Iva Zanicchi Cyber Girl

Il sito del fan-club di Iva Zanicchi

Iva Zanicchi Cyber Girl

Men in Italy visto al Ciak

Il fashion musical con sfilate di lingerie maschile, tante canzoni e video

men_in_italy_spettacolineÈ una allegria contagiosa quella che Men in Italy trasmette al pubblico del Teatro Ciak a Milano. La storia è evanescente, ma in grado di supportare tutti quegli elementi che più possono piacere al pubblico. Si immagina infatti che in una casa di moda maschile, la Mit, arrivi una ragazza determinata a rilanciare l’attività. Emma suggerisce alla proprietaria Norma (Iva Zanicchi) di organizzare delle sfilate di lingerie maschile e portarle in tournée. E qui si intuisce il primo elemento in grado di conquistare il pubblico, perché le sfilate sono tante e i modelli, gli Angels Boys della Mit, sono perfetti nel loro ruolo. A piacere al pubblico sono anche i tanti video, belli, che vediamo scorrere sul fondale, divisi in più sezioni, grazie al grande palcoscenico del Teatro Ciak. Vediamo Parigi, mentre Iva Zanicchi canta “La vie en rose”, vediamo Venezia; poi Roma, Milano, ma anche tanti interni che costituiscono differenti ambientazioni. Sentiamo Iva Zanicchi cantare, ma anche muoversi sul palcoscenico giocando sulla autoironia, che la caratterizza da sempre. L’altra sorpresa sul palcoscenico è Jonathan Kashanian, che, nel ruolo del personal assistant, gioca a fare se stesso, un ruolo credibile in una casa di moda e dimostra anche di saper cantare: sua è l’interpretazione di Bang Bang, la bella canzone che non a caso abbiamo sentito in uno spot pubblicitario di moda. Accanto a loro, Beatrice Baldaccini, che vanta una lunga esperienza nel musical e qui interpreta Emma, colei che dà una scossa all’azienda e si innamora di Alex, interpretato da Alex Belli, con un cognome che corrisponde perfettamente alla sua voce anche nel parlato. Emma ha un fratello, Samuel (Daniele Balconi), che a sua volta si innamora di Sara (Bianca Atzei), la figlia di Norma, che, naturalmente, sentiamo anche cantare. L’amore trionfa: così è soddisfatto anche l’aspetto romantico, oltre a quello più sensuale. E naturalmente, il lato musicale, preponderante, con tante canzoni dagli anni ’80 a oggi, spesso trascinanti, a volte più sentimentali, ben interpretate da tutto il cast e tali da trasmettere quella allegria di cui parlavamo.

Men in Italy, the musical fashion show
Con Iva Zanicchi, Bianca Atzei, Jonathan Kashanian, Alex Belli, Beatrice Baldaccini
E con gli Angels Boys della Mit
Scritto e diretto da Alfonso Lambo
Produzione Wizard Productions
A Milano al Teatro Ciak dal 31 dicembre al 20 gennaio 2019

Una vita da zingara di Iva Zanicchi visto al Teatro Nuovo di Milano

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Uno spettacolo sullo stile dei grandi recital

La potenza vocale, la passione per la musica, la sua presenza scenica, ma principalmente la sua naturale dolcezza ed ironia sono stati gli elementi che hanno caratterizzato la splendida serata di ieri al Teatro Nuovo di Milano, gremito di fan, ma soprattutto di amici dello spettacolo e della Tv che tutti insieme all’unisono si sono uniti in un vero e proprio “viaggio” musicale con protagonista la splendida Iva Zanicchi. Uno spettacolo live emozionante e personale che ha permesso, anche a coloro che non hanno vissuto in prima persona i successi dell’artista, di capirne e viverne le emozioni di quella che è una carriera degna di una grande sovrana della nostra musica.

