Iva Zanicchi Cyber Girl

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Referendum, Iva Zanicchi: “I parlamentari? Tagliamoli, lo diciamo da anni. Ora il mio solo partito è quello del tortellino”

Referendum, Iva Zanicchi: "I parlamentari? Tagliamoli, lo diciamo da anni. Ora il mio solo partito è quello del tortellino"Iva Zanicchi (agf)

La cantante, ed ex europarlamentare forzista, parla dalle sue vacanze sull’Appennino emiliano: del voto del 20 e 21 settembre ma anche degli appuntamenti saltati per il Covid e degli amici a sinistra

31 agosto 2020

“Sinceramente?  Non è che il dibattito sul taglio dei parlamentari mi appassioni. Ma non la buttiamo in politica, che palle! Sono anni e anni che dobbiamo ridurli ‘sti parlamentari, facciamolo”. Iva Zanicchi, una delle signore della canzone italiana, ex europarlamentare di Forza Italia, emiliana, 80 anni da poco compiuti,  se n’è andata in vacanza a Ligonchio, il suo paese sull’Appennino, dove il Covid – racconta – ha sconvolto le abitudini, ad esempio quella di fare una briscola a colazione al bar. “L’Italia che vedo in giro è depressa, neppure arrabbiata, ma depressa. E questo mi preoccupa”.

Zanicchi, taglio dei parlamentari Sì o No, lei come si schiera?  
“Io dico: riduciamoli. Se ne parla da anni. Certo il Parlamento è l’espressione più alta che abbiamo. Ma cerchiamo di metterci persone qualificate che durante il periodo del loro mandato facciano solo i politici. Non servono 630 deputati e 315 senatori. Cerchiamo persone più qualificate con cui potrebbe andare anche meglio. Mandiamo a casa coloro che dovrebbero trovarsi un altro lavoro, redditizio per carità“.

Quindi lei voterà Sì al referendum di settembre? 
“Sì. Non so se la destra o la sinistra sono per il Sì, ma io non ne faccio una questione politica. E, ripeto, vedo tante persone anche care, tante ragazze e ragazzi che è meglio si cerchino un altro lavoro”.

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Il mondo dello spettacolo sembra piuttosto indifferente: pochi vogliono schierarsi su questo referendum. Come mai, secondo lei? 
“È sempre così. Gli artisti devono fare concerti e concertoni e quindi… io già prima non avevo peli sulla lingua, ma ancora più adesso:  ho un’idea e dico quello che penso”.

Che Italia vede in giro? 
“Beh, io sto in mezzo alla gente. Vado in vacanza a Ligonchio, perché sto bene lì. Quest’anno neppure sono partita per la Sardegna. E mi sembra un’Italia triste. A Ligonchio è saltata la festa di San Rocco, non si fanno le partite a carte al bar e in osteria, oltre alle difficoltà economiche, clienti dimezzati e attività che chiudono. Essere depressi è la cosa peggiore, peggio della rabbia”.

Lei è sempre berlusconiana? 
“Ho avuto un grande rispetto e ammirazione per il Berlusconi imprenditore, un uomo generosissimo. Sono io che ho scelto di candidarmi con Berlusconi, lui neppure voleva. Ho creduto in lui. Ma adesso non sono più di nessuno… sono del partito del turtlén”.

Tra i suoi amici c’è il vice segretario del Pd, Andrea Orlando? 
“Mi fa simpatia. Ma anche Marco Rizzo, del partito comunista, se è per questo. Una volta all’europarlamento dove il look delle donne è tailleurino nero e camicetta bianca, mi sono messa un completo rosso fuoco. Mi sento chiamare gridando: ‘Iva, Zanicchi… – era Rizzo -  lo sapevo che stavi avvicinandoti a noi'”.

Invece quale è il leader che le piace? 
“Sono per le donne. La Meloni non è proprio male ed è una donna che avrà successo”.

Progetti? Politici e canori, ne ha? 
“La politica è il mio amore segreto. Ma progetti zero. Per il resto il Covid mi ha fatto un dispetto: le due puntate in programma su Canale 5 di canzoni e dove ballerò il tango sono slittate forse in primavera, forse in autunno”. 

Iva Zanicchi, delusa dalla politica diventa cattiva: “Uccido a colpi di frusta e fucile”

Cantante, conduttrice ed ex eurodeputata di Forza Italia, l”Aquila di Ligonchio’ vestirà i panni di una boss spietata nella serie tv “L’ispettore Coliandro”

L’ispettore Coliandro, il protagonista dell’omonima serie tv dei Manetti Bros, tratta dai romanzi di Carlo Lucarelli, torna mercoledì su Rai2, interpretata come sempre da Giampaolo Morelli, e vede la partecipazione di tante guest star, da Claudia Gerini a Gue Pequeno fino Iva Zanicchi, protagonista nella terza puntata, nei panni di una boss spietata. E cattivissima.  “La proposta dei registi, i Manetti Bros, mi ha lusingato, racconta la Zanicchi al Corriere della Sera. Coliandro mi è sempre piaciuto molto e mi sono divertita da matti all’idea di diventare una iena. Mi hanno infagottato che sembra abbia 10 chili in più di quelli — non pochi — che già ho; con i tacchi arrivo a 1 metro e 90. Mi facevo paura da sola”.

