Iva Zanicchi: “Roberto Benigni? a Sanremo mi disse una cosa mostruosa”

L’Aquila di Ligonchio torna a parlare del caso che la coinvolse a Sanremo 10 anni fa

Sembrava solo un vecchio ricordo, invece Iva Zanicchi riprende un episodio a lei spiacevole accaduto nel 2009. Lo fa durante l’undicesima puntata di La repubblica delle donne questa sera, 9 gennaio 2019 su Retequattro. La vicenda cui la cantante fa riferimento è il caso Ti voglio senza amore nel Sanremo di 10 anni fa in cui l’allora superospite Roberto Benigni prese in giro il testo del brano, a suo dire troppo esplicito poiché si parlava di un argomento a luci rosse come il sess0.

Nei giorni seguenti, la Zanicchi (che venne esclusa dalla finale quell’anno) se la prese duramente con l’attore nonostante perdonò il contestato monologo. Passano gli anni ma la rabbia no, la conferma arriva dalla vivavoce dell’aquila di Ligonchio che, parlando con Rita Pavone ospite della trasmissione, cita lo scottante caso:

Rita mi è rimasta vicino in una disavventura Sanremese grave dove Benigni disse delle cose su di me assolutamente mostruose e volgari…

 

La cantante chiude subito la parentesi spigolosa interrompendo immediatamente il discorso senza riprenderlo ma è certo che nonostante il tempo trascorso, le cose sembrano tutt’altro che risolte.

L’intramontabile voce di Iva Zanicchi incanta il Roof Garden

Grande finale per il calendario VIP autunnale del Casinò di Sanremo. Una serie di appuntamenti che hanno spaziato da showman, comici, chef e cantanti, dando un’offerta variegata e capace di andare incontro al vasto pubblico di residenti e turisti che frequenteranno la città dei fiori e la casa da gioco.

A chiudere l’esclusivo calendario la sera dell’8 dicembre è stata l’intramontabile Iva Zanicchi.

Una grande interprete della musica italiana nel mondo, cantante tra le più amate dal pubblico italiano, apprezzata artista di teatro, giudice scanzonato ma energico a “Tu Si Que Vales” su Canale 5, ha incantato la platea del Roof Garden con la rivisitazione di alcuni dei suoi successi più conosciuti, molti dei quali presentati al Festival di Sanremo.

È l’unica cantante italiana ad aver vinto per tre volte il Festival di Sanremo: nel 1967 con Non pensare a me, nel 1969 con Zingara e nel 1974 con Ciao cara come stai.

Tra le note di Testarda io, Zingara, e La riva bianca la riva nera, la magnifica voce della Zanicchi ha regalato una piacevole serata a tutto il pubblico del Roof Garden.

Sanremo, Iva Zanicchi al Roof Garden del Casinò

 

 

Sabato 8 dicembre alle 20.30 l’artista sarà al Roof Garden per la serata di gala dedicata al Ponte dell’Immacolata. La cantante tra le più amate dal pubblico italiano, apprezzata artista di teatro, giudice scanzonato ma energico a “Tu si que vales” su Canale 5 proporrà per gli ospiti del ristorante sotto le stelle la rivisitazione di alcuni dei suoi successi più conosciuti, molti dei quali presentati al Festival di Sanremo.

“La festa di Sant’Ambrogio o Ponte dell’Immacolata è un appuntamento che il Casinò onora da sempre con i suoi ospiti, festeggiandolo con uno spettacolo di grande qualità e di sicuro richiamo. Per questo abbiamo scelto il recital di Iva Zanicchi, che ha costruito negli anni un forte legame con la nostra città” – sottolinea Casinò Spa- “Questo importante spettacolo, che vedrà la presenza dei nostri affezionati visitatori, da il via ai festeggiamenti natalizi, che culmineranno alla splendida festa di Capodanno, che vede il Casinò impegnato anche nel concerto per la città a Pian di nave con i The Kolors. Eventi che sostengono il calendario manifestazioni cittadino e l’offerta turistica del comprensorio. Diamo il benvenuto a Iva Zanicchi, che con la sua simpatia e professionalità saprà emozionare i suoi tanti fans al Roof Garden, che ha registrato importanti adesioni”.