“Una vita da Zingara” è a tutti gli effetti un “One Iva Show” fondato sulla formula del teatro-canzone che, se da un lato vede Iva proporre i suoi più grandi successi come Testarda io, Zingara, La riva bianca e la riva nera, Io ti darò di più, Come ti vorrei, Un uomo senza tempo, dall’altro riesce sempre a stupire e a divertire il pubblico con ironia, autoironia e sarcasmo, raccontando “saporiti” episodi della propria carriera e della propria vita.

Immancabili anche successi di artisti amici che hanno segnato la sua vita come Charles Aznavour, Fellini, Theodorakis e l’incontro col grande poeta Giuseppe Ungaretti e con lo scultore Piero Manzù. Sul palco Iva è accompagnata, come in tutti i grandi show che si rispettino, da un’orchestra, mentre su un mega schermo passano le immagini più belle della sua vita artistica.

Insomma, “Una vita da zingara” di Iva Zanicchi è un suggestivo percorso tra le pagine più belle e significative della storia della sua canzone e non solo, uno spettacolo imperdibile per chi ama questa grande artista italiana.

 

Iva Zanicchi: “Sempre stata nomade, da piccola sognavo di scappare con il circo”

Al Teatro Nuovo di Milano, dal 16 novembre, con “Una vita da zingara”

Iva Zanicchi sbarca il 16 novembre, per tre serate, al Teatro Nuovo di Milano con “Una vita da zingara“. Un recital intimo e personale in cui l’Aquila di Ligonchio si mette a nudo. “Erano anni che ci pensavo e finalmente ci sono riuscita” ha raccontato a Tgcom24. “Mi piace interagire con il pubblico e dicono sia anche brava a raccontare. E’ un lato di me che non tutti conoscono”.

Il 16 novembre arriva al Teatro Nuovo di Milano “Una Vita da zingara”, che tipo di spettacolo sarà?
Sul palco ci saranno musicisti e due coriste, più altre figure virtuali. Mi piace l’interazione con il pubblico e dicono sia anche brava a raccontare. Un lato di me che non tutti conoscono. Sono e rimango una cantante ma in famiglia abbiamo una certa verve comica, a partire da mia nonna che faceva dei veri show per le altre donne del paese.

Racconta anche gli episodi della sua infanzia. A partire dalla sua nascita, che è molto particolare…
Sì, sono nata a gennaio e c’era un tempo da lupi. Per questo l’ostetrica si rifiutò di assistere mia mamma, che partorì da sola nella stalla. Mi avvolse nel foulard e mi depose nella mangiatoia insieme alla mucca, come Gesù bambino.

E’ stata la sua famiglia a trasmetterle la passione per la musica?
Sì, mia madre aveva una voce meravigliosa, cantava le arie delle opere a casa. Anche la mia bisnonna, dicevano che aveva una voce così potente che attraversasse cinque monti. Invece mio padre era stonatissimo, non aveva orecchio.

Si immaginava che sarebbe diventata una grande cantante?
Mi ricordo quando ascoltai il primo Festival di Sanremo alla radio, mi misi in piedi su una sedia e dissi: ‘Un giorno andrò anche io a Sanremo e vincerò il festival!’. Mia madre mi diede uno sberlone perché si era vergognata. Sono nata in un paesino piccolissimo e isolato, ma lo volevo con tutte le mie forze. E il destino mi ha dato una mano…

Iva Zanicchi si racconta a teatro

Nello spettacolo ripercorre anche i grandi incontri della sua vita…
Il primo incontro straordinario fu la radio con Silvio Gigli, che faceva gareggiare paese contro paese. E’ la prima volta che cantai per radio e Gianni Ravera, ascoltandomi, rimase colpito dalla mia voce e mi invitò a Castrocaro.

Il primo di una lunga serie…
Tantissimi come Giuseppe Ungaretti, Charles Aznavour con cui farò un duetto virtuale e MikÄ«s TheodōrakÄ«s, un grande autore greco imprigionato sotto il regime dei colonnelli. E poi Visconti che ha inserito “Testarda io” nel suo film (Gruppo di famiglia in un interno ndr.).

