Iva Zanicchi Cyber Girl

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“Una vita da Zingara”: Iva Zanicchi a Città di Castello per l’anteprima del tour

 

“Una vita da Zingara”: Iva Zanicchi a Città di Castello per l’anteprima del tour

Al Teatro degli Illuminati l’evento-zero dello spettacolo sulla vita e sulla carriera dell’artista. Biglietti già disponibili in prevendita

CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Città di Castllo si riscopre laboratorio musicale per artisti di fama con un’ospite d’eccezione come Iva Zanicchi, che sarà di scena sul palco del Teatro degli Illuminati venerdì 2 novembre, alle ore 21.00, per la serata di anteprima del nuovo tour “Una vita da Zingara” promossa da Sogepu con il patrocinio del Comune.
Con alle spalle una carriera che l’ha portata nelle più importanti arene musicali del mondo, la popolare diva ha individuato nel teatro comunale tifernate il luogo perfetto per una settimana di prove generali del suo ultimo spettacolo, con il quale durante l’inverno sarà in tournee nelle principali città italiane.

L’interesse dell’artista per il prezioso scrigno settecentesco di Città di Castello è stato ricambiato immediatamente da Sogepu, che, in qualità di gestore in convenzione della struttura, metterà a disposizione il Teatro degli Illuminati in esclusiva da domenica 28 ottobre a venerdì 2 novembre. Il pubblico tifernate avrà il privilegio di assistere per primo allo show con cui Iva Zanicchi racconterà se stessa e il suo percorso professionale attraverso la formula del teatro canzone, alternando brani musicali e dialoghi con gli spettatori, tra immagini, ricordi familiari, aneddoti.

«Abbiamo colto al volo l’occasione che ci si è presentata, nella convinzione che Città di Castello, con il suo magnifico Teatro comunale, possa essere punto di riferimento per gli artisti che sono in cerca di un luogo ideale per preparare le proprie esibizioni più importanti lontano dai clamori delle grandi piazze, nel solco di una tradizione che ha visto la città ospitare nella sua storia nomi importanti tra i quali Elio, gli Stadio, Daniele Silvestri, Irene Grandi», afferma l’amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci, nel ringraziare per la fondamentale collaborazione l’amministrazione comunale e il maestro Fabio Battistelli.

Il pubblico tifernate avrà l’occasione di assistere allo spettacolo di Iva Zanicchi a condizioni vantaggiose, offerte in esclusiva: i biglietti, già disponibili in prevendita (info 348.6415231 e segreteria@sogepu.com), potranno essere acquistati al costo di 15 euro per la platea e per i palchi centrali dei primi tre ordini e al costo di 10 euro per i palchi laterali e del quarto ordine. I tagliandi prenotati potranno essere ritirati martedì 30 e mercoledì 31 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 19.30 presso il botteghino del Teatro degli Illuminati, che sarà aperto giovedì 1 e venerdì 2 novembre, nello stesso orario, per la vendita dei biglietti rimanenti.

“Una vita da Zingara” si può definire un One Iva Show, nel quale l’interprete, accompagnata sul palco da un’orchestra, ripercorrerà nello stile dei grandi recital le pagine della sua vita privata, dominate dalle figure della bisnonna Desolina, del padre, della madre e dagli anni vissuti sulle montagne, ma anche le tappe della sua carriera musicale, con le prime tournee in Giappone e Russia, l’incontro con Giuseppe Ungaretti, i brani di Charles Aznavour, Domenico Modugno, Giorgio Gaber che hanno segnato il suo percorso artistico.

Insieme all’omaggio ai grandi della musica, gli spettatori potranno ascoltare dal vivo i successi immortali della discografia della celebre Aquila di Ligonchio, come “Testarda io”, “Zingara”, “La riva bianca e la riva nera”, “Io ti darò di più”, “Come ti vorrei”, “Un uomo senza tempo”. Scritto da Iva Zanicchi con Mario Audino, lo spettacolo sarà rappresentato con la regia di Paola Galassi, gli arrangiamenti e la direzione musicale di Danilo Minotti e i costumi di Artemio Cabassi.

