Iva Zanicchi Cyber Girl

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Referendum, Iva Zanicchi: “I parlamentari? Tagliamoli, lo diciamo da anni. Ora il mio solo partito è quello del tortellino”

Referendum, Iva Zanicchi: "I parlamentari? Tagliamoli, lo diciamo da anni. Ora il mio solo partito è quello del tortellino"Iva Zanicchi (agf)

La cantante, ed ex europarlamentare forzista, parla dalle sue vacanze sull’Appennino emiliano: del voto del 20 e 21 settembre ma anche degli appuntamenti saltati per il Covid e degli amici a sinistra

31 agosto 2020

“Sinceramente?  Non è che il dibattito sul taglio dei parlamentari mi appassioni. Ma non la buttiamo in politica, che palle! Sono anni e anni che dobbiamo ridurli ‘sti parlamentari, facciamolo”. Iva Zanicchi, una delle signore della canzone italiana, ex europarlamentare di Forza Italia, emiliana, 80 anni da poco compiuti,  se n’è andata in vacanza a Ligonchio, il suo paese sull’Appennino, dove il Covid – racconta – ha sconvolto le abitudini, ad esempio quella di fare una briscola a colazione al bar. “L’Italia che vedo in giro è depressa, neppure arrabbiata, ma depressa. E questo mi preoccupa”.

Zanicchi, taglio dei parlamentari Sì o No, lei come si schiera?  
“Io dico: riduciamoli. Se ne parla da anni. Certo il Parlamento è l’espressione più alta che abbiamo. Ma cerchiamo di metterci persone qualificate che durante il periodo del loro mandato facciano solo i politici. Non servono 630 deputati e 315 senatori. Cerchiamo persone più qualificate con cui potrebbe andare anche meglio. Mandiamo a casa coloro che dovrebbero trovarsi un altro lavoro, redditizio per carità“.

Quindi lei voterà Sì al referendum di settembre? 
“Sì. Non so se la destra o la sinistra sono per il Sì, ma io non ne faccio una questione politica. E, ripeto, vedo tante persone anche care, tante ragazze e ragazzi che è meglio si cerchino un altro lavoro”.

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Il mondo dello spettacolo sembra piuttosto indifferente: pochi vogliono schierarsi su questo referendum. Come mai, secondo lei? 
“È sempre così. Gli artisti devono fare concerti e concertoni e quindi… io già prima non avevo peli sulla lingua, ma ancora più adesso:  ho un’idea e dico quello che penso”.

Che Italia vede in giro? 
“Beh, io sto in mezzo alla gente. Vado in vacanza a Ligonchio, perché sto bene lì. Quest’anno neppure sono partita per la Sardegna. E mi sembra un’Italia triste. A Ligonchio è saltata la festa di San Rocco, non si fanno le partite a carte al bar e in osteria, oltre alle difficoltà economiche, clienti dimezzati e attività che chiudono. Essere depressi è la cosa peggiore, peggio della rabbia”.

Lei è sempre berlusconiana? 
“Ho avuto un grande rispetto e ammirazione per il Berlusconi imprenditore, un uomo generosissimo. Sono io che ho scelto di candidarmi con Berlusconi, lui neppure voleva. Ho creduto in lui. Ma adesso non sono più di nessuno… sono del partito del turtlén”.

Tra i suoi amici c’è il vice segretario del Pd, Andrea Orlando? 
“Mi fa simpatia. Ma anche Marco Rizzo, del partito comunista, se è per questo. Una volta all’europarlamento dove il look delle donne è tailleurino nero e camicetta bianca, mi sono messa un completo rosso fuoco. Mi sento chiamare gridando: ‘Iva, Zanicchi… – era Rizzo -  lo sapevo che stavi avvicinandoti a noi'”.

Invece quale è il leader che le piace? 
“Sono per le donne. La Meloni non è proprio male ed è una donna che avrà successo”.

