausto: “Chiudi tutto tu vero?”, così vado a dormire senza fare danni».

Qual è stata la mangiata più bella della sua vita?
«Ogni volta che sono stata lontana da casa per un mese e oltre, quando avevo le tournée in Giappone o Australia, mia mamma si occupava di mia figlia. Al mio ritorno mi cucinava un piatto di pasta speciale, le conchiglie con il doppio burro, la salvia e tanto formaggio Parmigiano. E i tortelli di zucca. Avevo le lacrime agli occhi dalla bontà».

Piatto preferito?
«I cappelletti in brodo che mi ricordano mia mamma».

Le amicizie si consolidano attorno a un tavolo?
«È sempre meglio parlare di cibo che di politica!».

Che voto si dà come cuoca?
«Mi darei anche 11 perché ce l’ho nel Dna di saper far da mangiare, ma mi limito a 7: non mi applico».

Iva Zanicchi: «Sogno un bel piatto di cappelletti in brodo»

Racconta la sua passione per i piatti emiliani. «E anche se ora sono a dieta, non rinuncio a qualche sfizio»

Iva Zanicchi

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Buongiorno Iva, come sta? Questa chiacchierata ha un tema preciso: il cibo. Pronta?
«Ovviamente sì: proprio oggi inizio una nuova dieta. È perfetto».

Le capita spesso di mettersi a stecchetto?
«Sono sempre a dieta! Ora voglio perdere questi sette chili che mi danno fastidio: non sono pochi, mi ci metto di buzzo buono».

Ha un’idea di quanto durerà questo regime alimentare?
«Mi do un mese circa di impegno, per non dimagrire di colpo che alla mia età non è un granché».

C’è un motivo per cui si è decisa a compiere questo passo?
«Recentemente sono stata a Ligonchio per reincontrare il mio parroco, don Erio, che ora ha 100 anni. Non ha idea di cosa mi hanno preparato le perpetue e le donne del paese. Ho fatto un’abbuffata: sono arrivata e c’era uno spuntino con erbazzone, gnocco fritto e torte salate. Dopo poco siamo andati a tavola e abbiamo iniziato con un antipasto di salumi cui sono seguiti due piatti di cappelletti in brodo. Solo lì ho preso due chili. Quindi, mi sono decisa».

Cosa mangia da oggi?
«Questa mattina ho bevuto solo un tè con sei fettine di zenzero sottili sottili. Dicono che sia un antibiotico naturale. A pranzo ho preso due forchettate di fagiolini bolliti con olio accompagnati da un’omelette senza sale, di due uova, di solito sono almeno quattro ma mi sono contenuta visto la dieta. Alle quattro del pomeriggio faccio uno spuntino con una mela verde sennò non arrivo a cena. Stasera (consulta Fausto, il marito, per capire il menu, ndr) c’è il salmone, non affumicato ma cotto ai ferri. Basta. Al massimo mangio anche il cuore di un finocchio ma niente di più».

Varia durante la settimana?
«Per i primi due giorni di dieta il menu è lo stesso. Poi inserisco delle varianti: a colazione posso fare una frittata, anche di quelle condite con i frutti di bosco come piacciono a me; a pranzo mangio un filetto e a cena solo verdure alla griglia, al massimo accompagnate dal pesce».

Non sgarra mai?
«Una volta a settimana mi faccio una bella spaghettata, non condita con il sugo ma con olio, aglio e peperoncino. Però la pasta è rigorosamente senza sale: al suo posto ci metto altri sapori come basilico, pepe, prezzemolo, anche lo zenzero, così ha un gusto buono e piacevole».

Uno sfizietto ogni tanto?
«Le noci tutti i giorni, tre o quattro anche nella pasta».