Iva Zanicchi nasce a Vaglie (fraz. di Ligonchio) il 18 gennaio 1940. Il debutto avviene con il Festival di Voci Nuove di Castrocaro del 1962, dove si classifica al terzo posto che le vale il primo contratto discografico con la Ri-Fi Records.
Nel 1963 vince il Festival Internazionale di Zurigo e si esibisce alla Carnegie Hall di New York.

Nel 1964 incide il suo primo successo, Come ti vorrei, un pezzo blues cover di Cry to me, storico brano di Solomon Burke. Nel 1965 partecipa per la prima volta a Sanremo e pubblica il primo album, Iva Zanicchi, che vince il premio della critica. E’ l’unica cantante italiana ad aver vinto per tre volte il Festival di Sanremo: nel 1967 con Non pensare a me, nel 1969 con Zingara, nel 1974 con Ciao cara come stai.

Il 1969 è anche l’anno della partecipazione all’Eurofestival che le consente di acquistare una straordinaria notorietà internazionale e di iniziare lunghe tournèe in tutto il mondo. Gli anni 70 si aprono con un ritorno a Sanremo (il brano L’Arca di Noè, cantato con Sergio Endrigo si classifica terzo e vince il Premio della Critica) e con la pubblicazione di importanti album d’autore, tra cui “Caro Theodorakis..Iva” che contiene Fiume Amaro (brano che vende oltre un milione di copie).

Il 71 è un anno molto importante per Iva: arriva seconda al Festivalbar con La riva bianca e la riva nera (oltre un milione di copie vendute) e pubblica due album importanti, “Caro Aznavour..Iva” e “Shalom”, album contenente brani d’atmosfera e ispirazione ebraica. Nel 73, dopo un lungo tour negli Stati Uniti (tra le tappe, il Madison Square Garden di New York), rientra in Italia e si esibisce al Teatro Regio, prima cantante italiana ad essere ammessa con un concerto di musica leggera in un tempio della lirica.

Nel 74 pubblica uno dei suoi più grandi successi, Testarda io, che Luchino Visconti inserirà nel film Gruppo di famiglia in un interno. Nel 1981 Iva Zanicchi è la prima cantante italiana invitata ad esibirsi in Unione Sovietica,
mentre nel 1984 torna a Sanremo con il brano Chi mi darà. L’anno successivo, su invito di Silvio Berlusconi, accetta di condurre un programma del mattino di Canale 5: il grande successo ottenuto la porta a “Ok il prezzo il giusto” che Iva condurrà fino al 1999.

In questi anni continua a cantare e a pubblicare album e a condurre importanti programmi serali. Nel 2000 conduce Domenica In con Carlo Conti e nel 2003 torna a Sanremo con Fossi un tango. Iva Zanicchi ha pubblicato per Mondadori due libri: Polenta di Castagne, storia della sua famiglia dalla metà del 1800 fino al suo debutto come cantante, e il romanzo I Prati di Sara.

Per tre stagioni è nel cast di Caterina e le sue figlie accanto a Virna Lisi. Tra il 2007 e il 2009 fa parte del cast di Buona Domenica su Canale 5. Nel 2009 viene eletta al Parlamento Europeo e per i successivi 5 anni si occuperà in
particolare di donne e bambini, viaggiando nei paesi più poveri del Mondo, come vice presidente della Commissione Sviluppo Da gennaio 2015 al dicembre 2016 è stata a teatro con la commedia Tre donne in cerca di guai, con Barbara Bocuchet e Corinne Clery.

Nel 2017 è nel cast di selfie, programma di Canale 5 condotto da Simona Ventura e prodotto da Maria De Filippi. Attualmente è la giurata popolare di Tu Si Que Vales su Canale 5 e contemporaneamente è in tour con il suo nuovo spettacolo “Una vita da Zingara” nei migliori teatri italiani. Iva Zanicchi ha pubblicato i suoi dischi in tutto il mondo, dall’Europa al Sud e Nord America, dall’Asia all’Australia, incidendo in 5 lingue: italiano, spagnolo, inglese, francese e giapponese.