Progetti? Politici e canori, ne ha? 
“La politica è il mio amore segreto. Ma progetti zero. Per il resto il Covid mi ha fatto un dispetto: le due puntate in programma su Canale 5 di canzoni e dove ballerò il tango sono slittate forse in primavera, forse in autunno”. 

Iva Zanicchi, delusa dalla politica diventa cattiva: “Uccido a colpi di frusta e fucile”

Cantante, conduttrice ed ex eurodeputata di Forza Italia, l”Aquila di Ligonchio’ vestirà i panni di una boss spietata nella serie tv “L’ispettore Coliandro”

L’ispettore Coliandro, il protagonista dell’omonima serie tv dei Manetti Bros, tratta dai romanzi di Carlo Lucarelli, torna mercoledì su Rai2, interpretata come sempre da Giampaolo Morelli, e vede la partecipazione di tante guest star, da Claudia Gerini a Gue Pequeno fino Iva Zanicchi, protagonista nella terza puntata, nei panni di una boss spietata. E cattivissima.  “La proposta dei registi, i Manetti Bros, mi ha lusingato, racconta la Zanicchi al Corriere della Sera. Coliandro mi è sempre piaciuto molto e mi sono divertita da matti all’idea di diventare una iena. Mi hanno infagottato che sembra abbia 10 chili in più di quelli — non pochi — che già ho; con i tacchi arrivo a 1 metro e 90. Mi facevo paura da sola”.

“Quando ho sparato la prima volta mi è venuto un colpo”

E nella veste della cattivissima, Iva Zanicchi arriva ad ammazzare una persona con un fucile a pompa e ne fa secco un altro con la frusta. Ma non è stato facile calarsi in quella parte e soprattutto prendere confidenza con le armi. “Quando ho sparato la prima volta sembrava una bomba, mi è preso un colpo… Il maestro di frusta invece mi ha insegnato con un colpo ad avvolgere il laccio intorno al collo di una persona, avevo paura di ammazzarlo davvero”. Eppure nella vita reale, non si condidera affatto una “cattiva”. Anzi. “Sono una che non porta rancore e ho anche un altro grosso difetto: non soffro d’invidia. Solo di quella sana, che serve a migliorarsi. Penso di non essere mai stata scorretta con altri artisti, mentre in ambito familiare, magari involontariamente, ho fatto soffrire, ma sono un coccodrillo: piango e chiedo subito perdono”.

“L’impegno in politica? Non lo rifarei”

Cantante, attrice e in passato anche una lunga parentisi di impegno politico (come eurodeputata di Forza Italia) del quale si è pentita. “Non lo rifarei, anche se ci ho creduto, ho dato l’anima, l’ho fatto con passione e impegno ma non mi hanno presa sul serio”, ha dichiarato in aun recente intervista ai microfoni de “I lunatici“, format di culto di Rai Radio2. L’Aquila di Ligonchio non ha quindi nascosto la delusione per la lunga parentesi in campo politico. Evidentemente la sua precedente esperienza nel mondo della musica non le ha permesso di essere presa sul serio. Come da lei ribadito, “è difficile essere credibili quando si viene dal mondo dello spettacolo”.

Il sogno: tornare all’Ariston, magari per vincere

Archiviata la politica ed eccitata per il suo nuovo ruolo di attrice “cattivissima”, Iva Zanicchi conserva sempre in un cassetto un grande sogno: quello di tornare a Sanremo. Non in veste di ospite, ma come concorrente e dunque pronta a lottare per la vittoria. Un sogno da realizzare magari proprio nel 2019, anno in cui ricorre il 50esimo anniversario della sua storica vittoria con “Zingara”, brano che la consacrò come una delle protagoniste assolute della kermesse canora. La Zanicchi, infatti, è la donna che attualmente detiene il maggior numero di vittorie al festival: ben 3 (1967 con Non pensare a me, 1969 con Zingara e 1974 con Ciao cara come stai?). Meglio di lei han fatto, finora, soltanto Domenico Modugno e Claudio Villa con ben 4 vittorie ciascuno. Chissà se Claudio Baglioni raccoglierà il suo appello? Inatnto, lei si è preparata. “Mi piacerebbe fare un ultimo festival, chiudere così. ha ammesso di recente. Ho la canzone, è bellissima. L’ha scritta Luis Bacalov poco prima di morire”.

