Pdl: Zanicchi, Berlusconi sta facendo una pausa prima del grande acuto

Fiesole (Firenze), 6 set. – (Adnkronos) – “Silvio Berlusconi, come accade nella musica, prima del grande acuto sta facendo una pausa”. Lo ha detto la parlamentare del Pdl Iva Zanicchi, conversando con i giornalisti a margine dell’ufficio di presidenza del Ppe a Fiesole (Firenze).

“Berlusconi sa cosa fare -sottolinea la Zanicchi- e’ uno che medita e che uscira’ al momento opportuno. Spero solo che non attenda troppo. Berlusconi non puo’ stare dietro le quinte. Se attende avra’ le sue buone ragioni, e prima del grande acuto sta facendo una pausa”, ha concluso la parlamentare del Pdl.

Pd: Iva Zanicchi, tutte le donne del Pdl amano Renzi

Firenze, 6 set – ”Parecchi anni fa tutte le donne di Forza Italia erano innamorate di Bertinotti” ma ”ora tutte le donne del Pdl amano Renzi, questo e’ un grandissimo guaio”. Lo ha detto Iva Zanicchi, cantante e presentatrice ed europarlamentare del Pdl, parlando con i giornalisti a Firenze, a margine dei lavori dell’Ufficio di presidenza del gruppo Ppe.

”Se Renzi decidesse di fare un nuovo partito – ha continuato Zanicchi – secondo me rischia di diventare il primo partito in Italia. Speriamo di no”, ha poi aggiunto con un sorriso.

”A pelle mi piace molto – ha ammesso -, pero’ non tradirei mai Berlusconi per Renzi. Per ora. Renzi – ha proseguito – ha una grande personalita’, e’ un bravo sindaco, sa parlare alla gente ed anche un bell’ometto. Renzi e’ un uomo di sicuro successo. Poi questa disputa con Bersani, questa manfrina, secondo me lo fanno di proposito. Alle primarie – ha concluso – se votano gli iscritti vince Bersani, ma se sono aperte vince Renzi perche’ piace alla gente”.

Dichiarazione di Iva Zanicchi in merito al documento PDL sulla Tutela della Famiglia

Desidero precisare la mia posizione in merito al documento in oggetto, a seguito delle più svariate posizioni e dei commenti che ne sono seguiti.
Ormai sono in politica da alcuni anni e sono abituata al fatto che il mio nome venga utilizzato per fare notizia e ancora una volta è accaduto: tra 175 firmatari, tra cui ex ministri, ex sottosegretari, ed dirigenti di partito di primissimo piano, molti hanno scelto di attaccare me attraverso la rete.
Ero e sono a tutela della Famiglia e del Matrimonio e non ho certo cambiato idea. In un momento come quello attuale il nostro Paese ma ancor più l’Europa dovrebbero essere in prima fila nella tutela della Famiglia…mentre è sotto gli occhi di tutti che così non è, o che comunque le energie messe in campo sono insufficienti.
E’ per questo che ho aderito al documento, con la convinzione che una continua mobilitazione, una richiesta di nuove risorse, sia quanto mai impellente e necessaria.
Altra cosa è il riconoscimento delle unioni civili, siano eterosessuali, siano omosessuali.
Anche se questo mi attirerà critiche e antipatie da parte di colleghi e militanti del PDL, ho applaudito alla decisione del Comune di Milano di dar vita ad un registro per le unioni civili. Non dimentichiamoci però che la scelta di istituire un registro come quello milanese, in assenza di una legislazione nazionale, è un atto puramente formale, di facciata…forse un segno importante, ma appunto solo un segno…e mi diverte che un esponente storico del pd milanese (nonché figura di primo piano del mondo omosessuale) come Mancuso usi la rete per attaccare me invece di preoccuparsi della carenza a livello nazionale di una legge per le unioni civili; legge che, mi sembra di ricordare, era stata proposta da Paola Concia, contro la quale si era espresso il PDL ma anche parte del PD.
Io ribadisco il mio essere favorevole ad un ampliamento di determinati diritti a favore di tutte le coppie, etero e omo.
Da ultimo…chi mi conosce sa come io sia spesso circondata da persone omosessuali e sia stata particolarmente lieta di ricevere il Pegaso D’Oro due anni fa. Se però la comunità omosessuale ritiene che lo debba restituire, anche se a malincuore, sono pronta a farlo in totale amicizia e affetto, cioè lo stesso spirito con cui l’ho ritirato il 13 giugno del 2010.

Ucraina: Iva Zanicchi e altri eurodeputati italiani chiedono tutela per i randagi

I due Vice Presidenti Italiani del Parlamento UE, Roberta Angelilli (PDL) e Gianni Pittella (PD), hanno indossato oggi, assieme a molti altri eurodeputati italiani, la maglia di “Avrei voluto giocare anch’io”, iniziativa promossa dall’On. Tiziano Motti, europarlamentare dell’UDC, per sostenere la campagna di tutela dei randagi nei confronti del massacro perpetrato in Ucraina.
Hanno aderito all’iniziativa di Tiziano Motti, posando con la maglietta predisposta per sostenere le interrogazioni presentate alla Commissione Europea, alcuni  eurodeputati tra cui Iva Zanicchi (PDL). L’iniziativa si è svolta a margine del voto odierno sulla risoluzione relativa al rispetto dei diritti umani in Ucraina, presentata da tutti i Gruppi politici, il cui testo congiunto sostiene il diritto ad un giusto processo per Yulia Timoshenko.