La vita di Iva Zanicchi a teatro

Iva Zanicchi apre in Umbria il tour  “Una vita da Zingara”. L’appuntamento con la data zero è per il 2 novembre alle 21 al teatro degli Illuminati di Città di Castello che ospiterà lo spettacolo sulla vita e sulla carriera dell’artista. La serata di anteprima del nuovo tour è promossa da Sogepu con il patrocinio del Comune. Il pubblico tifernate avrà il privilegio di assistere per primo allo show con cui Iva Zanicchi racconterà se stessa e il suo percorso professionale attraverso la formula del teatro canzone, alternando brani musicali e dialoghi con gli spettatori, tra immagini, ricordi familiari, aneddoti. I biglietti, già disponibili in prevendita (info 348.6415231 e segreteria@sogepu.com), potranno essere acquistati al costo di 15 euro per la platea e per i palchi centrali dei primi tre ordini e al costo di 10 euro per i palchi laterali e del quarto ordine. I tagliandi prenotati potranno essere ritirati martedì 30 e mercoledì 31 ottobre dalle ore 17  alle ore 19.30 al botteghino del teatro degli Illuminati, che sarà aperto giovedì 1 e venerdì 2 novembre, nello stesso orario, per la vendita dei biglietti rimanenti.

Iva Zanicchi. “Dato che il mio spettacolo si chiama ‘Una vita da zingara’ spero di non avere Salvini con la fionda

Agenpress – “In questo spettacolo “Una vita da zingara”, raccontando la mia vita sono certa di raccontare un po’ la vita di tutti, perché sono nata in tempo di guerra ed era durissima, però c’era anche il sacro fuoco della ricostruzione, di voler fare. Sono nata in un paese piccolissimo sull’appennino tosco-emiliano e arrivare alla ribalta con la musica, col teatro e con la tv, era come per un ragazzino pensare di arrivare sulla luna. Poi, dato che mi chiedono sempre ‘alla tua età come va col sesso?’ affronterò anche l’argomento sesso. Parlerò anche degli incontri straordinari che ho fatto nella mia vita: Ungaretti e Picasso, ho avuto la buona sorte di incontrare i più grandi artisti del 900”.

Lo ha detto Iva Zanicchi  intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, riguardo il suo nuovo spettacolo teatrale.

Sul suo rapporto coi social. “Il mio rapporto con internet e con i social è pessimo –ha affermato Zanicchi-. Qualcuno mi dice che sono su instagram, io rispondo: cos’è una malattia? Come me lo sono preso questo instagram? Ero partita con grande entusiasmo, poi siccome mi mandavano affanculo un giorno sì e l’altro pure e quando ho risposto è successo il finimondo, allora ho smesso di seguirlo. Devi essere infinitamente di classe, leggere con indifferenza se ti danno della cornuta… Cornuta va anche bene, io non sono mai stata cornuta, o perlomeno non me ne sono mai accorta. I ragazzi oggi stanno sempre davanti al telefonino, si rincretiniscono con internet, vogliono fare successo e allora vanno ai talent o vogliono fare i calciatori, ma per fare i calciatori bisogna darsi da fare, allenarsi dalla mattina alla sera, niente si fa senza sacrificio”.

Sul sesso. “Quando ero ragazza c’era fin troppo riserbo, non se ne parlava, non si vedeva sui giornali e tv, ma si praticava. Adesso invece se ne parla e si vede molto, ma si fa molto meno. Quando lo vedi troppo, poi non c’è più curiosità. Adesso sono le ragazze che corteggiano i ragazzi, lo vedo coi miei nipoti, e i ragazzi si intimidiscono. Il corteggiamento era la parte più bella dell’innamoramento prima e del sesso poi. A teatro parlo del sesso, perché in tv mi chiedono sempre: tu alla tua età fai ancora sesso? Ma perché mi fanno queste domande?”