Iva Zanicchi: “Pentita di aver fatto politica. Vorrei tornare a Sanremo”

Mi sono pentita di aver fatto politica e non lo rifarei, anche se ci ho creduto, ho dato l’anima, l’ho fatto con passione e impegno ma non mi hanno presa sul serio”. Così Iva Zanicchi ai microfoni di Radio2 Rai durante il programma I Lunatici, ha commentato gli anni da Eurodeputata prima per Forza Italia e poi per il Popolo della Libertà:

E’ difficile essere credibili quando si viene dal mondo dello spettacolo. Devi faticare dieci volte tanto. Il primo anno mi chiamavano zingara, il secondo Iva, solo l’ultimo anno anche onorevole. Mi sono impegnata in politica con amore ma in Italia non ti perdonano, se sei una cantante devi fare la cantante, se sei un politico devi fare il politico. 

 

E a proposito di questa scelta la Zanicchi racconta:

Ho fatto politica per vendicare mio padre. Era un uomo di poche parole e a Ligonchio, dove sono nata, votavano tutti Dc o Pc. Le donne e i malati votavano Dc perché il prete gli diceva che altrimenti sarebbero andati all’inferno. Gli uomini votavano Pc perché se ne fregavano. Mio padre invece era un social democratico. Gli chiesero di candidarsi, lui provò a rifiutare ma poi accettò la proposta. Prima delle elezioni si mise a contare i voti che avrebbe preso, tra moglie, parenti, e amici. Pensava di arrivare a quindici voti, invece ne prese uno. Uno di numero. Dopo il conteggio elettorale arrivò a casa e rivolgendosi a mia madre le disse ‘brutta bestia, nemmeno tu mi hai votato’. Lei gli risposte ‘e ti credo, non vado all’inferno per te.

Poi su Salvini:

L’ho conosciuto quando ero europarlamentare. E’ un gran lavoratore, un combattente. E poi non scandalizziamoci. In campagna elettorale ha detto delle cose, ora cerca di attuare ciò che ha promesso ai propri elettori. Io non l’ho votato, ma chi l’ha votato dovrebbe essere felice, prova a realizzare ciò che ha detto. Lasciamolo lavorare, vediamo poi cosa potrà realizzare.

 

Recentemente una sua battuta sul razzismo aveva suscitato scalpore:

Quando ho detto che noi italiani in fondo siamo tutti un po’ razzisti si sono scandalizzati, ma un po’ di razzismo c’è. Gli italiani che abitavano al sud e andavano a lavorare al nord come venivano accolti? Non certo bene. E cos’era quello, se non razzismo?

 

Infine Ia cantante ha fatto capire di essere pronta ad andare al Festival di Sanremo:

Quest’anno, saranno 50 anni dalla vittoria di ‘Zingara’ al Festival di Sanremo. Per ora non mi ha contattato nessuno dal Festival, ma aspettiamo, si fa sempre in tempo. Se vado, partecipo alla gara, non mi piace essere ospite. C’è una canzone pronta ed è un pezzo bellissimo. Bacalov prima di morire mi aveva promesso una canzone. Me l’ha mandata, me l’ha scritta ed è emozionante. E’ una bellissima canzone. Forse meriterebbe questa possibilità.

Iva Zanicchi confessa: “Forza Italia mi ha ucciso, ammazzato”. Che brutta fine le ha fatto fare la politica

Iva Zanicchi a un passo dal baratro: "Mi hanno ucciso, ammazzato"

“Matteo Salvini? Quando eravamo all’Europarlamento non ho mai visto una persona più attiva di lui, ha capacità straordinarie. Il suo successo non mi stupisce affatto, aveva una marcia in più, lo si capiva già allora. Ho un’ammirazione per quest’uomo”.

