La vita di Iva Zanicchi a teatro

Iva Zanicchi apre in Umbria il tour  “Una vita da Zingara”. L’appuntamento con la data zero è per il 2 novembre alle 21 al teatro degli Illuminati di Città di Castello che ospiterà lo spettacolo sulla vita e sulla carriera dell’artista. La serata di anteprima del nuovo tour è promossa da Sogepu con il patrocinio del Comune. Il pubblico tifernate avrà il privilegio di assistere per primo allo show con cui Iva Zanicchi racconterà se stessa e il suo percorso professionale attraverso la formula del teatro canzone, alternando brani musicali e dialoghi con gli spettatori, tra immagini, ricordi familiari, aneddoti. I biglietti, già disponibili in prevendita (info 348.6415231 e segreteria@sogepu.com), potranno essere acquistati al costo di 15 euro per la platea e per i palchi centrali dei primi tre ordini e al costo di 10 euro per i palchi laterali e del quarto ordine. I tagliandi prenotati potranno essere ritirati martedì 30 e mercoledì 31 ottobre dalle ore 17  alle ore 19.30 al botteghino del teatro degli Illuminati, che sarà aperto giovedì 1 e venerdì 2 novembre, nello stesso orario, per la vendita dei biglietti rimanenti.

IVA ZANICCHI in UNA VITA DA ZINGARA Calendario tour

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Città di Castello (PG) –Teatro Comunale: Ven. 02.11.18 DEBUTTO
Modena – Teatro Michelangelo: Sab. 03.11.18
Conegliano (TV) – Teatro Accademia: Dom. 04.11.18
Roma – Teatro Brancaccio: Mer. 07.11.18
Sanremo (IM) – Teatro Ariston: Sab. 10.11.18
Milano – Teatro Nuovo: Ven. 16 – Sab. 17 – Dom. 18.11.18
Cremona – Teatro Ponchielli: Lun. 10.12.18
Montecatini Terme (PT) – Teatro Verdi: Ven. 14.12.18
Torino – Teatro Alfieri: Sab. 15 – Dom. 16.12.18
Taranto – Teatro Orfeo: Ven. 22.02.19
Gallipoli (LE) – Teatro Italia: Sab. 23.02.19
Palermo – Teatro Al Massimo: da Ven. 08 a Dom. 17.03.19 = riposo 11 e 12.03.19
Bologna – Teatro Duse: Gio. 28.03.19
Verona – Teatro Nuovo: Ven. 29.03.19

Iva Zanicchi: «Cara Maria, in giuria a Tú sí que vales sarò la voce del popolo»

A Iva Zanicchi, una che da sempre ci tiene a rivendicare le proprie radici contadine, il ruolo che dovrà ricoprire dal 29 settembre a «Tú sí que vales» calza a pennello: sarà la voce della giuria popolare. «Desideravo tanto farlo» ci spiega. «In famiglia abbiamo sempre guardato il programma. È pieno di numeri spettacolari ed è uno show adatto a un pubblico di tutte le età. Quando è arrivata la proposta di Maria De Filippi sono stata contentissima».

Come vive questa nuova esperienza professionale?
«Con orgoglio. Chi non stima Maria De Filippi? Ha inventato un nuovo modo di condurre. Prima di lei erano solo urla e strepiti. È pacata, lascia parlare, dà spazio. Un pregio che spesso presentatori e presentatrici non hanno. Molti si parlano addosso. È poi Maria è il Re Mida, anzi la Regina Mida della tv».

Con gli altri giurati come si trova?
«Sono tutti bravissimi. Con Gerry Scotti sono stata vicina di camerino per anni. Lo amo, è simpatico e poi fa finta di essere soltanto un presentatore, mentre invece sa anche recitare, cantare ed è anche un po’ comico. Teo Mammucari non lo conoscevo molto bene ed è stata una scoperta. Ha un’ironia  accattivante e pungente. Rudy Zerbi è un grande esperto di musica e sa stare al gioco con grande senso dell’umorismo. E poi c’è Belen, che donna! Con quella falcata felina e quel fisico. Ha visto che fondoschiena da urlo?».

La prego, andiamo avanti. Ha già deciso come svolgerà il suo ruolo?
«Non posso influenzare la giuria, ma spero di portarla dalla mia parte. “Voce del popolo voce di Dio”, si dice, quando il popolo giudica non sbaglia mai. Ci può essere un numero straordinario, ma se al pubblico non arriva è lui che ha ragione e devi chiederti il perché. Non puoi mai dire che il pubblico non capisce. C’è sempre una ragione».

Lei com’era a inizio carriera?
«Quando ho cominciato a cantare avevo una voce molto potente e vincevo tutte le gare canore nei paesini della mia zona, così mi ero montata la testa. “Spacco tutto” pensavo. Invece sono arrivate le prime mazzate. Era inevitabile e sono servite».

