Le protagoniste. Corinne Clery, Iva Zanicchi e Barbara Bouchet si muovono nella casa dell’ex cantante, una casalinga appena abbandonata dal marito
«Non capita spesso – spiegano – di essere presenti in un teatro per due anni di fila e questo per noi è motivo di grande orgoglio. Speravamo di riuscire ad avere un buon riscontro di pubblico, lo immaginavamo e lo desideravamo, ma non ci aspettavamo tanto affetto». Il merito è sicuramente del carisma delle tre artiste che in scena si dimostrano ottime interpreti, ma anche del testo, un libero adattamento de «Les Amazones» di Jean Marie Chevret, pièce tutta al femminile dove vincitrici sono le donne con la loro forza e determinazione.
LA STORIA
È la storia di tre donne che decidono di vivere sotto lo stesso tetto lontano da qualsiasi presenza maschile. Micky (Barbara Bouchet) è una manager che per il lavoro ha rinunciato all’amore, Annie (Corinne Cléry) ha trascorso la sua giovinezza in esotici villaggi, mentre Martine (Iva Zanicchi) è una casalinga appena abbandonata dal marito. La grande casa di quest’ultima diventa il loro gineceo dove trascorrere tranquille giornate in pacata conversazione e pacifica libertà a una condizione: nessun uomo può entrare nel loro appartamento. A essere esentato da questo patto è il giovane vicino gay Mirò (Giovanni Di Lonardo). E tutto sembra filare liscio finché non arriva l’aitante Guillaume (Nicola Paduano) a scompigliare le carte.
Le tre artiste si conoscono da tempo e il motore di tutto il progetto è stata Corinne Cléry che, dopo aver visto la pièce a Parigi, ne ha acquistato i diritti. Successivamente è nata l’idea di coinvolgere Barbara Bouchet e, in ultimo, le due hanno trascinato nell’impresa Iva Zanicchi che così per la prima volta si è trovata a calcare il palco nelle vesti di attrice teatrale.
NON SOLO RISATE
«È una commedia – proseguono – molto divertente: noi abbiamo affrontato quest’avventura con gioia pensando di fare una cosa piacevole e al passo con i tempi. Gli argomenti trattati sono estremamente attuali, come il ruolo della donna nella famiglia e nella società , il mondo del lavoro, l’omosessualità . Al pubblico non vogliano offrire solo risate, ma pure spunti di riflessione». «3 donne in cerca di guai», infatti, è innervata da un sottile e raffinato umorismo condito da una spiccata autoironia, da buongusto ed eleganza.
IL FUTURO
Il trio per tutta la durata dello spettacolo tiene in pugno il pubblico. «Siamo molto affiatate – concludono – grazie anche alla grande amicizia e stima che ci lega. Ci siamo trovate talmente bene che abbiamo già in cantiere un nuovo progetto teatrale, ma non possiamo ancora svelare nulla».