Iva Zanicchi: “Io sono l’anti-diva per eccellenza”

La grande Iva Zanicchi protagonista di un musical al Teatro Ciak di Milano dal titolo Men in Italy, dal 31 dicembre 2018 al 20 gennaio 2019. Una donna esuberante, strabordante di simpatia, che dopo un’intervista ti fa venire voglia d’invitarla a cena a casa per passare tutta la serata insieme a ridere. L’abbiamo incontrata, e ne aveva di cose da dire, soprattutto quando si è arrivati a parlare di politica…

Cos’è la bellezza oggi?

La bellezza ha davvero salvato l’umanità, sono convinta di questo. Ci ha salvato anche dalla miseria. Amare il bello è fondamentale. Non voglio entrare nel discorso della bellezza classica, dei grandi pittori e scultori che hanno salvato dall’ignoranza migliaia di persone. Nonostante le battutacce che posso dire durante lo spettacolo, penso che la bellezza oggi sia la discrezione, la signorilità, la classe, perché pagano ancora. I giovani tendono a essere un po’ sciatti, si vestono tutti uguali, tendono a omologarsi ma la personalità vince. La bellezza si trova in un bel tramonto, in una rosa che sboccia, saranno banalità ma io la vedo dappertutto, anche quando nevica, mi commuovo. Io amo la natura. Ho un concetto del bello un po’ vasto, e in Men in Italy parliamo anche della bellezza dell’uomo, perché tratta di una casa di moda maschile, molto più difficile da gestire rispetto alla moda femminile. Con questo spettacolo si vuole esaltare la bellezza dell’uomo attraverso gli occhi del mio personaggio, attraverso la sua arte. Poi li metto in mutande…

Hai mai guardato Beautiful? Il tuo personaggio sembra una sorta di Sally Spectra più che Miranda Priestley de Il Diavolo veste Prada…

Lo guardavo, poi ho smesso… lei aveva una forte personalità. Il mio personaggio passa dall’ironia alla cattiveria, perché deve mandare avanti una grande azienda, e il pungo di ferro ci vuole, soprattutto quando scopre l’amore tra il suo uomo immagine, Alex Belli, e Beatrice Baldaccini, la stilista, che ha grandi idee che Norma regolarmente cerca di far passare per sue. Quando scopre che i due si innamorano diventa cattivissima perché ha paura di perdere entrambi. Poi però cede perché lo spirito materno viene sempre fuori…

C’è molta musica in questo spettacolo ma sono sempre vecchi brani… cosa pensi della musica di oggi? Resterà qualcosa?

Della musica di oggi rimarrà l’innovazione ritmica più che le melodie, che quasi non esistono. Ci sono molti brani che puoi ballare e cantare ma spesso la canzone non c’è. Mentre se andiamo indietro nel tempo troviamo delle melodie immortali. Per esempio il brano di Bindi Il nostro concerto suonato al pianoforte sembra un pezzo d’opera. Ci sono canzoni straordinarie che con un vestito nuovo sono eterne. Invece oggi il vestito nuovo come glielo puoi mettere? Bisognerebbe svestire queste canzoni ma poi cosa rimane? Non c’è quasi mai la melodia, cosa che invece ha salvato la musica italiana, dal melodramma agli anni ’80.

Che rapporto hai con la musica straniera?

Conosco, seguo, ascolto, ci mancherebbe altro, ma pochi mi piacciono. Poi ho una nipote di sedici anni che mi rompe le scatole con cantanti che non so chi siano tipo Shawn Mendes di cui è innamorata, uno nato a Toronto, di cui mi fa sentire tutto. Alcune cose sono pregevoli, musicalmente straordinarie, voci bellissime. A me piace la musica di oggi, non mi piace quando è ripetitiva, quando prendono una base musicale bellissima per poi rovinarla.