Così Iva Zanicchi oggi a Un Giorno da Pecora, la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Cosa ne pensa del tema del momento, la cosiddetta ‘manina’ di cui ha parlato Di Maio? “Quando l’ho sentito ieri sera a Porta a Porta ero a tavola con mio marito. Beh, sono quasi svenuta, sono scivolata sotto al tavolo. Comunque lui è un bravo ragazzo, vorrei avere un nipote così, lasciamolo stare”. Le piace questo governo? “Non ho votato per loro e forse me ne pento anche ma mi auguro davvero di cuore che riescano a fare qualcosa”.

Iva Zanicchi commenta anche la sua esperienza come europarlamentare di Forza Italia: “In Italia una cantante non può fare politica, mi hanno ucciso, mi hanno ammazzato. Non avete idea della fatica che ho fatto per reinserirmi nel mondo dello spettacolo”.

Iva Zanicchi vota Orlando: “Sono pazza di Andrea. Se vince le primarie, canto gratis per lui”

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L’endorsement della cantante al ministro della Giustizia durante la trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio1: “E’ bello, giovane, parla bene, non si arrabbia mai”. La risposta del candidato alla segreteria dem: “‘Dio come ti amo’, cantata da lei, è uno dei pezzi più struggenti della musica italiana”

Iva Zanicchi “pazza” di Andrea Orlando. Ospiti entrambi – il Ministro in studio, la Zanicchi al telefono – di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, i due si sono scambiati complimenti a vicenda, dopo l’esplicito endorsement della cantante al candidato alla segreteria del Pd. “Io spero che Orlando esca vincitore dalle primarie. Se succede, io vado e canto per lui gratuitamente”, è la promessa di Iva Zanicchi.

“Io sono pazza di lui, è bello, giovane, parla bene, non si arrabbia mai, è pacato e non promette mari e monti – aveva detto poco prima – io sono per lui, mi auguro ardentemente che possa vincere perché abbiamo bisogno di un uomo così“. La cantante ha dichiarato che domenica 30 andrà a votare alle primarie per il ministro della Giustizia: “Si pagano due euro? Beh, io ne do anche quattro per Orlando”. In studio le chiedono per quali motivi lo apprezza così tanto. “Per i motivi che ho detto prima – è la risposta di Iva Zanicchi – Poi perché ha cantato Zingara. E poi perché lui è di La Spezia, e io lì ho tantissimi parenti ed amici. Quando lui si affaccia alla finestra di casa, e guarda le montagne, lì c’è casa mia, Ligonchio, mica poco”.

A quel punto è arrivata la risposta di Orlando, altrettanto gonfia di complimenti: “È la cantante che ha vinto più Sanremo – ha detto a Rai Radio1 – c’è una sua canzone in un film di Luchino Visconti, voglio dire…e poi Dio come ti amo, cantata da lei, è uno dei pezzi più struggenti della musica italiana“. Ascoltati questi elogi, la Zanicchi ha promesso: “Se vince, canterò gratis per lui”.

«PRENDI QUESTA MANO, BERLU»

Iva Zanicchi, berlusconiana convinta, ci racconta l’ex premier conosciuto nel 1984: «Un uomo di grandissima umanità». «Mi disse di non buttarmi in politica, ma non gli diedi retta: avrei fatto bene».