Sul #metoo. “Io al Festival di Castrocaro ci sono andata a 19 anni ma era come se ne avessi avuti 14, ci sono arrivata da sprovveduta, ma scema no. Eravamo a Castrocaro Terme, un signore, un direttore di queste terme, mi ha detto: vieni che ti devo dare una cosa nel mio ufficio. Avete capito cosa mi voleva dare… Io sono andata tranquilla, ero molto timida molto ingenua, però ho avuto la forza di non farmi sfiorare manco con un dito. Lui mi aveva promesso che mi avrebbe dato una mano a vincere se ci fossi stata, ma io mi sono alzata sono uscita e me ne sono andata. Se non vuoi non vuoi. Gli uomini di potere ci provano, ma anche le donne di potere. Mi ricordo un’attricetta aveva detto: sono andata, e lui si è presentato con la vestaglia, io sono scappata però avevo appuntamento il giorno dopo e ci sono ritornata. Eh no cara, se tu poi ci torni vuol dire che ci vuoi stare”.

Sul termine ‘zingara’. “Dato che il mio spettacolo si chiama ‘Una vita da zingara’ spero di non avere Salvini dietro qualche poltrona con la fionda –ha scherzato Zanicchi-. Io credo di essere una delle persone meno razziste. Quando dico che siamo tutti un po’ razzisti, è perché ricordo che quando dal mio paesello andavamo a scuola al paese più grande ci consideravano straniere e ci picchiavano tutti i giorni. Quando gli italiani del sud venivano a Milano e Torino negli anni 70 non venivano trattati bene. Io gli zingari, i nomadi, con sta canzone qui, li ho sempre amati. Certo, poi se uno delinque è un’altra cosa, un delinquente è un delinquente”.

IVA ZANICCHI in UNA VITA DA ZINGARA Calendario tour

Banner_Una_Vita_Da_Zingara

Città di Castello (PG) –Teatro Comunale: Ven. 02.11.18 DEBUTTO
Modena – Teatro Michelangelo: Sab. 03.11.18
Conegliano (TV) – Teatro Accademia: Dom. 04.11.18
Roma – Teatro Brancaccio: Mer. 07.11.18
Sanremo (IM) – Teatro Ariston: Sab. 10.11.18
Milano – Teatro Nuovo: Ven. 16 – Sab. 17 – Dom. 18.11.18
Cremona – Teatro Ponchielli: Lun. 10.12.18
Montecatini Terme (PT) – Teatro Verdi: Ven. 14.12.18
Torino – Teatro Alfieri: Sab. 15 – Dom. 16.12.18
Taranto – Teatro Orfeo: Ven. 22.02.19
Gallipoli (LE) – Teatro Italia: Sab. 23.02.19
Palermo – Teatro Al Massimo: da Ven. 08 a Dom. 17.03.19 = riposo 11 e 12.03.19
Bologna – Teatro Duse: Gio. 28.03.19
Verona – Teatro Nuovo: Ven. 29.03.19

il ricordo di Aznavour- Iva Zanicchi

La cantante italiana Iva Zanicchi, che ha dedicato un intero album a Charles Aznavour, ieri lo ha ricordato così in una intervista a Giornalettismo: «L’ho conosciuto a Parigi dove andai a sentirlo cantare al teatro Olympia. Dagli spalti si vedeva un uomo piccolo e gracile che, però, sul palco diventava un gigante». La Zanicchi ha raccontato anche di un appuntamento a cena in un locale jazz: «Eravamo entrambi impegnati ma mi propose di uscire una sera per andare a seguire uno spettacolo di jazz. Arrivati al locale, però, scoprimmo che la serata non era proprio come pensavamo noi: nel locale c’era sì la musica jazz, ma di fronte a noi trovammo donne e uomini nudi». Così ha concluso Iva Zanicchi: «La sua musica non morirà mai. È un qualcosa di diverso rispetto a tutto quello che fa successo al giorno d’oggi».

Iva a Verissimo

// // // //

Iva Zanicchi senza freni a Verissimo. L’artista, poco prima dell’esordio di stasera come giudice a Tu si que vales, si è raccontata in una lunga intervista a Silvia Toffanin. E ha svelato anche alcuni retroscena “piccanti” di coppia. Iva è fidanzata da 33 anni con Fausto. “Mia nipote – ha raccontato – mi ha detto che non si immagina me che faccio sesso con Fausto. E io le ho risposto ‘Beata te che non lo immagini, io non lo ricordo neanche più”. Ilarità in studio e la cantante prosegue: “A una certa età si alza tutto, pressione, colesterolo. Tranne quello che dovrebbe alzarsi…”.