Iva Zanicchi: «Sogno un bel piatto di cappelletti in brodo»

Racconta la sua passione per i piatti emiliani. «E anche se ora sono a dieta, non rinuncio a qualche sfizio»

Iva Zanicchi

Sentiamo Iva Zanicchi al telefono in una bella giornata di maggio, comune ma non così tanto…VEDI ANCHELo gnocco fritto di Iva Zanicchi con il quinto allegato Cucina di Sorrisi

Buongiorno Iva, come sta? Questa chiacchierata ha un tema preciso: il cibo. Pronta?
«Ovviamente sì: proprio oggi inizio una nuova dieta. È perfetto».

Le capita spesso di mettersi a stecchetto?
«Sono sempre a dieta! Ora voglio perdere questi sette chili che mi danno fastidio: non sono pochi, mi ci metto di buzzo buono».

Ha un’idea di quanto durerà questo regime alimentare?
«Mi do un mese circa di impegno, per non dimagrire di colpo che alla mia età non è un granché».

C’è un motivo per cui si è decisa a compiere questo passo?
«Recentemente sono stata a Ligonchio per reincontrare il mio parroco, don Erio, che ora ha 100 anni. Non ha idea di cosa mi hanno preparato le perpetue e le donne del paese. Ho fatto un’abbuffata: sono arrivata e c’era uno spuntino con erbazzone, gnocco fritto e torte salate. Dopo poco siamo andati a tavola e abbiamo iniziato con un antipasto di salumi cui sono seguiti due piatti di cappelletti in brodo. Solo lì ho preso due chili. Quindi, mi sono decisa».

Cosa mangia da oggi?
«Questa mattina ho bevuto solo un tè con sei fettine di zenzero sottili sottili. Dicono che sia un antibiotico naturale. A pranzo ho preso due forchettate di fagiolini bolliti con olio accompagnati da un’omelette senza sale, di due uova, di solito sono almeno quattro ma mi sono contenuta visto la dieta. Alle quattro del pomeriggio faccio uno spuntino con una mela verde sennò non arrivo a cena. Stasera (consulta Fausto, il marito, per capire il menu, ndr) c’è il salmone, non affumicato ma cotto ai ferri. Basta. Al massimo mangio anche il cuore di un finocchio ma niente di più».

Varia durante la settimana?
«Per i primi due giorni di dieta il menu è lo stesso. Poi inserisco delle varianti: a colazione posso fare una frittata, anche di quelle condite con i frutti di bosco come piacciono a me; a pranzo mangio un filetto e a cena solo verdure alla griglia, al massimo accompagnate dal pesce».

Non sgarra mai?
«Una volta a settimana mi faccio una bella spaghettata, non condita con il sugo ma con olio, aglio e peperoncino. Però la pasta è rigorosamente senza sale: al suo posto ci metto altri sapori come basilico, pepe, prezzemolo, anche lo zenzero, così ha un gusto buono e piacevole».

Uno sfizietto ogni tanto?
«Le noci tutti i giorni, tre o quattro anche nella pasta».

Quando ha le dirette tv, come nel caso dell’Isola che va avanti fino a tardi, quando mangia?
«Mi devo trovare in studio alle 17 per trucco, parrucco e per un incontro con gli autori. Ora che sono a dieta mi porto il cibo da casa, una fettina di carne e via. Finora, invece, mi servivo alla mensa di Cologno Monzese: primo, secondo e dolce. Mangio sempre prima, in un paio d’ore ho ben digerito. Quando devo cantare invece no, lo faccio dopo l’esibizione».

La trasmissione finisce tardi: va subito a letto?
«Rientro a casa dopo le due di notte. La tentazione è farmi un bicchiere di latte freddo con i cereali. Ma di solito dico a Fausto: “Chiudi tutto tu vero?”, così vado a dormire senza fare danni».

Qual è stata la mangiata più bella della sua vita?
«Ogni volta che sono stata lontana da casa per un mese e oltre, quando avevo le tournée in Giappone o Australia, mia mamma si occupava di mia figlia. Al mio ritorno mi cucinava un piatto di pasta speciale, le conchiglie con il doppio burro, la salvia e tanto formaggio Parmigiano. E i tortelli di zucca. Avevo le lacrime agli occhi dalla bontà».

Piatto preferito?
«I cappelletti in brodo che mi ricordano mia mamma».

Le amicizie si consolidano attorno a un tavolo?
«È sempre meglio parlare di cibo che di politica!».

Che voto si dà come cuoca?
«Mi darei anche 11 perché ce l’ho nel Dna di saper far da mangiare, ma mi limito a 7: non mi applico».

