Recensione Donne in cerca di guai Teatro Troisi

  Possono le donne fare a meno degli uomini? Si, no, forse, dipende. Gira attorno a questo interrogativo “Donne in cerca di guai”, pochade tratta da “Les Amazones” di Jean Marie Chevret, che da anni fa sfracelli in Francia ed ora approda al Teatro Troisi per la regia di Nicasio Anzelmo.

Corinne Clery, che ne acquisito i diritti, chiama con sé sul palco Barbara Bouchet ed Iva Zanicchi, per uno scatenato trio che per un’ora e mezzo riesce a far girare a pieni giri il motore di una commedia senza pause e dal ritmo intensissimo. Due amiche (Annie – Corinne Clery, e Micky – Barbara Bouchet), si ritrovano a casa di un’amica di lungo corso (Martine – Iva Zanicchi), deluse dagli uomini e con qualche conflitto irrisolto tra di loro (che poteva essere approfondito, peccato). Mirò (Giovanni Di Lonardo), un ragazzo gay cui Martine subaffitta la mansarda, è l’unico elemento maschile in scena fino all’arrivo, dirompente, di Guillaume (Nicola Paduano), che scompagina le carte in tavola. Se la Clery, a 65 anni, riesce ad affrancarsi del clichet della fatalone, riuscendo persino a riderci su, e la Bouchet (classe – in tutti i sensi – 1944) regala pillole di aristocratico distacco (rallentando però – talvolta – la fluidità della vicenda), è la Zanicchi la vera sorpresa.
Volutamente sopra le righe, ottimamente fornita di tempi e memoria, l’Aquila di Ligonchio si mangia la scena acchiappando il pubblico come una veterano del palco, e, a 75 anni, sembra pronta ad una nuova, sorprendente, pagina della propria multiforme carriera. Va sottolineata, però, l’eccellente resa dei due giovani attori in scena: Nicola Paduano esibisce un fisico da urlo ma presto impone anche una notevole capacità di sfumature e finezze interpretative nei passaggi di tono e di umore del personaggio, mentre Giovanni Di Lonardo, gay senza stereotipi di maniera, dipinge il suo Mirò con rara perfezione: divertente senza bisogno di moine, intenso senza necessariamente impostare la voce, dona equilibrio e credibilità all’intero spettacolo. Spettacolo che piace e convince, malgrado qualche incongruenza anagrafica, una scenografia un po’ confusa, e qualche lungaggine evitabile. Ma siamo agli esordi, e “Donne in cerca di guai” (titolo mutuato da una celebre hit di Zucchero) promette di essere la vera sorpresa teatrale di questa stagione.

Antonio Mocciola.

 

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1 pensiero su “Recensione Donne in cerca di guai Teatro Troisi

  1. Si potrebbe avere il video dello spettacolo?? Non ho potuto ammirare dal vivo la bravura della nostra Iva. Sarei grata a chi lo posterebbe su youtube oppure anche sul gruppo di facebook.

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