Quando ha le dirette tv, come nel caso dell’Isola che va avanti fino a tardi, quando mangia?
«Mi devo trovare in studio alle 17 per trucco, parrucco e per un incontro con gli autori. Ora che sono a dieta mi porto il cibo da casa, una fettina di carne e via. Finora, invece, mi servivo alla mensa di Cologno Monzese: primo, secondo e dolce. Mangio sempre prima, in un paio d’ore ho ben digerito. Quando devo cantare invece no, lo faccio dopo l’esibizione».

La trasmissione finisce tardi: va subito a letto?
«Rientro a casa dopo le due di notte. La tentazione è farmi un bicchiere di latte freddo con i cereali. Ma di solito dico a Fausto: “Chiudi tutto tu vero?”, così vado a dormire senza fare danni».

Qual è stata la mangiata più bella della sua vita?
«Ogni volta che sono stata lontana da casa per un mese e oltre, quando avevo le tournée in Giappone o Australia, mia mamma si occupava di mia figlia. Al mio ritorno mi cucinava un piatto di pasta speciale, le conchiglie con il doppio burro, la salvia e tanto formaggio Parmigiano. E i tortelli di zucca. Avevo le lacrime agli occhi dalla bontà».

Piatto preferito?
«I cappelletti in brodo che mi ricordano mia mamma».

Le amicizie si consolidano attorno a un tavolo?
«È sempre meglio parlare di cibo che di politica!».

Che voto si dà come cuoca?
«Mi darei anche 11 perché ce l’ho nel Dna di saper far da mangiare, ma mi limito a 7: non mi applico».

Iva Zanicchi/ “Soffro ancora per la morte di mio fratello, gli dico addio in tv”

Iva Zanicchi sarà protagonista di due serate su Canale 5 il prossimo ottobre in cui racconterà la sua vita e la sua carriera: “Sarà un modo per salutare mio fratello Antonio”.

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Iva Zanicchi, mano gonfia all’Isola dei Famosi 2021

Iva Zanicchi, 81 anni, è impegnata come opinionista all’Isola dei famosi 2021, ma la cantante stai già lavorando alle due serate che terrà a ottobre su Canale 5 per raccontare la sua vita e la sua carriera. Ovviamente non mancherà il suo repertorio: “Zingara”, “La riva bianca, la riva nera”, “Un uomo senza tempo”, “La notte dell’addio”, “Testarda io” e molte altre. Sul palco Iva, vorrebbe anche la sua famiglia, in particolare i nipoti Virginia e Luca Castellani, figli della figlia Michela Ansoldi: “Mio nipote Luca ha molta musicalità, e poi c’è anche mia nipote Virginia che canta… mio genero suona la fisarmonica a bocca”, ha confessato a Chi. Per queste due serate di grandi musica, Iva Zanicchi vorrebbe coinvolgere anche altri artisti: â€œNon sarà una sfilata di ospiti, pochi ma buonissimi, qualche coetaneo e poi vorrei i giovanissimi… Diodato per me è di una bravura… Ha scritto “La vita meravigliosa”, una canzone degna dei grandi, di Modugno. Lo invito già”.

Iva Zanicchi: ricorda il fratello Antonio

Nelle due serate dedicate alla vita e alla carriera di Iva Zanicchi ci sarà spazio anche per Cristiano Malgioglio, amico di lunga data della cantante: “Con Cristiano c’è un rapporto che dura da 40 anni, ci mandiamo a quel paese, ci riprendiamo, adesso sta scrivendo una canzone nuova per me. Per quando si arriverà allo show ci sarà anche un mio nuovo disco di inediti e lui mi sta scrivendo questa canzone che è algerina, io amo quel sound lì. Amo le contaminazioni”, ha svelato sulle pagine di Chi. Anche se non lo dirà pubblicamente, durante le serate Iva Zanicchi penserà al fratello Antonio, morto lo scorso novembre a 77 anni a causa del Covid: “Sarà un modo per salutarlo, dire per una preghiera cantando. Non ho potuto salutarlo, stargli vicino mentre moriva. Sono addolorata e arrabbiata per come l’ho perso”.