Una scrivania sgombra. Solo alcuni fogli ordinati sotto ai polsi fermi. Alle spalle una libreria: sparsi, sulle mensole, alcuni volumi e molti ricordi. Un volto asciutto, segnato soltanto da qualche ruga.
Più magro, più giovane. Era il 1994 e Silvio Berlusconi si accingeva a fare il suo ingresso nella scena politica. Meticoloso. Spregiudicato. Instancabile. È stato più volte premier, imprenditore, editore ed imputato in numerosi procedimenti giudiziari.
Oggi, un dolcevita blu e una giacca scura lo accompagnano nelle uscite pubbliche. Passi veloci ma affaticati e qualche ruga celata da una pelle perfetta.
Politicamente scorretto, scaltro e controverso, ha rivoluzionato la comunicazione e ha influenzato, per più di 20 anni, la vita pubblica italiana. Il suo volto ed il suo corpo, lasciati in un angolo ad invecchiare al posto suo, ora, gli restituiscono i suoi anni.
Nel giorno del suo 80esimo compleanno, Iva Zanicchi, icona della musica italiana degli Anni ’60 e ’70 e per molti anni volto rappresentativo di una Mediaset in ottima salute, oggi impegnata nello spettacolo Tre donne in cerca di guai (al Manzoni di Roma fino al 23 ottobre), racconta a LetteraDonna che cos’ha rappresentato l’ex Cavaliere nella sua vita: «L’ho sempre stimato tantissimo perché ho potuto toccare con mano la sua grandissima generosità. Certo, anche lui ha i suoi difetti. Chi non li ha?!».