Iva Zanicchi: «Sogno un bel piatto di cappelletti in brodo»

Racconta la sua passione per i piatti emiliani. «E anche se ora sono a dieta, non rinuncio a qualche sfizio»

Iva Zanicchi

Sentiamo Iva Zanicchi al telefono in una bella giornata di maggio, comune ma non così tanto…VEDI ANCHELo gnocco fritto di Iva Zanicchi con il quinto allegato Cucina di Sorrisi

Buongiorno Iva, come sta? Questa chiacchierata ha un tema preciso: il cibo. Pronta?
«Ovviamente sì: proprio oggi inizio una nuova dieta. È perfetto».

Le capita spesso di mettersi a stecchetto?
«Sono sempre a dieta! Ora voglio perdere questi sette chili che mi danno fastidio: non sono pochi, mi ci metto di buzzo buono».

Ha un’idea di quanto durerà questo regime alimentare?
«Mi do un mese circa di impegno, per non dimagrire di colpo che alla mia età non è un granché».

C’è un motivo per cui si è decisa a compiere questo passo?
«Recentemente sono stata a Ligonchio per reincontrare il mio parroco, don Erio, che ora ha 100 anni. Non ha idea di cosa mi hanno preparato le perpetue e le donne del paese. Ho fatto un’abbuffata: sono arrivata e c’era uno spuntino con erbazzone, gnocco fritto e torte salate. Dopo poco siamo andati a tavola e abbiamo iniziato con un antipasto di salumi cui sono seguiti due piatti di cappelletti in brodo. Solo lì ho preso due chili. Quindi, mi sono decisa».

Cosa mangia da oggi?
«Questa mattina ho bevuto solo un tè con sei fettine di zenzero sottili sottili. Dicono che sia un antibiotico naturale. A pranzo ho preso due forchettate di fagiolini bolliti con olio accompagnati da un’omelette senza sale, di due uova, di solito sono almeno quattro ma mi sono contenuta visto la dieta. Alle quattro del pomeriggio faccio uno spuntino con una mela verde sennò non arrivo a cena. Stasera (consulta Fausto, il marito, per capire il menu, ndr) c’è il salmone, non affumicato ma cotto ai ferri. Basta. Al massimo mangio anche il cuore di un finocchio ma niente di più».

Varia durante la settimana?
«Per i primi due giorni di dieta il menu è lo stesso. Poi inserisco delle varianti: a colazione posso fare una frittata, anche di quelle condite con i frutti di bosco come piacciono a me; a pranzo mangio un filetto e a cena solo verdure alla griglia, al massimo accompagnate dal pesce».

Non sgarra mai?
«Una volta a settimana mi faccio una bella spaghettata, non condita con il sugo ma con olio, aglio e peperoncino. Però la pasta è rigorosamente senza sale: al suo posto ci metto altri sapori come basilico, pepe, prezzemolo, anche lo zenzero, così ha un gusto buono e piacevole».

Uno sfizietto ogni tanto?
«Le noci tutti i giorni, tre o quattro anche nella pasta».

Quando ha le dirette tv, come nel caso dell’Isola che va avanti fino a tardi, quando mangia?
«Mi devo trovare in studio alle 17 per trucco, parrucco e per un incontro con gli autori. Ora che sono a dieta mi porto il cibo da casa, una fettina di carne e via. Finora, invece, mi servivo alla mensa di Cologno Monzese: primo, secondo e dolce. Mangio sempre prima, in un paio d’ore ho ben digerito. Quando devo cantare invece no, lo faccio dopo l’esibizione».

La trasmissione finisce tardi: va subito a letto?
«Rientro a casa dopo le due di notte. La tentazione è farmi un bicchiere di latte freddo con i cereali. Ma di solito dico a Fausto: “Chiudi tutto tu vero?”, così vado a dormire senza fare danni».

Qual è stata la mangiata più bella della sua vita?
«Ogni volta che sono stata lontana da casa per un mese e oltre, quando avevo le tournée in Giappone o Australia, mia mamma si occupava di mia figlia. Al mio ritorno mi cucinava un piatto di pasta speciale, le conchiglie con il doppio burro, la salvia e tanto formaggio Parmigiano. E i tortelli di zucca. Avevo le lacrime agli occhi dalla bontà».

Piatto preferito?
«I cappelletti in brodo che mi ricordano mia mamma».

Le amicizie si consolidano attorno a un tavolo?
«È sempre meglio parlare di cibo che di politica!».

Che voto si dà come cuoca?
«Mi darei anche 11 perché ce l’ho nel Dna di saper far da mangiare, ma mi limito a 7: non mi applico».