Iva Zanicchi su Chi

Iva, la grande Iva Zanicchi, unica e inimitabile. La più amata dagli italiani torna a parlare. E riavvolge il nastro dei ricordi. La sua mente torna al giorno in cui suo fratello è volato in cielo per colpa di quel maledetto virus che ha messo in ginocchio il mondo. In un’intervista a cuore aperto su Chi, in edicola da oggi, mercoledì 26 maggio, racconta: “Non ho potuto salutarlo e stargli vicino mentre moriva, sapendo che stava morendo. Ho provato dolori immensi per la morte della mamma e del papà, ma per come ho perduto mio fratello sono addolorata e arrabbiata”.

Mi hanno sgridata. La Zanicchi accusa la regia dell'Isola dei Famosi: tutta colpa di questa frase

Il rapporto tra Iva e suo fratello era davvero molto forte, la cantante – che a causa del Covid è stata ricoverata all’ospedale di Monza – ha avuto tanta paura nel corso degli ultimi mesi. Ma è tornata in grande forma in televisione all’Isola dei famosi. “Penserò a mio fratello”, racconta Iva che annuncia di essere protagonista di due prime serate su Canale 5 dopo l’esperienza all’Isola dei Famosi. Il nuovo show, tutto dedicato a lei, s’intitola: “Sessant’anni e qualche nota” dedicato proprio alla cantante di Ligonchio. Iva Zanicchi lo dedicherà a suo fratello.

Lesmo, Iva Zanicchi lancia il nuovo singolo: «E in autunno il disco con 8 inediti scritto con Malgioglio»

Si intitola “Amore mio malgrado”, l’artista 81enne annuncia anche il nuovo lp con influenze arabe: «Quando canto provo una gioia immensa» dice. Intanto prosegue anche la sua esperienza da opinionista fissa all’Isola dei Famosi.

Iva Zanicchi torna al suo grande amore ovvero la musica. L’Aquila di Ligonchio, ma lesmese di adozione, ha appena pubblicato un nuovo singolo, “Amore mio malgrado”. «È innegabile, quando canto provo una gioia immensa e quando sono in sala di incisione sono felice – ha detto l’artista-. Il video di questa nuova canzone l’ho girato in un teatro di Piacenza ma sono fiduciosa che si possa tornare a breve a cantare dal vivo».

Intanto, “Amore mio malgrado” anticipa l’uscita autunnale del nuovo disco della Zanicchi, scritto con Cristiano Malgioglio con anche delle influenze arabe. «La musica araba mi fa impazzire e abbiamo deciso di lasciare anche qualche frase in lingua araba in uno dei brani. Col nuovo disco, di cui sveleremo più avanti il titolo, usciranno 8 canzoni nuove. Inoltre farò due serate musicali su Canale Cinque» ha concluso la cantante.

Un calendario fitto di impegni per la lesmese che ha da poco tagliato il traguardo delle 81 primavere ed è anche opinionista fissa all’Isola dei Famosi, la trasmissione televisiva condotta da Ilary Blasi. Tra l’altro la sua carriera musicale va avanti dal lontano 1960 .

Iva Zanicchi: «Adesso canto l’amore con suoni moderni»

L’aquila di Ligonchio sta per tornare. Iva Zanicchi, una delle signore della musica italiana, ha rilasciato un nuovo singolo, “Amore mio malgrado”, che anticipa un nuovo e atteso album di inediti per l’autunno. Il disco che sta per arrivare sarà quello del grande ritorno di Iva Zanicchi. Uscirà tra settembre ed ottobre, in concomitanza con due puntate musicali incentrate su di me per Canale 5. «Il disco nasce da una mia esigenza, da anni non canto e la gente dice “ti vediamo sempre in televisione, fai sempre l’opinionista”, cosa che detesto perché non voglio opinare su niente. Al momento sto per andare in sala d’incisione a registrare una canzone, pensi lei, araba, con testo in italiano di Cristiano Malgioglio».

