Donne in cerca di guai, con Barbara Bouchet, Iva Zanicchi e Corinne Clery Teatro La Contrada – Via del Ghirlandaio – Trieste

La crisi di mezza età raccontata al femminile. I sogni infranti, i cuori spezzati, e le aspettative di quello che viene considerato il sesso debole. Ma se tre amiche decidessero di convivere per smorzare quella sensazione opprimente di solitudine e per aggiungere un pizzico di vitalità alle loro giornate? Una casa, ottenuta con il fallimento di un matrimonio, diventa il loro regno, nel quale, da vere e proprie moderne amazzoni, gestiscono il loro universo. Tutto prende una forma diversa e loro riescono a costruire un equilibrio che potrebbe funzionare, finalmente libere da tutto e da tutti. Addio alle ore passate in cucina e davanti allo specchio per un trucco che possa dissimulare i segni del tempo, e largo invece alle frecciatine nei confronti della ventenne con la quale il marito di una di loro ha deciso di passare il resto dei suoi anni. Un vicino di casa cordiale le supporta ma l’arrivo del figlio di un’amica potrebbe mettere a repentaglio la loro nuova vita nonostante si siano promesse di non permettere al giovane di interferire con le loro abitudini. Le guerriere però ritornano ad essere donne, ed iniziano a fare i conti con l’amore e le loro scelte e con quella solitudine che troppo spesso si cerca di fugare nascondendosi in qualcosa che riesce solo ad amplificarla. Uno spettacolo che da cinque anni diverte il pubblico francese, che esce dalla penna di un abile osservatore come Jean-Marie Chevret e che si fregia di tre primedonne straordinarie come Barbara Bouchet, Iva Zanicchi e Corinne Clery. di: Jean-Marie Chevret con: Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi regia: Nicasio Anzelmo.

Corinne Clery parla di Iva Zanicchi

E la terza protagonista?

«Anche in questo caso abbiamo dovuto cambiare idea in corsa. All’inizio pensavamo di scritturare Marisa Laurito, ma lei non se l’è sentita di prendersi questo impegno. E allora Tania Corsaro, la produttrice, mi ha proposto Iva Zanicchi. Un’intuizione davvero giusta, perché lei è perfetta in scena. Lo spettacolo sta andando molto bene. Abbiamo avuto il tutto esaurito nei teatri che ci hanno ospitato finora».

(Fonte: Il Piccolo)

Iva Zanicchi si racconta a L’Arena di massimo giletti

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 E’ stata una Iva Zanicchi schietta e diretta quella che ha parlato ieri durante ‘L’Arena’ Di Massimo Giletti.

Più che un’intervista è stata una chiacchierata tra amici, con molti ricordi e qualche curiosità come ad esempio l’aneddoto su Lucio Dalla a Sanremo:

“Lucio Dalla disse che ero stato la sua più grande delusione. Mi disse: quando sei uscita cantavi il blues, poi a Sanremo hai portato ‘Non pensare a me’ con Claudio Villa. Alla fine voleva essere un complimento.”

Un ricordo particolarmente commosso è andato anche a Virna Lisi, quando Giletti ha mandato lo spezzone di un’intervista in cui l’attrice parlava proprio di Iva Zanicchi con cui ha recitato in ‘Caterina e le sue figlie’:

“Ci siamo frequentate poco, ma le volevo bene. Lei diceva che le avevo attaccato un po’ della mia cialtroneria. Ho un ricordo bellissimo di lei, l’ho sentita poco prima che morisse.”

E poi, come spesso accade quando si parla con Iva Zanicchi, è arrivata la domanda su Berlusconi.

Massimo Giletti le ha chiesto, infatti, di quella volta in cui Berlusconi, allora premier, telefonò durante una trasmissione di Gad Lerner in cui la Zanicchi era ospite e le intimò di abbandonare lo studio chiamando il programma un ‘postribolo televisivo’:

“Non volevo parlare di politica e di Berlusconi. Io gli voglio bene, ma non ne avrei parlato. Quella volta se fossi andata via non avrei potuto difenderlo. Era un ambiente ostile, ma non puoi ordinarmi di uscire da uno studio televisivo, anche se sei Berlusconi. Le mie colleghe mi dicevano ‘Non farti vedere da Berlusconi‘ e invece lui non porta rancore, alla fine mi ha perdonato”.

La recensione di Roberto Mazzone

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Tre Amazzoni della scena…senza uomini (o quasi)

La commedia, libero adattamento italiano di Les Amazones, di Jean Marie Chevret, è ambientata a Parigi, dove tre donne single, amiche da una vita, ciascuna con una storia diversa alle spalle, decidono per sostenersi vicendevolmente, di condividere lo stesso tetto e una quotidianità dove gli uomini sono messi al bando. Unica eccezione, uno studente universitario gay (Giovanni Di Lonardo) che vive in affitto nella mansarda della casa scelta come “terreno comune” dalle tre amiche.
Tutto scorre in armonia, finché un giorno non si presenta a casa un giovane (Nicola Paduano), reduce anch’egli da una cocente delusione sentimentale. Le tre donne lo ricordano bambino, ma la sua prorompente fisicità, scompiglia gli ormoni delle tre amiche – le quali hanno tutte da tempo superato gli “anta” – rompendo delicati equilibri e trasformando la casa in terreno di “caccia”.
Ma le tre donne non sono le sole a non rimanere indifferenti al fascino del giovane uomo…

Una godibile e divertente commedia, quasi una sorta di Mamma Mia! (senza le musiche degli Abba, n.d.r.), dal ritmo sostenuto, con evidente spazio per la riflessione, che procede parallela allo svago.
Una commedia (anche) sulla crisi di mezza età, che schiera sul palcoscenico tre protagoniste in stato di grazia: Corinne Clery, Barbara Bouchet e soprattutto Iva Zanicchi, che con la sua voce, sia recitando, ma cantando ci regala momenti di assoluto brio e nostalgica spensieratezza.
La regia – dinamica, ma a tratti sopra le righe – è di Nicasio Anzelmo.

Visto il 19/03/2015 a Torino (TO) Teatro: Gioiello

(Cppyright foto: Mimmo Di Taranto)