"In Mutande Ma Vivi" Demonstration In MilanDOMANDA: Quanti anni sono passati dal vostro primo incontro?
RISPOSTA: Era il 1984: avevo partecipato al primo grande show spettacolo di Canale 5, condotto da Johnny Dorelli e Ornella Muti. Eravamo una decina di cantanti e gareggiavamo tra di noi: in quell’occasione Berlusconi venne in studio.
D: E lo conobbe in quella circostanza?
R: Scambiai soltanto qualche parola con lui. L’ho conosciuto solo più avanti.
D: Quando?
R: Finita quell’esperienza, un funzionario mi propose di presentare un gioco (Facciamo un affare, ndr): volevano sperimentare la fascia del mattino, alle dieci, perché non era ancora stata sfruttata, nemmeno dalla Carrà e dal suo programma dei fagioli. Io dissi immediatamente di no.
D: Per quale motivo?
R: Perché non era il mio mestiere, non avevo mai pensato di condurre un programma. Mi promisero un buon compenso ma rimasi convinta della mia decisione. Fino a quando non arrivò la telefonata di un signore.
D: Era Berlusconi?
R: Sì. Abitavamo vicini e mi chiese di raggiungerlo a casa sua per convincermi ad accettare quella proposta. Ci andai. Lui ha straordinarie capacità di convincimento: in quell’occasione fu simpaticissimo e molto cordiale. Mi fece visitare casa sua e sa come andò a finire? Decisi di accettare la conduzione di quel programma. Era stato talmente convincente che, probabilmente, l’avrei fatto anche gratuitamente (ride, ndr). Il gioco andò benissimo e successivamente mi venne proposto Ok, il prezzo è giusto!.
D: Che uomo è l’ex Cavaliere?
R: Una persona di grandissima umanità. Riusciva, con poco, a risolvere, almeno con me, tutte le situazioni, anche le più difficili.
D: È stato un buon editore, quindi?
R: Di più. Personalmente l’ho disturbato sempre molto poco quando lavoravo a Mediaset. Lo interpellavo solo in caso di grandissima necessità. Comunque chiamavo e lui risolveva. Sempre.
D: Ci racconta qualche aneddoto?
R: Io lavoravo per Mediaset da più di dieci anni e Carlo Conti mi propose di fareDomenica In, che era in Rai, alla concorrenza. Ero perfettamente consapevole che si trattasse di una grandissima occasione, ma sapevo anche di avere un altro contratto. Decisi di andare da Berlusconi che, in tre secondi, alzò il telefono e disse: «Iva va a fare Domenica In. Punto». Anche in quell’occasione si dimostrò molto umano: sapeva che andavo alla concorrenza ma capì che era mio desiderio provare quell’esperienza. Ha fatto cose incredibili. Poi, che son berlusconiana si sa (ride, ndr).
D: Ha sempre condiviso il suo pensiero?
R: Finché è stato imprenditore e mio editore, visto che ho lavorato per le sue aziende per 20 anni, non sono mai stata in disaccordo. Se parliamo di politica, allora in quel caso è diverso.
D: Perché?
R: Gli ho sempre rinfacciato il fatto di voler accontentare tutti. Questo, in politica, non si può fare.
D: Signora Zanicchi, com’è avvenuto il suo passaggio dalla televisione alla politica?
R: Per volontà mia: era un desiderio personale. Ma soprattutto, contro il parere di Silvio Berlusconi, che ha cercato di dissuadermi in tutti i modi.
D: Come mai?
R: Ripeteva che io ero amata da tutti, che ero popolare e che con la politica avrei sentito il peso dell’astio e dell’odio. Mi disse di pensarci e mi consigliò di non farlo. Ma quando io mi metto in testa qualcosa sono un mulo e nessuno riesce a convincermi. L’ho fatto, per sei anni, e non rimpiango nulla, ma forse se l’avessi ascoltato avrei fatto bene.
D: Si riferisce alla polemica tra lei e alcuni degli esponenti di Forza Italia?
R: Non voglio parlare di politica. Entreremmo in un argomento che ho giurato di non trattare mai più.
D: Si è mai pentita?
R: No, pentita mai. È una brutta parola. Ho fatto quella scelta liberamente, nessuno mi ha obbligato. Anche mia madre era assolutamente contraria. La passione per la politica è strana e coinvolgente: la politica di per sé è buona, sono gli uomini che la sporcano.
D: Silvio Berlusconi per più di 20 anni ha diviso nettamente i pareri dell’opinione pubblica italiana quasi come nessuno è riuscito a fare. Perché secondo lei è un personaggio così divisivo?
R: Perché ha fatto paura: quando si è messo in politica ha destabilizzato il sistema. Il mio non vuole essere un giudizio di merito, ma un’analisi oggettiva: chi, prima di lui, nel giro di pochi mesi, è riuscito a conquistare politicamente tanti consensi?. Aveva la maggioranza assoluta e questo ha spaventato a morte gli avversari. Ma credo fosse normale: l’Italia ha la divisione nel dna. Gina Lollobrigida o Sofia Loren. Coppi o Bartali. Comunisti o Democristiani. O con o contro, ma in modo feroce, perché è nel nostro spirito.
D: In che senso?
R: La sinistra è sempre stata tranquilla perché la Democrazia Cristiana non gli ha mai dato fastidio veramente. Quando è arrivato Berlusconi ha portato con sé l’idea di rivoluzionare l’Italia e c’è stato un attacco mediatico talmente forte nei suoi confronti che non si è mai più visto e mai più si vedrà, mi creda.
D: Oggi è il suo 80esimo compleanno. Che cosa gli augura?
R: Gli auguro di essere finalmente sereno e felice, in seno alla sua famiglia. So che potrebbe dare ancora tanto politicamente, però ha dei figli e dei nipoti meravigliosi a cui dedicarsi. Gli voglio bene e lui questo lo sa.

Iva Zanicchi: ”Da ‘Bella ciao’ a ‘Ok il prezzo è giusto’. E quelle foto osé su Playboy”

Nonostante i tre festival di Sanremo vinti, Iva Zanicchi è diventata famosa al grande pubblico soprattutto grazie al programma televisivo “Ok il prezzo è giusto”. “Moltissimi giovani mi fermano per strada perché sono cresciuti guardando la trasmissione con le loro nonne”. Dai tour in Unione sovietica sotto Breznev e nelle feste dell’Unità, fino alla politica con Silvio Berlusconi: “Sembrava re Mida e mi ha convinta, ma io avevo una passione per il leader Cgil Luciano Lama”
(di Francesco Gilioli e Antonio Nasso)