Iva Zanicchi, ad anticipare il disco c’è questo nuovo singolo…
Gli autori di “Amore mio malgrado” non sono celebri, ma ben vengano gli autori giovani. Tra le firme c’è infatti un giovanissimo fisarmonicista, Giuseppe Santamaria, un nome che è tutto un programma (ride, ndr). L’arrangiamento è del maestro Andrea Pennino. Vede, a volte i brani succedono e basta.

Ci sono anche sonorità contemporanee…
Sì, infatti la stanno trasmettendo in radio. È così che deve essere secondo me, specialmente in caso di artisti che non hanno più 20 anni. Prendere delle melodie belle e vestirle con suoni moderni e attuali. Se poi le tue canzoni vengono trasmesse in radio, e la gente le ascolta, è bello. Sono piena d’entusiasmo.

Si sente!
La gioia che provo cantando non la provo facendo nessun altro lavoro.

Nelle scorse settimane ci ha lasciato una grande della nostra musica, Milva…
L’ho sempre stimata. Anni fa feci un programma che si chiamava “Ed io tra di voi”. Lei si trovava in Germania e le dissi: “Trovi tutte le scuse per non venire”. Lei: “No! Sei sciocca, tra una settimana sarò lì”. Venne e fu bravissima come sempre. Ho un altro ricordo che mi lega a lei, risalente a quando sono stata ricoverata in ospedale per il Covid.

A novembre…
Mi mandò un messaggio e l’avevo scambiata per un’amica sua omonima, poi me ne mandò un altro e ho capito fosse lei. Ho chiamato e c’era la sua assistente, la signora Edith. Cercò di passarmela al telefono ma era molto affaticata.

Ha voluto sottolineare come negli ultimi anni fosse stata dimenticata…
Sono stata ripresa per questo, ma sono abituata a dire quello che penso. Negli ultimi anni non hanno mai dedicato a Milva degli special come la Rai spesso fa. Adesso le hanno tributato tutto, ma ormai non c’è più. Mi ricorda un’altra artista che in vita è stata osteggiata, dalla stampa ma anche dalle televisioni. Mia Martini, mai osannata prima, poi quando è morta è diventata la grande artista che è. Bisognerebbe riconoscerlo prima.

C’è stato l’Eurovision Song Contest, dove lei partecipò nel 1969 con “Due grosse lacrime bianche”…
Si svolgeva a Madrid, allora in Spagna andavo spesso a fare tournée ed ero accolta molto bene. Ricordo un po’ di egoismo da parte della casa discografica perché avevo vinto Sanremo con “Zingara”, quindi perché dopo venti giorni mi fai cantare all’Eurofestival una canzone sì, carina, però non “Zingara”, che è stato poi un successo? Però è un ricordo molto bello, c’erano tanti artisti che venivano da tutta Europa. Una manifestazione che in Italia non ha avuto tanto peso, ma in altri Paesi è un festival importantissimo. Se ti affermi lì hai le porte aperte in Europa e non è male.

Spesso lei non perde occasione per venire a fare un saluto a Salerno e alla sua provincia…
Considero Salerno una città straordinaria. È pulita, bella, con un’università importante. Quando ci sono stata sono rimasta molto colpita. Mio marito ne è molto entusiasta e io pure. Si mangia da Dio e la gente è cordiale. Speriamo che questa pandemia non ci faccia incattivire.

Sarebbe bello se dopo questa pandemia raggiungesse di nuovo questo territorio, magari per presentare il nuovo disco…
Avevamo preparato uno spettacolo il cui titolo è tratto dal mio ultimo libro, “Nata di luna buona”. Era previsto un bel giro poi interrotto dalla pandemia. Riprenderemo. Oltre questo disco in uscita sto scrivendo anche il mio quarto libro. Quando ero ricoverata in ospedale mi ha aiutato tanto scrivere. Mi sto divertendo e il motto resta sempre lo stesso: mai demordere.

Andrea Picariello