“Quando ho sparato la prima volta mi è venuto un colpo”

E nella veste della cattivissima, Iva Zanicchi arriva ad ammazzare una persona con un fucile a pompa e ne fa secco un altro con la frusta. Ma non è stato facile calarsi in quella parte e soprattutto prendere confidenza con le armi. “Quando ho sparato la prima volta sembrava una bomba, mi è preso un colpo… Il maestro di frusta invece mi ha insegnato con un colpo ad avvolgere il laccio intorno al collo di una persona, avevo paura di ammazzarlo davvero”. Eppure nella vita reale, non si condidera affatto una “cattiva”. Anzi. “Sono una che non porta rancore e ho anche un altro grosso difetto: non soffro d’invidia. Solo di quella sana, che serve a migliorarsi. Penso di non essere mai stata scorretta con altri artisti, mentre in ambito familiare, magari involontariamente, ho fatto soffrire, ma sono un coccodrillo: piango e chiedo subito perdono”.

“L’impegno in politica? Non lo rifarei”

Cantante, attrice e in passato anche una lunga parentisi di impegno politico (come eurodeputata di Forza Italia) del quale si è pentita. “Non lo rifarei, anche se ci ho creduto, ho dato l’anima, l’ho fatto con passione e impegno ma non mi hanno presa sul serio”, ha dichiarato in aun recente intervista ai microfoni de “I lunatici“, format di culto di Rai Radio2. L’Aquila di Ligonchio non ha quindi nascosto la delusione per la lunga parentesi in campo politico. Evidentemente la sua precedente esperienza nel mondo della musica non le ha permesso di essere presa sul serio. Come da lei ribadito, “è difficile essere credibili quando si viene dal mondo dello spettacolo”.

Il sogno: tornare all’Ariston, magari per vincere

Archiviata la politica ed eccitata per il suo nuovo ruolo di attrice “cattivissima”, Iva Zanicchi conserva sempre in un cassetto un grande sogno: quello di tornare a Sanremo. Non in veste di ospite, ma come concorrente e dunque pronta a lottare per la vittoria. Un sogno da realizzare magari proprio nel 2019, anno in cui ricorre il 50esimo anniversario della sua storica vittoria con “Zingara”, brano che la consacrò come una delle protagoniste assolute della kermesse canora. La Zanicchi, infatti, è la donna che attualmente detiene il maggior numero di vittorie al festival: ben 3 (1967 con Non pensare a me, 1969 con Zingara e 1974 con Ciao cara come stai?). Meglio di lei han fatto, finora, soltanto Domenico Modugno e Claudio Villa con ben 4 vittorie ciascuno. Chissà se Claudio Baglioni raccoglierà il suo appello? Inatnto, lei si è preparata. “Mi piacerebbe fare un ultimo festival, chiudere così. ha ammesso di recente. Ho la canzone, è bellissima. L’ha scritta Luis Bacalov poco prima di morire”.

Iva Zanicchi: “Pentita di aver fatto politica. Vorrei tornare a Sanremo”

Mi sono pentita di aver fatto politica e non lo rifarei, anche se ci ho creduto, ho dato l’anima, l’ho fatto con passione e impegno ma non mi hanno presa sul serio”. Così Iva Zanicchi ai microfoni di Radio2 Rai durante il programma I Lunatici, ha commentato gli anni da Eurodeputata prima per Forza Italia e poi per il Popolo della Libertà:

E’ difficile essere credibili quando si viene dal mondo dello spettacolo. Devi faticare dieci volte tanto. Il primo anno mi chiamavano zingara, il secondo Iva, solo l’ultimo anno anche onorevole. Mi sono impegnata in politica con amore ma in Italia non ti perdonano, se sei una cantante devi fare la cantante, se sei un politico devi fare il politico. 

 

E a proposito di questa scelta la Zanicchi racconta:

Ho fatto politica per vendicare mio padre. Era un uomo di poche parole e a Ligonchio, dove sono nata, votavano tutti Dc o Pc. Le donne e i malati votavano Dc perché il prete gli diceva che altrimenti sarebbero andati all’inferno. Gli uomini votavano Pc perché se ne fregavano. Mio padre invece era un social democratico. Gli chiesero di candidarsi, lui provò a rifiutare ma poi accettò la proposta. Prima delle elezioni si mise a contare i voti che avrebbe preso, tra moglie, parenti, e amici. Pensava di arrivare a quindici voti, invece ne prese uno. Uno di numero. Dopo il conteggio elettorale arrivò a casa e rivolgendosi a mia madre le disse ‘brutta bestia, nemmeno tu mi hai votato’. Lei gli risposte ‘e ti credo, non vado all’inferno per te.

