Provocazione Bisceglie

Il Sindaco risponde al Partito democratico attraverso una intervista rilasciata ad Amica 9 tv

«La candidatura di Iva Zanicchi è tramontata immediatamente. Era, evidentemente, solo una provocazione». Sono solo due passaggi di una attesissima intervista televisiva al Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, che andrà in onda oggi e domani su Amica 9 Tv.

Dal palcoscenico alla poltrona

Bisceglie, la Zanicchi corre per il Comune
«Mi ha chiamato il mio amico Silvestris»

Dopo la Carlucci a Margherita di Savoia ecco altra vip
È candidata consigliera, ma sogna un assessorato

Iva Zanicchi

La Puglia e la figura del politico-star. Anche Bisceglie, dopo Gabriella Carlucci a Margherita di Savoia, rischia di avere come politico di punta un personaggio di spettacolo, anche in questo caso donna. Si tratta di Iva Zanicchi che, intervistata dai microfoni di Radio24, in diretta da Strasburgo, si lascia sfuggire delle dichiarazioni interessanti.

LA CANDIDATURA – « Il mio amico Silvestris (Sergio Silvestris, onorevole del Pdl, ndr) – dice l’europarlamentare Pdl – mi vorrebbe candidata a Bisceglie, un bellissimo comune della Puglia. Amo Bisceglie, cittadina meravigliosa e il suo porto fantastico. Potrei fare l’assessore, perchè no». Tra pochi mesi i biscegliesi saranno infatti chiamati a esprimere la loro preferenza alle elezioni amministrative. E Iva Zanicchi potrebbe essere il ventiquattresimo candidato della lista del Pdl alle elezioni di maggio. Nel frattempo la conferma della candidatura potrebbe arrivare a giorni, dato che le liste dei vari candidati dovranno essere presentate il 16 aprile, e non oltre. Quando dunque i partiti dovranno sciogliere le riserve, nelle carte degli uffici del comune di Bisceglie potrebbe esserci anche il nome della cantante che tutti ricordiamo per la conduzione di programmi storicamente italiani.

Insomma, un nuovo impegno sembra prospettarsi all’orizzonte per l’Iva più amata dagli italiani. Ancora qualche giorno, poi l’arcano sarà svelato.

L’ultimo saluto a Nilla Pizzi, regina della canzone italiana

Ha smesso di piovere poco prima che arrivasse la bara, sovrastata da un enorme maz­zo di rose rosse, e ha ripreso non appena cominciata la Santa Messa. Quasi un segno del destino. A far da cornice al funerale della Regina della canzone italiana Nilla Pizzi, tenutosi nella chiesa di Sant’Eufemia, in corso Italia, è stata una giornata uggiosa, che non ha comunque scorag­giato amici e parenti. Trecen­to persone, strette in Chiesa, hanno assistito infatti com­mosse alla cerimonia.
Oltre ai parenti stretti, riuniti in prima fila con il fazzoletto in mano, non sono mancati i vip: Tony Dallara, il suo agen­te Lele Mora (che ha regalato a Nilla una corona di fiori), Pla­tinette, Wilma De Angelis e Iva Zanicchi. A quasi un mese dal suo compleanno (che sa­rebbe stato il 16 aprile), l’arti ­sta sabato scorso ha detto ad­dio a questo mondo. Aveva 91 anni. Tre settimane prima Nilla aveva subito un inter­vento ed era stata ricoverata in clinica.
Fu la prima vincitrice donna del Festival di Sanremo. E non c’è da stupirsi: la sua vo­ce le regalò molti successi ed enormi soddisfazioni. Figlia di una sarta e di un contadino, si dedicò a svariati lavori pri­ma di diventare famosa, pas­sando dal panificio di Casa­ralta alla Ducati di Bologna. La sua carriera fu interrotta solo durante il periodo fasci­sta, perchè la sua voce era considerata troppo sensuale per poter essere trasmessa in radio. La sua vita sentimenta­le è stata ricca di amori e di relazioni che hanno popolato le cronache rosa del tempo. Sposata con Guido Pizzi nel 1940, si separò presto e si legò al maestro Cinico Angelini. Anche in questo caso la storia naufragò e Nilla trovò confor­to tra le braccia del collega Luciano Benevene, che però tradì con Gino Latilla. Bene­vene non la prese bene, anzi: tentò il suicidio. Per la Pizzi fu un duro colpo, tanto che iniziò a dimagrire a vista d’occhio e si tinse di biondo.

Iva Zanicchi:”In piazza per il premier”

L’europarlamentare del Pdl promuove una manifestazione il 3 aprile
Iva Zanicchi propone una grande Woodstock del Popolo della libertà per manifestare a favore della riforma della Giustizia, e non solo. L’idea è nata come reazione alle vicende giudiziarie di questi ultimi mesi che hanno coinvolto in prima persona il presidente del Consiglio. Una risposta, però, che non vuole essere contro nessuno. Parola dell’europarlamentare del Pdl che a Tgcom rilascia una intervista http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo1002854.shtml