Cosa vuol dire essere un personaggio famoso oggi nell’epoca dei social network, Facebook, Instagram…

Ecco, non ci capisco nulla! Mi rinfacciano la cosa anche mia figlia, mia nipote, il mio compagno, perché dovrei stare al passo con i tempi. Ieri anche Alex Belli mi ha detto “Ma come, non sei su Instagram?” E io gli ho detto che ok, ci sarò, ma poi non lo guarderò. Che dovrei fare? Tutte le mattine dovrei mettermi lì a raccontare i fatti miei a chi? Io trovo che sia una cosa fuori dalla mia portata e si vede che sono di un’altra generazione, ma visto che sono curiosa, adesso ho giurato che mi impegnerò su Instagram e racconterò di quando devo andare in bagno, poi quando esco dal bagno vi faccio vedere il giardino con le galline, i miei cani… Si fa così? Vi dirò quando vado a fare la spesa e vi consiglierò di andare da un’altra parte se quel supermercato costa troppo…

Un episodio OFF della tua vita?

Io purtroppo sono molto chiacchierona, ma quelle cose di cui non ho mai parlato non le dirò mai a nessuno. Io non sono una diva per eccellenza proprio perché chiacchiero troppo. Ecco perché forse mi può andar bene Instagram! La diva non parla, non racconta. Io sono anti-diva, anche se forse sono famosa, sono abbastanza conosciuta, e spero amata, ma questo è.

Iva Zanicchi: "La bellezza ha davvero salvato l'umanità"

Una domandina su questo governo… che ne pensi?

Siamo in un mondo di musica, di favola, fantastico, dove tutti ballano e cantano e tu mi vuoi deprimere così! Io ho fatto politica, non posso certo nasconderlo. E’ stato un periodo della mia vita che non rinnego, ma che non rifarei perché gli altri non te lo perdonano. Ma non è così negli altri paesi. Per esempio Melina Merkouri è stata una grande attrice greca e poi è diventata ministro, e nessuno si era scandalizzato. Per non parlare di Reagan, che è diventato Presidente degli Stati Uniti. In Italia invece non te lo perdonano.

Ma è perché sei andata a destra e non a sinistra?

Io non sono una che ha un partito, io ho le persone. Sono andata con Berlusconi perché sapevo che avrebbe fatto tanto per il nostro Paese. Se lui fosse stato comunista sarei andata a sinistra (anche se, onestamente, di sinistra non sono mai stata). Ho delle simpatie, ho tanti amici di sinistra, però in Emilia è così, o sei o non sei… ne sono attorniata, anche in famiglia! Io ho fatto politica con molto cuore e sentimento, e devo dire che è stata una bella mazzata. Quando tornavo nel mio paese non riuscivo a far capire quello che stavo facendo, perché non gliene fregava niente a nessuno, e allora mi sono detta: ok, la politica non fa per me.

Hai un rimpianto? Qualcosa che non rifaresti?

La politica non la rifarei, non perché non l’abbia amata ma per la difficoltà che ho trovato nel reinserirmi nel mio mondo, perché ero dalla parte sbagliata, e oltretutto questa parte sbagliata fa poco per gli artisti (quei pochi che ha) e non li difende abbastanza. Mi hanno raccontato di una grande festa popolare fatta da Berlusconi per Forza Italia in cui hanno invitato la Mannoia, che è la bandiera della sinistra.

L’hanno fatto apposta…

Dico sempre: se fossi andata a sinistra sarei stata un’icona, avrei avuto la vita più facile come artista. Vedi, non volevo parlare di politica e ho parlato di politica!

Ecco Barbara, Iva e Corinne tre icone di nuovo in giocoEcco Barbara, Iva e Corinne tre icone di nuovo in gioco

Un brillante trio “en rose”. L’aquila di Ligonchio, la regina bionda della commedia sexy all’italiana e l’icona del film erotico “Histoire d’O”. Hanno fatto sognare generazioni di spettatori, ognuna a modo suo. Oggi Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Cléry raccolgono consensi e risate a teatro con “Tre donne in cerca di guai”, adattamento della commedia di Jean-Marie Chevret “Les amazones”, in scena giovedì 4 dalle 17.30 al Delle Palme, in via Vetriera a Chiaia, con la regia di Nicasio Anzelmo (repliche fino a domenica 7, biglietti da 23 a 35 euro, info 081 410 4486).