Poi su Salvini:

L’ho conosciuto quando ero europarlamentare. E’ un gran lavoratore, un combattente. E poi non scandalizziamoci. In campagna elettorale ha detto delle cose, ora cerca di attuare ciò che ha promesso ai propri elettori. Io non l’ho votato, ma chi l’ha votato dovrebbe essere felice, prova a realizzare ciò che ha detto. Lasciamolo lavorare, vediamo poi cosa potrà realizzare.

 

Recentemente una sua battuta sul razzismo aveva suscitato scalpore:

Quando ho detto che noi italiani in fondo siamo tutti un po’ razzisti si sono scandalizzati, ma un po’ di razzismo c’è. Gli italiani che abitavano al sud e andavano a lavorare al nord come venivano accolti? Non certo bene. E cos’era quello, se non razzismo?

 

Infine Ia cantante ha fatto capire di essere pronta ad andare al Festival di Sanremo:

Quest’anno, saranno 50 anni dalla vittoria di ‘Zingara’ al Festival di Sanremo. Per ora non mi ha contattato nessuno dal Festival, ma aspettiamo, si fa sempre in tempo. Se vado, partecipo alla gara, non mi piace essere ospite. C’è una canzone pronta ed è un pezzo bellissimo. Bacalov prima di morire mi aveva promesso una canzone. Me l’ha mandata, me l’ha scritta ed è emozionante. E’ una bellissima canzone. Forse meriterebbe questa possibilità.

Iva Zanicchi confessa: “Forza Italia mi ha ucciso, ammazzato”. Che brutta fine le ha fatto fare la politica

Iva Zanicchi a un passo dal baratro: "Mi hanno ucciso, ammazzato"

“Matteo Salvini? Quando eravamo all’Europarlamento non ho mai visto una persona più attiva di lui, ha capacità straordinarie. Il suo successo non mi stupisce affatto, aveva una marcia in più, lo si capiva già allora. Ho un’ammirazione per quest’uomo”.

Così Iva Zanicchi oggi a Un Giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Cosa ne pensa del tema del momento, la cosiddetta ‘manina’ di cui ha parlato Di Maio? “Quando l’ho sentito ieri sera a Porta a Porta ero a tavola con mio marito. Beh, sono quasi svenuta, sono scivolata sotto al tavolo. Comunque lui è un bravo ragazzo, vorrei avere un nipote così, lasciamolo stare”. Le piace questo governo? “Non ho votato per loro e forse me ne pento anche ma mi auguro davvero di cuore che riescano a fare qualcosa”.

Iva Zanicchi commenta anche la sua esperienza come europarlamentare di Forza Italia: “In Italia una cantante non può fare politica, mi hanno ucciso, mi hanno ammazzato. Non avete idea della fatica che ho fatto per reinserirmi nel mondo dello spettacolo”.

Iva Zanicchi vota Orlando: “Sono pazza di Andrea. Se vince le primarie, canto gratis per lui”

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L’endorsement della cantante al ministro della Giustizia durante la trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio1: “E’ bello, giovane, parla bene, non si arrabbia mai”. La risposta del candidato alla segreteria dem: “‘Dio come ti amo’, cantata da lei, è uno dei pezzi più struggenti della musica italiana”

Iva Zanicchi “pazza” di Andrea Orlando. Ospiti entrambi – il Ministro in studio, la Zanicchi al telefono – di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, i due si sono scambiati complimenti a vicenda, dopo l’esplicito endorsement della cantante al candidato alla segreteria del Pd. “Io spero che Orlando esca vincitore dalle primarie. Se succede, io vado e canto per lui gratuitamente”, è la promessa di Iva Zanicchi.

“Io sono pazza di lui, è bello, giovane, parla bene, non si arrabbia mai, è pacato e non promette mari e monti – aveva detto poco prima – io sono per lui, mi auguro ardentemente che possa vincere perché abbiamo bisogno di un uomo così“. La cantante ha dichiarato che domenica 30 andrà a votare alle primarie per il ministro della Giustizia: “Si pagano due euro? Beh, io ne do anche quattro per Orlando”. In studio le chiedono per quali motivi lo apprezza così tanto. “Per i motivi che ho detto prima – è la risposta di Iva Zanicchi – Poi perché ha cantato Zingara. E poi perché lui è di La Spezia, e io lì ho tantissimi parenti ed amici. Quando lui si affaccia alla finestra di casa, e guarda le montagne, lì c’è casa mia, Ligonchio, mica poco”.

A quel punto è arrivata la risposta di Orlando, altrettanto gonfia di complimenti: “È la cantante che ha vinto più Sanremo – ha detto a Rai Radio1 – c’è una sua canzone in un film di Luchino Visconti, voglio dire…e poi Dio come ti amo, cantata da lei, è uno dei pezzi più struggenti della musica italiana“. Ascoltati questi elogi, la Zanicchi ha promesso: “Se vince, canterò gratis per lui”.