Iva Zanicchi Cyber Girl

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Iva Zanicchi Cyber Girl

Iva Zanicchi: “Se ho tradito? Quella volta sono stata una troika”

A la Repubblica delle donne, Iva Zanicchi ha confessato di essersi guardata in giro durante la sua tournée

Così, incalzata sul tema del tradimento dal produttore Piero Chiambretti ha sparato una vera e propria bomba. La cantante ha raccontato che durante un tour in Russia si è fatta tentare e non poco.

“Io sono andata in Russia a fare una lunga tournée – ha spiegato Iva Zanicchi -. Sono stata la prima a cantare in tutta l’Unione Sovietica. Ebbene, l’ultima settimana dovevo cantare a San Pietroburgo. A Mosca mi avrebbe raggiunto mio marito. Dovete sapere che io, quando canto, ho bisogno di puntare qualcuno. Quella volta c’era Sasha, questo bellissimo principe alto e con gli occhi azzurri. Si metteva sempre in prima fila e io lo guardavo. Guarda oggi e guarda domani, lui mi ha corteggiata e io ho cominciato a provare trasporto”.

E poi? Poi arriva il bello. “A San Pietroburgo, una sera – continua la cantante – siamo andati lungo la Neva, su una troika trainata da tre cavalli (la troika è un traino a tre cavalli per carrozze o slitte usato in Russia, ndr). Io dovevo salire su questa troika insieme ad una certa Ludmilla, invece, non si sa come, mi ritrovo lui con questo principe e mi sono sentita un po’ troika anche io. Abbiamo cominciato a baciarci e io ho pensato di essere innamorata. Subito dopo, sarebbe dovuto venire in camera da me a bere una vodka, gli dissi di salire dopo qualche minuto, ma mentre chiedo la chiave al portiere sento chiamarmi alle spalle: era mio marito che mi faceva una sorpresa. Ci sono stata malissimo. Il mio bassista è andato ad avvertire il principe. Ma io… avrei bevuto solo una vodka. Anzi, sono sincera: l’avrei tradito, perché quello lì mi piaceva proprio”.

Sanremo 2019, Iva Zanicchi contro Claudio Baglioni: “Ha pensato bene di non invitarmi. Se mi scartava gli spaccavo la faccia”

La cantante, che ieri ha compiuto 79 anni, non le manda a dire a Claudio Baglioni, che non l’ha invitata al Festival di Sanremo quest’anno. “Cosa se ne fa di una vecchia come me? Come se lui fosse giovane. Avrà solo qualche anno meno di me”

Una puntata scoppiettante quella di Verissimo di questa settimana, andata in onda questo pomeriggio su Canale 5. Il programma di Silvia Toffanin ha puntato tutto sugli ospiti, e dopo Fabrizio Corona, Federica Nargi e Alessia Marcuzzi, ha visto arrivare in studio anche lei: l’incredibile ‘Aquila di Ligonchio’, come ancora la chiamano alcuni, ossia Iva Zanicchi.

La cantante, che proprio ieri 18 gennaio ha compiuto 79 anni, non se n’è risparmiata neanche una e non le ha mandate a dire a Claudio Baglioni, anche per quest’anno direttore del Festival di Sanremo. Proprio nel 2019, infatti, una delle più celebri canzoni di Iva Zanicchi, ‘Zingara‘, compie 50 anni. Il brano vinse il Festival di Sanremo del 1969.

“Ti piacerebbe tornare a Sanremo?” chiede Silvia Toffanin alla cantante di Ligonchio. Iva Zanicchi risponde, un po’ amareggiata:

Io ti dico la verità: sì, avrei anche voluto [tornare a Sanremo, ndr] ma Baglioni ha pensato bene di non invitarmi. Tutto sommato ha fatto anche bene. Cosa se ne fa di una vecchia come me? Come se lui fosse giovane poi… Avrà solo qualche anno meno di me.

“Gli avevi mandato la canzone oppure no?”

incalza nuovamente la Toffanin.