Si sente ancora una zingara della musica?
Ho avuto una vita nomade, ho fatto tournée in tutto il mondo: Unione Sovietica, Giappone, Australia, America… Da piccola sognavo di scappare con il circo. Mi affascinava l’idea di cambiare posto ogni giorno.

E’ una “nomade” anche sul lavoro, si presta volentieri anche ad esperienze fuori dal campo prettamente musicale
Sono molto curiosa, mi piace sperimentare. “Tu si que Vales” è un programma di grandissimo successo, alterna numeri spettacolari ad altri divertenti. Mi sento molto a mio agio, c’è una squadra meravigliosa!

“UNA VITA DA ZINGARA”: IVA ZANICCHI AL TEATRO NUOVO

Scritto da Iva Zanicchi e Mario Audino con la regia di Paola Galassi, “UNA VITA DA ZINGARA” è uno spettacolo sullo stile dei grandi recital, che stupirà anche chi conosce Iva Zanicchi e la ama da sempre, perché per la prima volta, con questo spettacolo, Iva ha deciso di mettersi a nudo. Dal 16 AL 18 NOVEMBRE 2018 al Teatro Nuovo di Milano (in piazza San Babila) sarà possibile ammirare la cantante in questa bellissima esperienza artistica che è da considerarsi uno “One Woman Show”, uno spettacolo così personale che solo lei può fare e che ripercorre una carriera bellissima.

Si mescolano anche ricordi familiari ormai persi nel tempo e aneddoti inediti di un’Artista che, da sempre proiettata al futuro, non ha mai dimenticato il suo passato: la bisnonna, la bellissima Desolina, suo padre, la guerra, la vita sulle montagne, con i suoi calori e le sue durezze, e poi i primi concerti e il tanto agognato successo.

In uno slalom tra canzoni e racconto, si sviluppa un percorso artistico unico e personalissimo, di una delle prime cantanti italiane che sono andate ad esibirsi in paesi lontani, come la Russia, il Giappone, il sud e il nord America. Un dialogo col pubblico senza intermediazioni, in cui Iva svela gli alti e i bassi della sua vita, tantissimi aneddoti, molti dietro le quinte, e varie vicissitudini, spesso così tragiche da risultare irresistibilmente comiche. Il tutto con la formula del teatro canzone, dove alla parola si alterna la musica, e che musica: i grandi successi come Testarda io, Zingara, La riva bianca e la riva nera, Io ti darò di più, Come ti vorrei, Un uomo senza tempo e tanti altri. Ma anche successi di artisti amici che hanno segnato la sua vita, come Giorgio Gaber, Fabrizio De André, Charles Aznavour, Domenico Modugno e tantissimi altri. E poi i grandi incontri, come quello col grande poeta Giuseppe Ungaretti o con lo scultore Piero Manzù.

Sul palco Iva è accompagnata, come in tutti i grandi show che si rispettino, da un’orchestra, mentre su un mega schermo passano le immagini più belle della sua vita artistica.

Iva Zanicchi ospite nella redazione de Il Giorno: “Una vita da Zingara”

La grande cantante presto sul palco del Nuovo

di ANDREA SPINELLI
Iva Zanicchi nella nostra redazione per la diretta Facebook

Milano, 26 ottobre 2018 – Il successo? Per Iva Zanicchi arrivò quel giorno del ’64 in cui sentì fischiettare la sua “Come ti vorrei” ad un facchino della Stazione Centrale di Milano. «Avevo fatto il Festival di Castrocaro, erano passati due anni, ma non riuscivo a trovare la canzone giusta perché tutti gli autori della Ri-Fi, l’etichetta per cui incidevamo io e Mina, pensavano solo a lei», ha raccontato ieri l’icona di Ligonchio in redazione a “Il Giorno” evocando il clima di quello che sarà “Una vita da Zingara”, lo show che porta in scena dal 16 al 18 novembre al Teatro Nuovo di Milano. «Ma un giorno trovai “Cry to me”, un rhythm’n’blues bellissimo che sarebbe diventato “Come ti vorrei”. I discografici mi dissero che, prima di pubblicarlo, l’avrebbero messo nei juke-box per vedere se piaceva, ma i primi segnali non furono troppo incoraggianti. In Versilia, dove mi esibivo ogni sera alla Capannina, non l’ascoltava nessuno. Così, già pensavo che sarei andata a fare la magliara, come avrebbe voluto mio padre, quando, scesa in lacrime dal treno a Milano, sentii un addetto ai bagagli fischiettare quel pezzo; fu l’emozione più grande della mia vita. Alla fine “Come ti vorrei” venne pubblicato, non diventò il mio più grande successo, ma vendette pur sempre 450 mila copie, che oggi sarebbero un’enormità».