Me ne racconti una.
«Il Festival di Castrocaro del 1962. Un giovanissimo Gigi Vesigna (direttore di Tv Sorrisi e Canzoni dal 1973 al 1994, ndr) mi disse: “E allora ci vediamo a Sanremo? Gianni Ravera ha detto che vincerai tu”. Da quel momento venni assalita dal panico più totale e mi andò via la voce. Alla serata finale sembravo una pecora, non potevano farmi vincere (tra i giurati c’erano Natalino Otto, Sergio Bruni, Luciano Tajoli, Nunzio Filogamo, Ernesto Calindri e Giovanni D’Anzi, ndr). Quella sera ho pianto sulla spalla di mia mamma, volevo tanto darle questa soddisfazione perché si era sacrificata enormemente per farmi arrivare fin lì».

Quest’anno la tv non sarà il suo unico impegno.
«Sto preparando lo spettacolo della mia vita, “Una vita da zingara”, dove canto e racconto anche in modo ironico, partendo dalla nascita, la mia storia. Sa che sono nata in modo rocambolesco? Mia madre era andata nella stalla per accudire una mucca e le sono prese le doglie. Sono nata lì, così mi ha deposto nella mangiatoia, accanto al bue (ride). Sarò in scena con sette musicisti,  rigorosamente dal vivo e con una scenografia molto ricca e molto bella. È da una vita che sognavo di farlo. Spero di non sbagliare. Voglio che le gente si diverta e rida. E non è tutto: dal 31  dicembre farò anche un musical».

Di che cosa si tratta?
«S’intitola “Men in Italy, the musical fashion show” e celebrerà, in maniera brillante, una cosa che ci rende famosi nel mondo: la moda».

C’è qualcosa che si rimprovera?
«Sì, ho diversificato troppo. L’Italia non è l’America. Lì un’attrice balla, canta, suona uno strumento. Qui se canti devi solo cantare, altrimenti vieni punita. E poi ho fatto alcuni dischi troppo difficili: uno con musiche di Theodorakis, uno ispirato a García Lorca, una raccolta di canzoni ebraiche antiche e moderne. Non puoi passare da una canzone d’amore struggente e impegnata di García Lorca a cantare “Mamma, due più uno fanno tre”.  Queste cose avrebbero ucciso un toro. Io grazie a Dio sono rimasta in piedi».

Iva Zanicchi en Buenos Aires, la cantante que le gustaba al Padre Pío

Buenos Aires (AICA): El último sábado 3 de junio, en el marco del programa “Verano Italiano”, auspiciado por la República de Italia, se presentó en el Teatro Coliseo, de esta ciudad, la cantante Iva Zanicchi, que cerró su recital con una mención al Papa Francisco. El padre Pío de Pietrelcina había manifestado su gusto por el canto de esta artista, que ha manifestado: ¨No debemos avergonzarnos de expresar nuestra fe¨.
El último sábado 3 de junio, en el marco del programa “Verano Italiano”, auspiciado por la República de Italia, se presentó en el Teatro Coliseo, de Buenos Aires, la cantante Iva Zanicchi, que cerró su recital con una referencia al Papa Francisco. El padre Pío de Pietrelcina había manifestado su gusto por el canto de esta artista, que ha manifestado: “No debemos avergonzarnos de expresar nuestra fe”.

La presentadora Canela inició la velada con un “Buonasera, trato de repetir las palabras del papa Francisco en el día de su elección, en 2013”, anticipando, tal vez, un comentario religioso que iba a llegar al final del show.

Vestida de rojo hasta los pies, histriónica y sin ceremonias, la única artista italiana que ganó tres veces el Festival de San Remo cantó una veintena de temas que incluyó “Zingara”, “La riva bianca, la riva nera” y “La distancia”, el hit de Roberto Carlos que se escucha en italiano en “Grupo de familia”, el filme de Luchino Visconti.

Entre pedidos de bis, señaló que el año pasado y con permiso del Vaticano, grabó “un video con un Padre Nostro cantado, donde también se ve y se escucha al papa Francisco mientras reza”.

En relación con esta obra, hay que decir que la religión está presente en los reportajes de la artista, oriunda de la región de Los Apeninos, para la televisión italiana. En uno de ellos aclara que el producido de ese video se destina a obras de caridad y que ella se ofrece a ir a cantar esa canción en forma gratuita, al final de la misa, en las iglesias pequeñas y alejadas de los centros urbanos.

En tal sentido, explica a Lucía Ascione, del programa “Bel tempo si spera”, que esas iniciativas se le ocurren porque la suya “era una familia de fe, como casi todas las de la época. Siempre me encomiendo a mi madre y a mi bisabuela María, devota de Santa Úrsula, que rezaba el rosario todos los días”.

“Aunque se sentía perfectamente bien, un 18 de junio a la mañana, mi bisabuela se vistió con el hábito terciario de Santa Úrsula y se acostó porque sabía que ese día, cuando empezara la misa de las once, iba a morir. Al rato de estar rezando se quedó dormida para siempre”, cuenta quien hoy es, también, una conductora y actriz que ha participado en política. Y agrega: “Dicen que esta santa les anticipa a sus devotos la fecha de su muerte”.