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/telegattoni-iva-zanicchi–da-bella-ciao-a-ok-il-prezzo-e-giusto-e-quelle-foto-ose-su-playboy/238219/238057?ref=HRESS-1

Amministrative 2016 a Milano, i «Vip» in campo per Beppe Sala e Stefano Parisi

Mancano meno di due mesi alle Elezioni Comunali 2016 Milano. Anche alle Amministrative del post-Pisapia ci saranno diverse persone famose presenti nelle liste civiche dei principali candidati sindaci alle Elezioni Comunali 2016. Tra i nomi più celebri circola la candidatura di Iva Zanicchi, mentre Linus sembra aver rinunciato a partecipare alle elezioni 2016.

I CANDIDATI FAMOSI IN LISTA PER BEPPE SALA E STEFANO PARISI

Questa tornata di amministrative a Milano non avrà lo stesso appeal delle passate consultazioni. La disaffezione degli italiani alla politica si è fatta sentire anche nel capoluogo lombardo, così che la presenza di Vip nelle liste elettorali è un po’ meno rilevante rispetto al passato. Come racconta il Corriere della Sera anche alle Elezioni Amministrative 2016 ci saranno però diverse personalità di spicco che renderanno più interessante la campagna per la guida di Milano. Philippe Daverio, storico assessore alla Cultura dell’unica giunta leghista nella storia cittadine e nome piuttosto famoso per le sue trasmissioni TV, tornerà al fianco di Stefano Parisi nella sua civica.

1 / 3 — ANSA / MATTEO BAZZI Elezioni Milano 2016
LINUS, IVA ZANICCHI E GLI ALTRI VIP EVOCATI PER LE AMMINISTRATIVE A MILANO

Philippe Daverio non è l’unico nome notte al piccolo schermo che potrebbe correre alle Comunali di Milano. Nell’articolo di Andrea Senesi per il Corriere della Sera si ipotizza la candidatura di Iva Zanicchi, cantante e nota conduttrice TV, in passato eletta anche al Parlamento europeo nelle fila di Forza Italia e del Popolo della Libertà. Iva Zanicchi starebbe riflettendo su una candidatura nella lista di Forza Italia. Il noto conduttore radiofonico Linus, direttore artistico di Radio Deejay, potrebbe ancora candidarsi con Beppe Sala, che ha sostenuto pubblicamente alle primarie del centrosinistra.

Iva Zanicchi: “Sempre fedele a Silvio Berlusconi. Matteo Renzi mi piace, è comunista come me, ossia zero”

Oltre a essere mamma, moglie, cantante, attrice e presentatrice, il suo passato vanta anche un’esperienza da europarlamentare. In un’intervista a Libero, Iva Zanicchi parla del suo rapporto con Forza Italia, giurando di aver chiuso definitivamente con la carriera politica. Con il premier Renzi, invece, sente di avere alcune affinità:

“Renzi è agevolato rispetto a Berlusconi. Ha un vantaggio su Silvio: questo è un Paese in cui la destra non può governare perché avrebbe tutti contro: la piazza, l’opposizione. La sinistra all’opposizione dice no a tutto. Renzi è comunista come me, ossia zero. Ma è giusto che governi la sinistra se no è il caos”.

Sul perché Berlusconi non faccia opposizione, la Zanicchi risponde:

“Chi lo conosce sa che è un uomo del fare: se la sinistra fa una cosa buona, lui di certo non si oppone. Renzi ha serpi in seno, parlo dei vecchi comunisti. Comunque si, lo ammetto, mi piace: ha grinta, voglia. Silvio l’ho stimato e gli sarò fedele fino alla morte anche se non se lo meriterebbe. Mi riferisco al “contorno” di Forza Italia, non a lui. Non mi hanno trattato bene, con la politica ho chiuso.