No, no, non l’ho mandata. Se mi avesse invitato io la canzone ce l’avevo. Però, mandarla… Non era neanche carino che lui poi mi dicesse “Iva ti ho scartato”. Gli spaccavo la faccia con un cazzotto nei denti. Per cui, no, non l’ho mandata. Se lui mi voleva poteva dirmi “Iva ti piacerebbe se…”

 

L’intervista prosegue con il ‘toto nomi’ sul conduttore del Festival di Sanremoper il prossimo anno.

Io spero che il prossimo Festival di Sanremo lo conduca, sapete chi? Indovinate… E lo dico qua pubblicamente perché spero che succeda, perché è il più bravo di tutti: Gerry Scotti, che è l’unico che lo può fare perché è bravissimo. Musicalmente è preparatissimo. Io con lui ho fatto ‘Tu Si Que Vales‘ e lui sa tutto, conosce ogni singola canzone.

 

Poi la Zanicchi si rivolge direttamente alla Rai:

Oh, Signora Rai, ma chissenefrega se lui [Gerry Scotti] è qui a Mediaset. Lo inviti e il prossimo anno vado a Sanremo anch’io con lui.

“Come si chiamava la canzone?”

chiede ancora Silvia Toffanin, riferendosi alla canzone che Iva Zanicchi avrebbe voluto presentare a Sanremo quest’anno.

Di canzoni ne ho tantissime, le tengo tutte lì. Sono tutte veramente belle, da quella che mi ha scritto Bacalov – e che è veramente una canzone bella, ma che ormai non presenterei più perché è stata scritta 3 o 4 anni fa – a tante altre, molto belle. Io sono pronta, anche per chiudere un cerchio. Non per fare la piagnona, ma chi se ne frega se non mi ha invitato Baglioni, però, voglio dire… Proprio per chiudere un cerchio che ho aperto tanti anni fa. Io sono nata a Sanremo, ne ho vinti anche tre, sono arrivata terza e voglio ricordare un grandissimo che è Sergio Endrigo che ha scritto ‘L’Arca di Noé‘, che non è per niente una canzone da bambini ma un testo bellissimo che parlava di cose del futuro. Va beh… Gerry preparati eh, che gli facciamo un cu… 

“Magari Claudio Baglioni però ti potrebbe chiamare dopo questa intervista”

commenta la padrona di casa, Silvia Toffanin.

Ma io non ci vado. No, no, no, no. Io vado a Sanremo il 4 febbraio perché vado a ritirare un premio che danno i giornalisti, e vado solo per quello.

 

La stoccata finale della Zanicchi è sempre rivolta a Claudio Baglioni:

A parte gli scherzi, io sono sincera eh. Io amo Sanremo e auguro un grande successo al Festival, alle canzoni, a tutti i cantanti, ai presentatori… Un po’ meno a lui. 

Iva Zanicchi: “Roberto Benigni? a Sanremo mi disse una cosa mostruosa”

L’Aquila di Ligonchio torna a parlare del caso che la coinvolse a Sanremo 10 anni fa

Sembrava solo un vecchio ricordo, invece Iva Zanicchi riprende un episodio a lei spiacevole accaduto nel 2009. Lo fa durante l’undicesima puntata di La repubblica delle donne questa sera, 9 gennaio 2019 su Retequattro. La vicenda cui la cantante fa riferimento è il caso Ti voglio senza amore nel Sanremo di 10 anni fa in cui l’allora superospite Roberto Benigni prese in giro il testo del brano, a suo dire troppo esplicito poiché si parlava di un argomento a luci rosse come il sess0.

Nei giorni seguenti, la Zanicchi (che venne esclusa dalla finale quell’anno) se la prese duramente con l’attore nonostante perdonò il contestato monologo. Passano gli anni ma la rabbia no, la conferma arriva dalla vivavoce dell’aquila di Ligonchio che, parlando con Rita Pavone ospite della trasmissione, cita lo scottante caso:

Rita mi è rimasta vicino in una disavventura Sanremese grave dove Benigni disse delle cose su di me assolutamente mostruose e volgari…

 

La cantante chiude subito la parentesi spigolosa interrompendo immediatamente il discorso senza riprenderlo ma è certo che nonostante il tempo trascorso, le cose sembrano tutt’altro che risolte.