Casi adolescente logró vencer la desconfianza familiar (“Si no triunfás en un año, volvés y yo te compro una máquina para tejer géneros”, le dijo el padre), y contó con el apoyo del párroco.

En la misa del último domingo antes de su viaje a Reggio, Don Ciloni advirtió a su feligresía: “La hija de Zanicchi se va del pueblo para estudiar canto. No quiero escuchar ni un solo chisme ni maledicencia.” La cantante hoy reconoce que los hubo, y muchos, pero en secreto…

También señala a esa periodista que uno de sus santos preferidos es San Leopoldo Mandic porque a él le rezaba cuando su papá, “que estaba en coma, abrió los ojos antes de partir”. Junto con el Santo de Pietrelcina, el papa Francisco los declaró “Santos de la Misericordia” por haber dedicado su vida al confesionario.

Entrelazada con más de cincuenta años de carrera, la intérprete atesora su visita a los capuchinos de San Giovanni Rotondo, quienes le contaron que cuando el Padre Pío la escuchó cantar el tema vencedor de San Remo en 1967, les dijo: “Beh, questa guagliona canta proprio bene” (Esta chica sí que canta bien). Así lo contó en una edición reciente de la gala “Una voce per Padre Pio”.

Aunque algunos hoy le critican sus actitudes religiosas, ella sostiene que “no debemos avergonzarnos de expresar nuestra fe”.

En el Teatro Coliseo, Zanicchi, que había visitado la Argentina por última vez en 2004, cantó acompañada por los maestros Giandomenico Anellino (guitarra) y Roberto Magnamensi (piano). La aplaudió una sala entusiasta, a la espera de verla otra vez el año próximo, cuando ofrecerá una serie de recitales. Asistieron la embajadora de Italia, Teresa Castaldo; el cónsul general, Ricardo Smimmo y otras autoridades diplomáticas y administrativas, y en el acto se entregaron condecoraciones a descendientes de italianos.

Antes del cierre la artista declaró que, como tantos italianos y personas de todo el mundo, amó “al papa Bergoglio desde que salió al balcón”.+ (María F. Macri)

IVA ZANICCHI Giovedì 13 novembre EUROTAVERNA – Desio – MB

Grande serata musicale con IVA ZANICCHI Giovedì 13 novembre all’ EUROTAVERNA di  Desio – MB. Iva Zanicchi, famosa conduttrice di Canale 5 ma sopratutto grande cantante sulla scena da moltissimi anni. Vincitrice di Sanremo nel 67′ in coppia con Claudio villa e nel 69′ con Bobby solo oltre che nel ’74. Artista completa che spazia dalla musica al teatro passando per il piccolo e grande schermo, vi aspetta all’ Eurotaverna di Desio per una data Unica!!
Non Perdere questo Evento!!

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Festival Show, 6 settembre, Marostica: ospite Iva Zanicchi!

Sabato 6 settembre 2014 vi aspettiamo tutti a Marostica, in provincia di Vicenza, nella famosa e suggestiva Piazza degli Scacchi, Laura Barriales presenterà la nona tappa del Festival Show 2014, kermesse musicale organizzata dalle due radio più popolari del triveneto: Radio Biricchina e Radio Bella e Monella. Il ricavato della manifestazione andrà a favore della Città della Speranza, con sede a Padova, che opera nel campo dell’assistenza e della cura per i bambini malati di leucemia. Per festeggiare il traguardo dei quindici anni della manifestazione la finalissima del Festival Show 2014 si terrà per la prima volta all’Arena di Verona il 14 settembre.

festival showOspite sul palco della nona tappa che si svolgerà a Marostica, in Piazza degli Scacchi, alle ore 20.30, sarà Iva Zanicchi. Oltre a lei, Roberto Vecchioni, Cristiano De André, Sonohra, Perturbazione, Sananda Maitreya, Mario Venuti, , Lilyan Moore e Tiziano Motti. Come per tutte le date del Festival Show l’ingresso al concerto è gratuito.

IVA A DONNE IN CANTO 2014

30 APRILE 2014

PALA BANCO DI BRESCIA

Il cuore grande delle donne torna a cantare per la Fondazione ANT, a sostegno dell’assistenza medica domiciliare gratuita ai malati di tumore. Mercoledì 30 aprile, quando le migliori artiste della musica italiana si avvicenderanno sul palcoscenico del Pala Banco di Brescia, si ripeterà la magia di Donne in cANTo, concerto organizzato per testimoniare la solidarietà verso chi soffre e dare sostegno a chi li aiuta. La manifestazione benefica giunge quest’anno alla sua quarta edizione e il cast si sta pian piano formando. Le adesioni ad oggi sono di icone dello spettacolo come Iva Zanicchi, Ivana Spagna, Anna Tatangelo, Irene Fornaciari, Mariella Nava, ma non mancheranno le giovani emergenti come Roberta Pompa (XFactor 2013) a cui si uniranno quanto prima altri nomi interessanti.