Intervista ad Iva

“La sensazione più bella? Respirare meglio. A fondo. Non so perché ma non
respiro mai profondamente. Quando canto, sì”. Parola di Iva Zanicchi che,
dopo quindici anni di “apnea” musicale, eccezion fatta per alcuni piccoli
show elettorali (pro Berlusconi. Anche ieri sera in prima fila e poi sul
palco si pavoneggiava il sindaco locale Mario Mantovani) e un Festiva l di
Sanremo non preparato a dovere due anni fa, torna al suo pubblico alla
grandissima. Nuovo repertorio, nuovi arrangiamenti di Maurizio Bassi, band
di alto livello e grandi idee. Iva sarà in concerto l’ 8 agosto a
Castelgomberto(Vi) per la Sagra di San Fermo.

Complice anche il successo personale ottenuto a margine di “Music Farm”, la
Zanicchi ha ritrovato tutto il suo pubblico, e molti giovanissimi in più. L’
altra sera la piazza era strapiena con più di cinquemila persone. “La gente?
Mi mancava – confessa – ed è carino ricevere tanto affetto. C’è continuità
con il lavoro fatto in televisione. Il pubblico adulto l’ ho ritrovato
tutto, ma la sorpresa sono i giovani! In questo senso “Music farm” è stata
utile. Per i ragazzi di venti, venticinque anni io sono una presentatrice
televisiva e non una cantante…. “.

La sorpresa poi è maggiore se oltre all’ immancabile “Zingara” di apertura e
chiusura, e oltre agli immancabili “classici” (strepitosa “Le montagne/Deep
River Mountain High” alla Tina Turner) il repertorio comprenda “Se stasera
sono qui” di Tenco, “E dimmi che non vuoi morire”, di Vasco/Curreri per
Patty Pravo, “Fra noi” (un “Disco per l’ estate”) firmata con pseudonimo da
Giorgio Gaber (“Era in gara anche lui quell’ anno e non si sarebbe potuto…
“), “Montagne verdi” in versione quasi acustica e lenta, e una perfetta,
struggente “Almeno tu nell’ universo” tributo a Mia Martini. Strana la
versione di “Un senso”, sempre di Vasco, proposta anche a Music Farm e che
assieme a brani di Mariella Nava e Dolcenera (forse un duetto con lei)
troverà posto anche nel nuovo cd, previsto in uscita autunnale.

“Stiamo già scegliendo i pezzi – spiega – ed è confortante sapere che molti
grandissimi autori italiani stiano scrivendo per me”. Autori che comunque
trovano spazio già dal vivo, come il veneziano Pino Donaggio di “Io che non
vivo”: uno dei brani non eseguiti, come il blocco dei bis, a causa dell’
interludio dei politici sul palco che ha “spezzato il ritmo” alla serata.
Due parole sulla band. Brava la vocalist Germana Schena che ha avuto anche
un suo spazio con un brano della Imbruglia e ha poi duettato con Iva in “Un
fiume amaro”. A suo agio il chitarrista Gabriele Fersini che ha appena
terminato il tour con la Pausini: da una grande voce a un’ altra. Gli altri
sono Salvatore Mufale al piano, Daniele Gregolin sempre alla chitarra, il
giovanissimo Paolo Polifrone al basso e Dario Carli alla batteria.

Iva Zanicchi parla poi volentieri del suo nuovo libro e della fiction per
Mediaset che la vede protagonista con Virna Lisi. “Il libro – conclude – si
intitola “I prati di Sara” e uscirà a settembre per Mondadori. E’ una storia
d’ amore ambientata nelle mie valli, con personaggi che conosco bene. E’ una
scusa per parlare di quei luoghi e di quella gente, tra favola e piccoli
misteri. Non c’è autobiografismo ma parlo comunque di cose che conosco bene.
La fiction invece vede me e la Lisi lavorare in un ufficio postale. Lei fa
la postina e io sono l’ amica impiegata, gioviale e un po’ caciarona come in
effetti sono. E’ una bella parte. L’ idea di condurre un programma musicale
dal vivo comunque è ben forte in me. Ho già un mezzo assenso da Mediaset.
Non troppe puntate ma belle toste: un po’ come fece Gianni Morandi anni fa
in Rai”.

Bruno Marzi

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