Iva Zanicchi ha rivelato un dettaglio della sua intimità: la regina di CR4 ha lasciato il pubblico senza parole e lo stesso conduttore

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La simpatica Iva Zanicchi ne ha detta una delle sue. La cantante, ormai protagonista di CR4 ha lasciato il pubblico senza parole con la sua ultima dichiarazione. Ecco cosa ha raccontato in diretta tv.

Iva e le sue ‘zanicchinate’

Ci risiamo la simpatica Iva Zanicchi ne ha detto un’altra: la mamma e nonna della Tv ha di nuovo lasciato il pubblico a bocca aperta con le sue dichiarazioni. E’ tornata a parlare di un argomento a lei molto caro, il sesso. Nonostante l’età Iva adora parlare di tutto, si sente molto giocane dentro ed è per questo che non si fa alcun problema a dire ciò che pensa, su qualsiasi tema.

E’ propria la sua voglia di dire sempre e comunque la sua, popolare o non popolare che sia la sua opinione che l’ha spinta ad entrare in passato in politica. Ecco cosa ha detto la cantante.

Le parole di Iva imbarazzano il pubblico e Chiambretti

Iva ha rivelato al pubblico che presto compirà un grande traguardo, gli 80 anni.Ammette però, senza vergogna di pensare e fare ancora l’amore. Iva ha precisamente detto, infatti:

“Tra due anni faccio gli ottanta. Non ho mai fumato, dormo bene. Ogni tanto faccio sesso”. E’ scatenata Iva Zanicchi.

Nella ultima  trasmissione di Piero Chiambretti, #Cr4, su Retequattro, ha dato al pubblico la sua ricetta per stare in forma:

“Dov’è la telecamera? Qualche volta faccio sesso, capito?”.

Chiambretti era ovviamente molto imbarazzato dalla rivelazione in diretta ma ormai sa com’è fatta la simpatica cantante e lascia correre.

Iva Zanicchi parla del sesso a 60 anni: “Gli uomini hanno ancora pretese sessuali”

Iva Zanicchi torna a parlare di sesso in tv. La cantante ha infatti rivelato dei dettagli piccanti sul suo rapporto con la sessualità in età adulta. La Zanicchi ha ammesso: “Bisogna avere il senso del tempo che passa. A 70 anni non ne hai 40, non puoi mettere la minigonna. Ti puoi rifare quello che vuoi ma è ancora più triste, penso a quelle con le labbrone come canotti, gli zigomi come mele appena colte, gli occhi sbarrati… No, no… Io a 40 anni ho smesso di indossare i jeans, mi sembravano fuori luogo. Oggi non ci penso neanche perché la mia taglia, diciamo, è un po’ abbondante. Bisogna avere pudore“.

E su sesso ha dichiarato: “Gli uomini invecchiano più delle donne, perché gli viene la pancetta, perdono i capelli, diventano più brontoloni. La donna si mantiene più giovane, l’uomo si spaventa di più della vecchiaia. Il sesso è fondamentale e la donna, si sa, può anche fingere, ma l’uomo… L’uomo invece vuole dimostrare di farcela ancora e lì si frega. A 60 anni un uomo ha ancora pretese sessuali… Io avevo un nonno meraviglioso rimasto vedovo a 50 anni. Poi si è innamorato di una vedova con 4 figli che aveva 20 anni di meno e si è sposato a 65 anni. Io ero diventata amica di sua moglie e lei mi ha confidato che mio nonno era ancora molto, molto attivo“.