“Torniamo a Napoli, dove abbiamo debuttato con lo spettacolo un anno fa, ma stavolta abbiamo una marcia in più”, sorride la Cléry. Le fa eco la Zanicchi: “Eravamo partite su una Cinquecento, adesso viaggiamo a bordo di una Ferrari. Con Corinne e Barbara si è creata una complicità che va al di là del rapporto di lavoro. Gli spettatori l’avvertono”. Aggiunge la Bouchet: “Abbiamo appena festeggiato la centesima replica. Vogliamo confrontarci di nuovo con il pubblico partenopeo, il più intransigente d’Italia. Ovvio che a Napoli sia così, con un bagaglio culturale ricco di nomi illustri come De Filippo, Totò, Troisi…”.
Il trio “en rose”. L’aquila di Ligonchio, la regina bionda della commedia sexy all’italiana e l’icona del film erotico “Histoire d’O”
La commedia è applaudita in Francia da diverse stagioni. “Ho visto per la prima volta lo spettacolo a Parigi nove anni fa – racconta la Cléry – e ne ho acquistato i diritti. Non è stato facile realizzare il giusto adattamento per l’Italia perché affronta argomenti considerati ancora tabù, come la solitudine vissuta da donne non più giovani e l’omosessualità. Mi è sempre piaciuto, però, rompere gli schemi. L’importante è farlo con eleganza.

Dopo il successo di “Histoire d’O”, per esempio, mi fu proposto di girare il sequel ma rifiutai. Non volevo che diventasse una saga, tipo “Emmanuelle””. Problemi con il proprio corpo? “Mai avuti. Lo dimostrerò al cinema quest’anno con il thriller “Oltre la nebbia” di Giuseppe Varlotta, dove sarò anche al centro di una scena audace ma girata con stile”.

Altra bomba di fascino e seduzione, la Bouchet: “Nello spettacolo ho un ruolo adatto alla mia età. È la direzione che vorrei seguire per i miei progetti futuri. Non rinnego il passato, anzi sono contenta di aver interpretato tante commedie sexy negli anni Settanta. In quei film non c’era volgarità, lo riconosce soprattutto il pubblico femminile: “Barbara – mi dicono – eri sempre nuda, ma che classe”. All’epoca la critica mi massacrava, oggi invece quelle pellicole sono state rivalutate. Persino Martin Scorsese, sul set di “Gangs of New York”, mi ha accolto con un baciamano: “Signora Bouchet, sa che ho visto tutti i suoi film?”. Non credevo alle mie orecchie”.

A far da collante alle vicende di “Tre donne in cerca di guai” è la Zanicchi, che spiega: “Per me è quasi un debutto. Ho avuto una breve esperienza teatrale nel 1974, al fianco di Walter Chiari e Carlo Campanini. Mi piace questa nuova avventura, mi diverto e cerco di far ridere. Non sono un’attrice di professione, ho recitato solo nella fiction “Caterina e le sue figlie” con l’indimenticabile Virna Lisi. Naturalmente sul palcoscenico i ritmi sono diversi. Il contatto con il pubblico è diretto”.

Non c’è nulla di autobiografico nei ruoli che interpretano nello spettacolo, assicurano le tre protagoniste:

“Con i nostri personaggi siamo proprio agli antipodi”. Sogni nel cassetto? “Un film diretto da Ferzan Özpetek”, rispondono la Cléry e la Bouchet. “Vorrei condurre una trasmissione tv dedicata alla musica. Il progetto è pronto – annuncia la Zanicchi – ma attendo l’ok dai vertici Mediaset. Intanto mi godo il successo a teatro, ho ricevuto altre proposte interessanti. È questa la mia nuova dimensione”.

(Fonte: Repubblica)