Perché ha definito “Una vita da Zingara” un “one Iva show”?

«Perché è incentrato sulla mia vita, raccontata in maniera molto ironica. Nata in tempo di guerra, anni di grande miseria ma segnati da una grande voglia di fare. Nelle due ore di spettacolo, canto anche una ventina di canzoni. Sono partita dal blues da “Cry to me”, diventata “Come ti vorrei”, poi una di Tina Turner, poi una di Bacharach, finchè un discografico mi disse che se volevo andare a Sanremo dovevo cantare canzoni italiane».

Prima donna italiana a cantare al Madison Square Garden di New York.

«Beh, mi sono esibita pure alla Carnegie Hall, all’Opera House di Sydney e in tanti altri. Mentre grandi artisti internazionali faticavano a cantare al Madison Square Garden, a cominciare da Iglesias, noi italiani eravamo di casa o quasi. Certo, a volte gli organizzatori si chiamavano Gambino o Genovese, ma tutti ci trattavano benissimo. Ho fatto tour in America con Gianni Morandi, con Nicola Di Bari, con Riccardo Fogli».

Pure in Russia ha avuto grande successo.

«Per quanto può valere la cosa, sono stata la prima cantante europea ad esibirsi in tutta l’Unione Sovietica. A Mosca avevano già cantato Mirelle Mathieu ed Elton John, ma la prima tournée è stata la mia. Un paese meraviglioso. Un alto funzionario del Pci si raccomandò: devi solo parlare di musica. Eseguii, ma a fine conferenza prima spiegai che non ero comunista e poi che la domenica sarei voluta andare a messa. A fine conferenza l’alto funzionario si alzò e mi sussurrò nell’orecchio: sei una grandissima str…, domani torno in Italia, tanto fra una settimana rimanderanno pure te».

Come andò a finire?

«L’alto esponente aveva sbagliato previsione, tenni infatti 50 spettacoli e il giorno della partenza un altissimo generale indicando me e l’alto funzionario (tornato frattanto precipitosamente oltre cortina) disse: tra voi due la vera comunista è la signora Zanicchi!».

Ha dedicato un disco alle canzoni di Charles Aznavour, canterà sue canzoni pure nello show?

«Cantai con lui in tv, a “Senza rete”. Così, utilizzando quelle immagini, lo coinvolgerò in un duetto virtuale. È stato l’ultimo grande chansonnier».

Il prossimo anno “Zingara” compie cinquant’anni. Le piacerebbe tornare a Sanremo?

«Sì. Sono nata al Festival, gli voglio bene e gli sono grata per tutto quello che m’ha dato. Da parte ho una canzone che è la fine del mondo, firmata Luis Bacalov. A buon intenditor, poche parole».

Iva Zanicchi in Una Vita da Zingara MILANO

Iva Zanicchi in Una Vita da Zingara MILANO - Biglietti

ven, 16/11/18, 20.45 Teatro Nuovo
Corso Matteotti, 20, 20121 MILANO

CATEGORIA DESCRIZIONE PREZZO* NUMERO
1 Poltronissima Vip Numerata Intero
€ 49,50

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2 Poltronissima Numerata Intero
€ 44,50

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3 Poltrona Numerata Intero
€ 39,50

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Poche artiste possono vantare una carriera e una vita come quella di Iva Zanicchi. Nata in un paesino di montagna che più lontano dalle luci del mondo dello star system non poteva essere, grazie a una voce potente e a una passionalità non comune, è riuscita a conquistare il mondo. “Una vita da Zingara” è un “One Iva Show”, uno spettacolo così personale che solo lei può fare e che ripercorre una carriera bellissima. Ma è anche uno spettacolo che racconta ricordi familiari ormai persi nel 

«Vorrei tornare un’ultima volta a Sanremo»

Iva Zanicchi è attualmente giudice del programma ‘Tu Si Que Vales’

MILANO – Iva Zanicchi ha rivelato di voler tornare almeno per un’ultima volta sul palco del Festival di Sanremo.