Per la sua voce hanno scritto i più grandi autori italiani e internazionali: Mogol-Battisti, Paolo Limiti, Malgioglio, Giorgio Gaber, Roberto Carlos, Roberto Vecchioni, Theodorakis, Umberto Balsamo, Pino Donaggio, Kramer, Tiziano Ferro, Zucchero Fornaciari.

Iva Zanicchi, delusa dalla politica diventa cattiva: “Uccido a colpi di frusta e fucile”

Cantante, conduttrice ed ex eurodeputata di Forza Italia, l”Aquila di Ligonchio’ vestirà i panni di una boss spietata nella serie tv “L’ispettore Coliandro”

L’ispettore Coliandro, il protagonista dell’omonima serie tv dei Manetti Bros, tratta dai romanzi di Carlo Lucarelli, torna mercoledì su Rai2, interpretata come sempre da Giampaolo Morelli, e vede la partecipazione di tante guest star, da Claudia Gerini a Gue Pequeno fino Iva Zanicchi, protagonista nella terza puntata, nei panni di una boss spietata. E cattivissima.  “La proposta dei registi, i Manetti Bros, mi ha lusingato, racconta la Zanicchi al Corriere della Sera. Coliandro mi è sempre piaciuto molto e mi sono divertita da matti all’idea di diventare una iena. Mi hanno infagottato che sembra abbia 10 chili in più di quelli — non pochi — che già ho; con i tacchi arrivo a 1 metro e 90. Mi facevo paura da sola”.

“Quando ho sparato la prima volta mi è venuto un colpo”

E nella veste della cattivissima, Iva Zanicchi arriva ad ammazzare una persona con un fucile a pompa e ne fa secco un altro con la frusta. Ma non è stato facile calarsi in quella parte e soprattutto prendere confidenza con le armi. “Quando ho sparato la prima volta sembrava una bomba, mi è preso un colpo… Il maestro di frusta invece mi ha insegnato con un colpo ad avvolgere il laccio intorno al collo di una persona, avevo paura di ammazzarlo davvero”. Eppure nella vita reale, non si condidera affatto una “cattiva”. Anzi. “Sono una che non porta rancore e ho anche un altro grosso difetto: non soffro d’invidia. Solo di quella sana, che serve a migliorarsi. Penso di non essere mai stata scorretta con altri artisti, mentre in ambito familiare, magari involontariamente, ho fatto soffrire, ma sono un coccodrillo: piango e chiedo subito perdono”.

“L’impegno in politica? Non lo rifarei”

Cantante, attrice e in passato anche una lunga parentisi di impegno politico (come eurodeputata di Forza Italia) del quale si è pentita. “Non lo rifarei, anche se ci ho creduto, ho dato l’anima, l’ho fatto con passione e impegno ma non mi hanno presa sul serio”, ha dichiarato in aun recente intervista ai microfoni de “I lunatici“, format di culto di Rai Radio2. L’Aquila di Ligonchio non ha quindi nascosto la delusione per la lunga parentesi in campo politico. Evidentemente la sua precedente esperienza nel mondo della musica non le ha permesso di essere presa sul serio. Come da lei ribadito, “è difficile essere credibili quando si viene dal mondo dello spettacolo”.

Il sogno: tornare all’Ariston, magari per vincere

Archiviata la politica ed eccitata per il suo nuovo ruolo di attrice “cattivissima”, Iva Zanicchi conserva sempre in un cassetto un grande sogno: quello di tornare a Sanremo. Non in veste di ospite, ma come concorrente e dunque pronta a lottare per la vittoria. Un sogno da realizzare magari proprio nel 2019, anno in cui ricorre il 50esimo anniversario della sua storica vittoria con “Zingara”, brano che la consacrò come una delle protagoniste assolute della kermesse canora. La Zanicchi, infatti, è la donna che attualmente detiene il maggior numero di vittorie al festival: ben 3 (1967 con Non pensare a me, 1969 con Zingara e 1974 con Ciao cara come stai?). Meglio di lei han fatto, finora, soltanto Domenico Modugno e Claudio Villa con ben 4 vittorie ciascuno. Chissà se Claudio Baglioni raccoglierà il suo appello? Inatnto, lei si è preparata. “Mi piacerebbe fare un ultimo festival, chiudere così. ha ammesso di recente. Ho la canzone, è bellissima. L’ha scritta Luis Bacalov poco prima di morire”.