Iva Zanicchi a tu si que vales

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Alta tensione a Tu si que vales, lo show del sabato sera di Canale 5 campione di ascolti condotto da Maria De Filippi, Belen Rodrigue e Gerry Scotti. Alta tensione tra Iva Zanicchi e Teo Mammucari. Tutto è iniziato quando un concorrente ha dato il via a una gag tra i giurati, chiamati a salutare i loro figli, parenti e animali domestici. A quel punto Mammucari si è alzato dalla sua sedia e, credendo di fare una battuta simpatica, si è rivolto alla Zanicchi, affermando: “Io saluto Iva, che è a fine carriera“. Battuta che non è piaciuta molto alla diretta interessata, che lo ha gelato: “E io saluto Teo che deve ancora iniziare la carriera!”. A quel punto è intervenuta la De Filippi, che sorridendo ha cercato di stemperare la tensione: “Brava, ottima battuta“. E Mammucari ha incassato in silenzio: forse ha capito che la sua battuta era fuori luogo.

Iva Zanicchi armata di frusta e fucile diventa boss per l’ispettore Coliandro

L’aquila di Ligonchio reciterà in una delle quattro puntate della nuova serie Tv nata  dalla penna di Carlo Lucarelli  e diretta dai Manetti Bros

L’aquila di Ligonchio continua volare alta e, a 78 anni, ritorna sul set. Non su un set qualunque. E ancor meno con un ruolo banale.

Da questa sera, su Rai2, parte la settima stagione de “L’ispettore Coliandro” con quattro nuove attesissime puntate anche perché, in questa serie, l’ispettore Coliandro farà a botte perfino con Iva Zanicchi che, in una delle serate, farà la parte della cattiva, anzi cattivissima. Al punto di mietere vittime armata di fucile e frusta.

Un ruolo a dir poco insolito per Iva Zanicchi che pure ha una certa familiarità con la recitazione. Se sul piccolo schermo ha recitato in numerose fiction, basti citare “Caterina e le sue figlie” (1, 2 e 3), e a teatro ha più volte calcato il palcoscenico a partire dagli anni ’70 con “Tra noi” insieme a Walter Chiari e Tony Renis fino al recente “Una vita da zingara” di Giampiero Solari e Paola Galassi, anche il cinema le ha regalato soddisfazioni. Da “La notte dell’addio” (1966) diretto da Renato Borraccetti a “Una ragazza tutta d’oro (1967) per la regia di Mariano Laurenti, da “28 minuti per 3 milioni di dollari” (1967) di Maurizio Pradeaux a a “L’ultimo capodanno” (1998) di Marco Risi. Ma cattiva come con Giampaolo Morelli (l’attore che dal 2006 interpreta il celebre ispettore Coliandro nato dalla penna di Carlo Lucarelli e diretto ancora una volta dai Manetti Bros) non l’abbiamo davvero mai vista.

Una ennesima sfida quindi per l’aquila di Ligonchio che, dal punto di vita professionale, non si è fatta davvero mancare nulla, nemmeno una copertina di Playboy senza veli. Tralasciando la parentesi hard, vanno assolutamente ricordate le sue dieci partecipazioni al Festival di Sanremo, che ha vinto per ben tre volte. E se le sue comparse canore non si contano, Iva Zanicchi non si è nemmeno sottratta al ruolo di scrittrice: due i libri da lei pubblicati : “Polenta di castagne” (2001) e “Il prati di Sara” (2005).

E poi la carriera politica: alle elezioni europee del 1999 Iva Zanicchi è candidata con Forza Italia ma non riesce ad ottenere le preferenze necessarie per entrare nell’europarlamento. Alle successive elezioni europee del 2004 si candida di nuovo con Forza Italia e si attesta come prima dei non eletti per poi insediarsi nel maggio del 2008 al Parlamento europeo. Alle elezioni europee del 2009 viene rieletta deputato al Parlamento europeo per Il Popolo della Libertà, aderendo al Partito Popolare Europeo. L’unica esperienza, quella politica, sulla quale l’aquila di Ligonchio ha messo una pietra sopra.

