«Non capita spesso – spiegano – di essere presenti in un teatro per due anni di fila e questo per noi è motivo di grande orgoglio. Speravamo di riuscire ad avere un buon riscontro di pubblico, lo immaginavamo e lo desideravamo, ma non ci aspettavamo tanto affetto». Il merito è sicuramente del carisma delle tre artiste che in scena si dimostrano ottime interpreti, ma anche del testo, un libero adattamento de «Les Amazones» di Jean Marie Chevret, pièce tutta al femminile dove vincitrici sono le donne con la loro forza e determinazione.
«È una commedia – proseguono – molto divertente: noi abbiamo affrontato quest’avventura con gioia pensando di fare una cosa piacevole e al passo con i tempi. Gli argomenti trattati sono estremamente attuali, come il ruolo della donna nella famiglia e nella società , il mondo del lavoro, l’omosessualità . Al pubblico non vogliano offrire solo risate, ma pure spunti di riflessione». «3 donne in cerca di guai», infatti, è innervata da un sottile e raffinato umorismo condito da una spiccata autoironia, da buongusto ed eleganza.
IL FUTURO
Il trio per tutta la durata dello spettacolo tiene in pugno il pubblico. «Siamo molto affiatate – concludono – grazie anche alla grande amicizia e stima che ci lega. Ci siamo trovate talmente bene che abbiamo già in cantiere un nuovo progetto teatrale, ma non possiamo ancora svelare nulla».
L’Aquila di Ligonchio, la biondissima regina della commedia all’italiana e l’icona sexy di “Histoire d’Oâ€. Negli anni Sessanta e Settanta hanno fatto sognare gli italiani, ognuna a modo suo.Â
Il tempo è passato anche per loro, ma Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery hanno saputo resistere ai capricci delle mode, hanno usato la tv per restare sulla cresta dell’onda e ora si tolgono qualche soddisfazione a teatro formando il brillante trio al femminile protagonista di “3 donne in cerca di guaiâ€, adattamento italiano della commedia di Jean-Marie Chevret “Les Amazonesâ€, da stasera al Teatro Nuovo con la regia di Nicasio Anzelmo. L’idea è stata della Clery, che ha visto lo spettacolo a Parigi e si è subito accaparrata i diritti in attesa di trovare le colleghe giuste per buttarsi nell’avventura. Una volta coinvolte Zanicchi e Bouchet, si è trattato di giocare insieme, fare squadra per divertirsi e divertire il pubblico con una storia accattivante, capace di toccare con leggerezza temi come la solitudine, l’omosessualità , la fatica di essere donne non più giovanissime. La trama in due parole. Piantata dal marito, Martine (Zanicchi) fa iconti con la depressione di una signora di mezza età improvvisamente single. A salvarla dal baratro dell’autocommiserazione arrivano il vicino di casa gay e le sue migliori amiche, Micky (Bouchet) e Annie (la Clery), che decidono di andare a vivere con lei. Tra bigodini in libertà e abbuffate sul divano piangendo davanti a filmoni romantici. Tutto sembra andare bene fino a quando un ospite inatteso, l’aitante e giovane Guilleme, non piomba portando scompiglio nella rodata routine al femminile. Gli eventi precipitano, le relazioni vanno in crisi ma alla fine a vincere saranno le tre amazzoni.
CORINNE CLERY, BARBARA BOUCHET E IVA ZANICCHI DIVERTONO IL PUBBLICO DEL TEATRO NUOVO DI MILANO CON LA COMMEDIA FRANCESE “3 DONNE IN CERCA DI GUAIâ€
Clery Bouchet e Zanicchi 3 donne in cerca di guai al Teatro Nuovo di Milano
Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi portano al Teatro Nuovo di Milano “3 donne in cerca di guaiâ€, una divertente commedia francese tratta da “Les Amazones†diJean-Marie Chevret, un grande successo di critica e pubblico nel paese transalpino. Lapièce è piaciuta così tanto a Corinne Clery che, acquistandone i diritti, ha deciso di proporla anche in Italia, scegliendo come interpreti la Bouchet e la Zanicchi, quest’ultima al suo vero debutto in teatro.
