Iva Zanicchi: “Sbagliai a fare politica. Sogno Sanremo a cinquant’anni da Zingara”

Iva Zanicchi racconta ad Oggi la sua esperienza da europarlamentare: “Un’artista non deve fare politica attiva”. Su Sanremo: “Mi piacerebbe tornare a cinquant’anni da Zingara. Baglioni si metta una mano sul cuore”

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“Col senno del poi credo di aver sbagliato a tuffarmi con troppo entusiasmo in quell’esperienza”. Iva Zanicchi commenta così la sua lunga esperienza da europarlamentare, avviata nel 2008 (quando subentrò al posto di Mario Mantovani) e terminata tre anni fa.

“Per un’artista è sbagliatissimo mettersi a fare politica attiva”, dice la cantante a Oggi, non negando un’attuale simpatia per Matteo Salvini:

“L’ho conosciuto al Parlamento Europeo e posso testimoniare che ha una determinazione di ferro, sa come rivolgersi alle persone, ha capacità evidenti. Non l’ho votato, ma immagino che chi l’ha fatto sarà contento di vederlo così presente e sicuro”.

 

Il presente si chiama Tu si que vales, dove ha preso il posto di Mara Venier nel ruolo di quarto giudice, con un occhio al futuro tutto rivolto al Festival di Sanremo, dove vorrebbe tornare a cinquant’anni esatti dalla vittoria con Zingara.

“Mi piacerebbe tornare a Sanremo per chiudere alla grande la mia carriera nel mondo della musica. Sarebbe bello se Claudio Baglioni si mettesse una mano sul cuore: vorrei portare all’Ariston una canzone bellissima, l’ultimo brano scritto da Luis Bacalov. Non mi sono ancora mossa per farla ascoltare a Claudio, ma quando sarà il momento spero che abbia voglia di ascoltarla”.

 

Infine, per quel che riguarda il programma di Canale 5 confessa: “Dovrò essere spontanea e sincera, come nella vita di tutti i giorni”.