Iva Zanicchi: ‘Canto la mia vita con tanta ironia’
Perché ha definito ‘Una vita da Zingara’ un one Iva show?
«Perchè è incentrato sulla mia vita, raccontata in maniera molto ironica. Raccontata e cantata senza presunzione, senza trionfalismi. Uno spettacolo che ripercorre una carriera artistica lunga 50 anni ma che non dimentica i ricordi familiari: dalla nascita un po rocambolesca perché sono venuta alla luce in una stalla alla bellissima bisnonna Desolina, a mio padre che voleva facessi la magliaia alla vita sulle montagne».
Tante difficoltà prima di emergere…
«Gli esordi risalgono a Carlo Cotica… Ero ragazzotta e volevo cantare, ma a Ligonchio non c’era nessuno a chi rivolgersi. Poi in paese capitò il presentatore Silvio Gigli, così una domenica del 1960 cominciava la mia avventura artistica. Gianni Ravera mi sentì cantare alla radio e mi portò a Castrocaro. Ma quante balere dell’Emilia ho fatto passare… Ho cantato molto e lì ho forgiato la voce. I maestri ti insegnano, certo, la vera scuola però è cantare in mezzo alla gente, nelle feste di di piazza dove devi tirar fuori lacrime e sangue».
Per ‘Una vita da zingara’ ha scelto la formula del teatro canzone.
«Nell’alternanza di parole e musica rivive il mio percorso personale come ho detto e artistico: dalle prime tournée in Giappone e in Russia, in Australia, negli Stati Uniti, persino in Cina sono arrivata. Poi i grandi incontri, come quello col poeta Giuseppe Ungaretti e degli artisti che mi hanno segnato la vita e la carriera dandomi davvero tanto: Edith Piaf, Charles Aznavour con cui farò un duetto virtuale, Modugno, Giorgio Gaber e tanti altri. E poi riproporrò i miei cavalli di battaglia accompagnata da una grande orchestra. Sarà uno spettacolo attraversato dall’ironia, dalla leggerezza: voglio che gli spettatori escano dal Ponchielli sorridendo, con il cuore sereno».
Il prossimo anno Zingara compie cinquant’anni. Le piacerebbe tornare a Sanremo?
«Al Festival voglio bene, gli sono grata per tutto quello che mi ha dato. E’ la sola grande manifestazione che miracolosamente sopravvive. E vorrei tornare per cancellare il brutto ricordo del 2009 quando Benigni offese pesantemente me e la mia famiglia. Ho amato Sanremo come un figlio, tornare sarebbe l’occasione per rinnovare questo amore. E poi avrei anche la canzone giusta… »
Intanto è tornata in tv a Tu sì que vales.
«Un gruppo meraviglioso che lavora in armonia. E il pubblico se ne accorge. Mi trattano da regina, hanno rispetto perchè sono una nonna… ».
Ricordo la promessa ai ragazzi di Magica Musica?
«Un concerto insieme sarebbe davvero meraviglioso. Li aspetto a braccia aperte».
INFORMAZIONI PER LO SPETTACOLO
Biglietti (al prezzo vanno aggiunti i diritti di prevendita)
- Platea 37 euro
- Palchi Centrali 30 euro
- Palchi Laterali 26 euro
- Galleria Numerata 23 euro
- Loggione Numerato 20 euro
- Galleria non numerata 15 euro
- Loggione non numerato 10 euro
I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Ponchielli con distribuzione delle contromarche alle 10 e apertura della biglietteria alle 10.30. E’ possibile acquistare i biglietti online sui siti: www.ticketone.it e www.vivaticket.it.