Sulla “seconda linea” di Forza Italia, la Zanicchi riprende:

Le racconto un episodio davanti ai cancelli di Arcore: c’erano migliaia di persone che aspettavano il Presidente ma lui non poteva uscire, non poteva parlare perché aspettava una sentenza. La gente fremeva. C’erano i “papaveroni del partito”, Toti, la Gelmini. D’istinto, senza autorizzazione, per tenere buona la gente sono salita sul palco. Non ho fatto un discorso politico, ho parlato del più e del meno. Bene, una signora di Forza Italia ha riferito a Berlusconi: Presidente, è meglio che esca perché la Zanicchi sta facendo Ok il prezzo è giusto. E lui: “Non parlate male di Iva. La politica è il regno della gelosia e dell’invidia”.

Come lei, anche altri personaggi del mondo della televisione hanno prestato il loro volto, negli anni, alla causa politica. Su Milano e il corteggiamento che il presentatore Paolo Del Debbio ha ricevuto riguardo alla sedia di sindaco, la Zanicchi commenta:

“A Milano metterei una donna. Io sarei un ottimo sindaco ma non lo farei nemmeno se mi venissero a prendere con una carrozza d’oro. La Santanchè sarebbe perfetta a Palazzo Marino. Ha le palle. Ma adesso basta, non voglio più parlare di politica. A Silvio voglio bene. A Berlusconi ho dato tanto ma ho anche ricevuto, non mi posso lamentare”.

C’è spazio anche per parlare della carriera artistica. Iva Zanicchi non risparmia critiche nei confronti della kermesse canora che tra pochi giorni andrà in scena in occasione del Festival di Sanremo. Sul fatto che Carlo Conti non abbia comunicato l’ intenzione di invitarla come super ospite sul palco, afferma:

“Carlo è un amico, abbiamo condotto insieme Domenica In.In fondo sono ancora l’unica che ha vinto tre Festival. Ma forse è meglio non andare, penso di avere ancora addosso l’alone della donna di destra, dell’artista berlusconiana. E Sanremo è un covo di sinistra, più che Festival di Sanremo è un Festival dell’Unità. Conti meno, lui è popolare ma in generale lo spettacolo è dominato dalla sinistra”.

Alla domanda “Iva, chi è la sua erede?”, la Zanicchi risponde:

“Non c’è. Mi trovi una che balla, canta e recita. Nessuna mi imita, imitano tutte Mina, ci troviamo con mille Mine. Ma meglio così. Di Iva ce n’è solo una”.

Iva Zanicchi: “Barbara D’Urso? Non parlo male di lei ma…”

Iva Zanicchi, che ha da poco fondato un’etichetta discografica,  parla di tutto ai microfoni di Radio Club 91. Parla di Silvio Berlusconi, ovviamente, “lo stimo al punto che può dire tutto. Non faccio più politica, ma sono fedele. Ho creduto in Berlusconi anche se ha commesso degli errori”. Sferzante anche su Barbara D’Urso, che lei chiama Carmela: “Di lei non parlo male ma non me lo rompo un femore per andare a Domenica Live“. E ancora: “Mi ero proposta come Presidente della Repubblica ma non mi hanno dato ascolto: avevo promesso che avrei tenuto in ordine e pulito e dato la cera tutte le mattine, adesso vorrei fare il sindaco di Napoli, un incanto di città, una delle più belle al mondo anche quando piove”.

Il centrodestra – La Zanicchi interviene anche sui problemi del centrodestra: “si è circondato di persone opportuniste. Ma lui che è un buono e ha sempre perdonato. La Santanché è una con grinta. La Boschi? E molto educata. Nel centro destra mi piace la Meloni. La Pascale? Non è in politica. Quando si metterà in politica darò un giudizio esclusivamente politico della Pascale. Salvini? Ci si butta su Salvini perché a gente è esasperata non crede più alla politica perché la politica fa schifo è una delusione sempre e comunque per cui spesso ci buttiamo su uno che ci fa intravedere non so cosa ma ci andrei molto cauta”

(Fonte: Libero)