Lesmo (Monza e Brianza), 23 novembre 2014 - Ha vinto tre volte il Festival di Sanremo. Ha cantato in tutto il mondo, la prima italiana al Madison Square Garden di New York o in tournée in Russia quando ancora c’era il Muro. Ha fatto televisione (tanta) e politica. Ha diviso, ha unito. L’Aquila di Ligonchio, come la chiamavano, anche se ormai da più di quarant’anni è stata adottata dalla Brianza, non ha certo perso la voce. Non solo quella che usava per cantare.Â
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Leggendo l’articolo pubblicato da il Giorno concordo pienamente con Lucio Dalla,che Iva e’ stata una delusione,Dopo una partenza con il botto nel campo del blues,si e’ persa. Colpa anche del direttore artistico della RIFI che era suo marito Tonino. La botta finale i 14 anni di OK,cosi ha perso la credibilità di cantante. Peccato veramente. Lei dice che si e’ divertita. Buon per lei. Ma a noi fans meta’ del suo repertorio e’ da buttare.
Luciano sei davvero un suo fans? non può piacere tutto e a tutti il repertorio e delle scelte che ha fatto ma un fans fa le sue cernite, e… poi come fai a dire che ha perso la sua credibilita di cantante? Ma l’hai vista cantare ultimamente? hai sentito il suo recente CD? io non mi includo tra i fans che tu dici butterebbero metà del suo repertorio…. vorrei solo averlo tutto…..
Carissima Iva,sei proprio la cantante delle occasioni perse.Peccato. Avresti dovuto insistere sul repertorio blues. Ma ci spero ancora in un ultimo disco di questo genere. A questo proposito non canti mai in TV certi pezzi come LA MIA SERA oppure CARO MIO,ACCAREZZAMI AMORE dove dai i brividi. una fan
Bellissima intervista, speriamo sia l’anteprima del libro autobiografico! Iva, avuto una vita e una carriera ricchissima di esperienze, siamo curiosi di leggerle. Fai bene a non rammaricarti delle occasioni perse, siamo persone, non macchine. Hai un repertorio di canzoni bellissime, di tanti generi diversi, che interpreti come nessun’altra saprebbe fare! Se solo i discografici che stampano i “best of” si prendessero la briga di andarle a riscoprire…