La cantante è ora impegnata come giudice nel programma ‘Tu si que vales’, che va in onda su Canale5, dopo aver preso il posto che fino alla scorsa edizione era occupato da Mara Venier, ma tra i suoi sogni c’è proprio quello di rimettere piede sul palco più famoso della musica italiana.

«Il Festival di Sanremo è ancora nei miei progetti: per me è come tornare a casa. Mi piacerebbe fare un ultimo festival, chiudere così», ha raccontato la cantante in una lunga intervista rilasciata al settimanale ‘Gente’, nel numero in edicola da domani venerdì 12 ottobre.

«Ho la canzone, è bellissima. L’ha scritta Luis Bacalov poco prima di morire. Me l’ha regalata», ha aggiunto Iva che dopo nove anni di assenza dall’Artison si sente nuovamente pronta a calcare la scena sanremese.

Dal 1965 e per ben dieci anni di seguito, esclusa una sola edizione, la cantante fu protagonista della manifestazione canora e la prima vittoria per lei arrivò nel 1967, quando cantò il brano ‘Non pensare a me’ in coppia con Claudio Villa. Il vero successo per la Zanicchi però fu quello di ‘Zingara’, pezzo presentato due anni più tardi.

Men in Italy’, musical in passerella

(ANSA) – MILANO, 27 SET – Ispirato a ‘Il diavolo veste Prada’, come ha subito voluto sottolineare il regista Alfonso Lambo, debutterà la notte di fine anno, il 31 dicembre 2018, lo spettacolo ‘Men in Italy: the Musical Fashion Show’, storia romantica e divertente ambientata nel mondo della moda.
Protagonista Iva Zanicchi nel ruolo di una cinica proprietaria di un marchio di abbigliamento maschile. In scena al Teatro Ciak di Milano fino al 20 gennaio, non è escluso successivamente un tour e, ha detto il regista, un primo interessamento è arrivato da Dubai.
“Certo c’è differenza tra la Miranda del ‘Diavolo veste Prada’ che è una giornalista mentre Norma è una che la moda la fa, la crea”, spiega il regista. “Sembro così materna ma il ruolo di cattiva lo so fare benissimo – ha scherzato Iva, 78 anni – ed è una meraviglia lavorare con tanti bei giovani, sono già ringiovanita anche io. Durante lo spettacolo canterò anche io canzoni del nostro meraviglioso repertorio italiano”.

IVA ZANICCHI in UNA VITA DA ZINGARA

Città di Castello (PG) –Teatro Comunale:  Ven. 02

Conegliano (TV) – Teatro Accademia: Dom. 04.11.18

 

Roma – Teatro Brancaccio: Mer. 07.11.18

 

Sanremo (IM) – Teatro Ariston: Sab. 10.11.18

 

Milano – Teatro Nuovo: Ven. 16 – Sab. 17 – Dom. 18.11.18

 

Montecatini Terme (PT) – Teatro Verdi: Ven. 14.12.18

 

Torino – Teatro Alfieri: Sab. 15 – Dom. 16.12.18

 

Taranto – Teatro Orfeo: Ven. 22.02.19

 

Gallipoli – Teatro Italia: Sab. 23.02.19

 

Palermo – Teatro Al Massimo: da Ven. 08 a Dom. 17.03.19 = riposo 11 e 12.03.19

 

Bologna – Teatro Duse: Gio. 28.03.19

 

Verona – Teatro Nuovo: Ven. 29.03.19