Il copione di “3 donne in cerca di guai†narra la storia di tre amiche di mezza età , che per motivazioni diverse e tutt’altro che infrequenti ai giorni nostri, sono unite dalla comune decisione di dare una svolta alla propria vita piena di delusioni. Micky ha dedicato tutta la sua esistenza al lavoro, mettendo in secondo piano la sua vita sentimentale, Martine è appena stata lasciata dal marito, invaghitosi di una ventenne, e Annie è stata licenziata dal Club Med dove lavorava da 35 anni come animatrice.
Così Micky e Annie, rispettivamente Barbara Bouchet e Corinne Clery, si trasferiscono nell’appartamento parigino con vista sulla Tour Eiffel di Martine-Iva Zanicchi. I propositisono chiari: vivere senza uomini al fianco come le leggendarie amazzoni. Le regole sono ferree: nessun uomo sarà ammesso in casa, ad eccezione dell’inquilino gay del piano di sopra, Mirò, che in quanto gay non può essere considerato una minaccia al nuovo modus vivendi. Tutto procede per il meglio, fino all’apparizione in scena di Guillaume, un ragazzo giovane, bello, ricco, e tutto testosterone, figlio di una comune amica che, dopo essere stato a sua volta lasciato dalla fidanzata, chiede ospitalità per un breve periodo.
La convivenza diventa così estremamente problematica, il bel ragazzo crea scompiglio, i propositi traballano, i patti si rompono, la competizione per aggiudicarsi la succulenta preda fa vacillare la profonda amicizia delle protagoniste, fino al ristabilimento della normalità solo alla sua partenza. Ci avviamo così verso il classico happy end, l’amicizia trionfa, i rapporti si rinsaldano, torna la calma dopo la tempesta, però c’è un però. E, come in tutte le commedie di successo, anche in “3 donne in cerca di guai†ci sarà un bel colpo di scena che disegnerà un finale inatteso.
Sin dal primo minuto, con l’apparizione sul palco di una sorprendente Iva Zanicchi, “3 donne in cerca di guai†diverte molto. Lo spettacolo è un continuo susseguirsi di scene dal ritmo serrato, inframmezzate dagli applausi del pubblico e da stacchetti musicali nei quali il suono della fisarmonica evoca l’atmosfera tipica di un ipotetico Lungo Senna parigino.
Le battute sono rapide, efficaci e la verve delle tre interpreti garantisce un paio d’ore di puro divertimento. Ma tutta la spensieratezza e l’allegria delle tre marmotte, come si facevano chiamare le tre amiche ai tempi dell’università , non riescono a celare la grandesolitudine del nostro tempo, la difficoltà delle donne di vivere sempre in trincea, sempre costrette a lottare ogni giorno contro tutto e tutti.
Nonostante la loro grande forza di carattere e il loro incrollabile ottimistico sguardo verso il futuro, non possono non arrivare a considerare il triste bilancio della loro vite, che Martine ben riassume dicendo “Ma alla fine che cosa abbiamo davvero? Un bellissimo e rassicurante nienteâ€.
“3 donne in cerca di guai†è una commedia divertente, ma dal retrogusto amaro, nella quale temi molto attuali, quali il ruolo della donna nella famiglia e nella società , l’omosessualità , le difficoltà del mondo del lavoro, vengono proposti con garbo e ironia, lasciando agli spettatori uno spunto di riflessione.
Tutti gli attori si trovano perfettamente a proprio agio nella regia di Nicasio Anzelmo, la Zanicchi convince e diverte con tutta la sua carica di simpatia e la sua potente voce daAquila di Ligonchio, la Clery sfarfalla per il palco come una giovane liceale e la Bouchet è perfetta per la parte con la sua pacatezza e la sua razionalità tutta teutonica. Infine, last but not least, anche il gay Giovanni Di Lonardo e il palestrato Nicola Paduano si rivelano tutt’altro che semplici gregari, ma riempiono la scena con una recitazione piacevole e accattivante.
Alziamo le palette, si vota!
Cast: bravi tutti, con un plauso in più per Iva Zanicchi, 8.
Scenografia: carina, molto parigina, 8.
Costumi: adatti ai personaggi in scena, 7.
Copione: rapido e divertente, 8.
Dove: al Teatro Nuovo.
Quando: fino al 1 novembre 2015.
Perchè: per trascorrere una serata divertendosi, pur con qualche spunto di riflessione.
Con chi: con le amiche.