Perché per il resto, sembra avere ancora molti colpi in canna. Nel vero senso della parola ora che apparirà addirittura armata e molto cattiva nel ruolo di boss di razza in quel misto di giallo, azione e thriller seguitissimo che è “L’ispettore Coliandro”. —

Coliandro, Iva Zanicchi. “Sarò un boss spietato e cattivissimo”

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La cantante contro l’ispettore nella nuova serie su Rai Due

di LUCIANO MANZOTTI
eggio Emilia, 14 novembre 2018 – L’aquila di Ligonchio vola sempre più in alto. Mentre con grande successo sta portando in giro nei più importanti teatri italiani “Una vita da zingara”, il suo primo “one Iva Show”, dove accompagnata da una grande orchestra racconta la sua splendida carriera, il prossimo mese sarà tra i protagonisti del musical “Men in Italy” nei panni della titolare di una casa di moda.

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Ma Iva non si ferma un istante e – nel frattempo – duplica la sua presenza in tv: giudice d’onore a “Tu si que vales”, ma anche attrice in un episodio dell’ispettore Coliandro su Raidue (stasera il primo episodio della nuova serie, la Zanicchi sarà protagonista del terzo).

«È tutta colpa di quella bambina che c’è dentro di me. Una bambina che ha ancora voglia di fare, di vedere, di sperimentare», racconta la Zanicchi.

‘Una vita da zingara’ le sta dando un sacco di soddisfazioni.

«E’ lo spettacolo della mia vita. Sono in scena con cinque grandi musicisti, la regia di Paola Galassi, i costumi di Artemio Cabassi. Canto e racconto la mia vita, con molta ironia. Parto dalla mia nascita, avvenuta in modo rocambolesco a Vaglie di Ligonchio, un paese dove non c’era neanche la strada. Mi emoziono ogni volta. A Modena sono venuti a trovarmi anche tanti amici reggiani, Ines Costi, la mia sarta con la sorella, Rocchi, il mio primo maestro di musica. Mi sono commossa».

In questi giorni parte la nuova stagione de ‘L’ispettore Coliandro’, la serie televisiva con Giampaolo Morelli, creata dalla scrittore Carlo Lucarelli e diretta dai Manetti Bros. Lei sarà la protagonista del terzo episodio, in un ruolo per lei inedito. Com’è stata questa esperienza da attrice?

«Sarò cattivissima, proprio io che nella vita sono dolcissima (ride, ndr). Interpreto la moglie di un capo orchestra del liscio, una donna di malaffare che è disposta a tutto».

Com’è stato il suo approccio con il mondo della fiction?

«Anni fa avevo già recitato con la grande Virna Lisi in ‘Caterina e le sue figlie’. Premetto che non mi ritengo una vera e propria attrice, ma è stata un’esperienza molto interessante. Mi hanno chiesto di essere spontanea, naturale. Detto, fatto. Ho recitato d’istinto. Certo che il ruolo della boss spietata, che usa il fucile e la frusta, non era proprio un gioco».

Dove si svolge la storia?

«Abbiamo girato anche in Romagna, perché il mio personaggio è di quelle parti. Inoltre mi ha fatto piacere entrare a far parte di un progetto che è diventato una vera serie cult per moltissime persone».

«Lo racconto anche nel mio spettacolo. Mi chiamava la ‘mia zanicchina’. Trascorsi una settimana a Roma con lui. Alla fine, mi disse che non poteva darmi la parte perché avevo dei tratti troppo aristocratici. Era un grande».

Torniamo al suo ruolo di cantante. Gira voce che lei, dopo essere stata l’unica cantante ad avere trionfato per ben tre volte al Festival di Sanremo, quest’anno abbia espresso il desiderio di tornarci.

«Sono nata artisticamente su quel palco e ci tornerei volentieri. Ho una canzone del grande Luis Bacalov (scomparso recentemente, ndr). Un brano bellissimo, al quale tengo molto. Ancora non so nulla, vedremo».

Iva Zanicchi, delusa dalla politica diventa cattiva: “Uccido a colpi di frusta e fucile”

Cantante, conduttrice ed ex eurodeputata di Forza Italia, l”Aquila di Ligonchio’ vestirà i panni di una boss spietata nella serie tv “L’ispettore Coliandro”

L’ispettore Coliandro, il protagonista dell’omonima serie tv dei Manetti Bros, tratta dai romanzi di Carlo Lucarelli, torna mercoledì su Rai2, interpretata come sempre da Giampaolo Morelli, e vede la partecipazione di tante guest star, da Claudia Gerini a Gue Pequeno fino Iva Zanicchi, protagonista nella terza puntata, nei panni di una boss spietata. E cattivissima.  “La proposta dei registi, i Manetti Bros, mi ha lusingato, racconta la Zanicchi al Corriere della Sera. Coliandro mi è sempre piaciuto molto e mi sono divertita da matti all’idea di diventare una iena. Mi hanno infagottato che sembra abbia 10 chili in più di quelli — non pochi — che già ho; con i tacchi arrivo a 1 metro e 90. Mi facevo paura da sola”.

“Quando ho sparato la prima volta mi è venuto un colpo”

E nella veste della cattivissima, Iva Zanicchi arriva ad ammazzare una persona con un fucile a pompa e ne fa secco un altro con la frusta. Ma non è stato facile calarsi in quella parte e soprattutto prendere confidenza con le armi. “Quando ho sparato la prima volta sembrava una bomba, mi è preso un colpo… Il maestro di frusta invece mi ha insegnato con un colpo ad avvolgere il laccio intorno al collo di una persona, avevo paura di ammazzarlo davvero”. Eppure nella vita reale, non si condidera affatto una “cattiva”. Anzi. “Sono una che non porta rancore e ho anche un altro grosso difetto: non soffro d’invidia. Solo di quella sana, che serve a migliorarsi. Penso di non essere mai stata scorretta con altri artisti, mentre in ambito familiare, magari involontariamente, ho fatto soffrire, ma sono un coccodrillo: piango e chiedo subito perdono”.

“L’impegno in politica? Non lo rifarei”

Cantante, attrice e in passato anche una lunga parentisi di impegno politico (come eurodeputata di Forza Italia) del quale si è pentita. “Non lo rifarei, anche se ci ho creduto, ho dato l’anima, l’ho fatto con passione e impegno ma non mi hanno presa sul serio”, ha dichiarato in aun recente intervista ai microfoni de “I lunatici“, format di culto di Rai Radio2. L’Aquila di Ligonchio non ha quindi nascosto la delusione per la lunga parentesi in campo politico. Evidentemente la sua precedente esperienza nel mondo della musica non le ha permesso di essere presa sul serio. Come da lei ribadito, “è difficile essere credibili quando si viene dal mondo dello spettacolo”.

Il sogno: tornare all’Ariston, magari per vincere

Archiviata la politica ed eccitata per il suo nuovo ruolo di attrice “cattivissima”, Iva Zanicchi conserva sempre in un cassetto un grande sogno: quello di tornare a Sanremo. Non in veste di ospite, ma come concorrente e dunque pronta a lottare per la vittoria. Un sogno da realizzare magari proprio nel 2019, anno in cui ricorre il 50esimo anniversario della sua storica vittoria con “Zingara”, brano che la consacrò come una delle protagoniste assolute della kermesse canora. La Zanicchi, infatti, è la donna che attualmente detiene il maggior numero di vittorie al festival: ben 3 (1967 con Non pensare a me, 1969 con Zingara e 1974 con Ciao cara come stai?). Meglio di lei han fatto, finora, soltanto Domenico Modugno e Claudio Villa con ben 4 vittorie ciascuno. Chissà se Claudio Baglioni raccoglierà il suo appello? Inatnto, lei si è preparata. “Mi piacerebbe fare un ultimo festival, chiudere così. ha ammesso di recente. Ho la canzone, è bellissima. L’ha scritta Luis Bacalov poco prima di morire”.